Donne in siderurgia, una presenza di minoranza ma d’acciaio

Pubblicato il 2 novembre 2020
siderweb donne comparto siderurgico

Sono una quota di minoranza le donne che lavorano nel comparto siderurgico in Italia, ma influenti. E’ quanto emerge dal webinar tenuto a inizio ottobre da Siderweb dal titolo ‘Acciaio femminile plurale’, in cui si raccontano sette donne, lavoratrici e imprenditrici della filiera siderurgica italiana.

Nel settore le donne rappresentano solo il 5% degli occupati, ma il ‘gender gap’ si riduce se si guarda alla prima trasformazione dell’acciaio, dove le donne lavoratrici sono circa il 13%. Il divario rimane però molto ampio se si guarda all’intero mercato del lavoro, dove secondo fonte Istat le donne sono il 38%, e il 27% nell’industria (fatta esclusione per le costruzioni).

Tornando al settore siderurgico, la presenza è quindi ancora modesta ma significativa, e molte sono le politiche volte a innalzare la presenza femminile non solo nelle imprese, ma anche nel mondo delle associazioni. Anche nell’ottica che l’approccio femminile al cambiamento possa essere molto utile e produttivo, soprattutto in momenti di crisi come quello attuale.

Al webinar hanno portato i loro contributi Alessandra Sangoi, amministratore delegato del Gruppo Sangoi, Mariacristina Gribaudi, amministratore unico di Keyline, Maria Anghileri, COO di Eusider, Gianfranca Bellicini, presidente delle Ferriere Bellicini, Vittoria Gozzi, del Gruppo Duferco e presidente dell’incubatore di startup digitali Wylab, Cinzia Vezzosi, presidente di Assofermet Metalli, titolare di Zetamet e presidente di EuRIC, ed Elisabetta Marconi, direttore amministrativo di Feralpi Group.

 

 



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