Dal taglio termico alla finitura e saldatura, Alpemac cresce sul mercato
Ha avuto un forte riscontro di interesse la Open house dello scorso settembre di Alpemac, tenutasi presso Agency srl in provincia di Avellino, con 192 partecipanti e grande interesse per le soluzioni proposte. Numeri che trovano riscontro anche nell’evento autunnale organizzato a ottobre dall’azienda a Calcinato, quest’anno dal titolo ‘Metal revolution for an efficient production‘, che ha visto la partecipazione di 136 aziende per un totale di 255 visitatori, raccogliendo un buon risultato in termini di macchine vendute e di prospettive di vendita per il 2024.
Alpemac Group intende sancire il proprio ruolo da protagonista della rivoluzione tecnologica che la digitalizzazione sta imponendo al sistema produttivo in Italia. L’azienda prevede di chiudere il 2023 con fatturato in crescita, intorno ai 37 milioni di euro, cui contribuiscono le quattro entità che compongono il Gruppo: Alpemac, Alpemac Rigenera, aziende a sé dedicata al recupero e rivendita di macchinari di seconda mano, Alpemac Maschinen e Promotec spa., realtà ufficialmente nata ad aprile di quest’anno focalizzata sull’offerta di innovativi sistemi di taglio plasma.
“Quella che stiamo vivendo è una nuova rivoluzione industriale che ci vede protagonisti e non comprimari – afferma Dieter Niederfriniger, founder e general manager del Gruppo Alpemac -. Protagonisti del mercato perché attraverso le soluzioni dei nostri partner riusciamo a dare risposte puntuali e a soddisfare ogni possibile esigenza di lavorazione, dal taglio fino alla finitura dei pezzi e alla saldatura delle carpenterie. Tra i partner rientra anche Promotec che, pur essendo parte integrante del nostro Gruppo, sul mercato italiano è presente attraverso la rete commerciale Alpemac”.
“Protagonisti perché per il terzo anno consecutivo dell’epoca post covid – prosegue Niederfriniger – chiuderemo l’anno con un fatturato in crescita nonostante sia innegabile un certo rallentamento, conseguente a molteplici fattori, tra cui il ridimensionamento degli incentivi, l’aumento dei tassi di interesse, la guerra in Ucraina e uno scenario internazionale certamente poco favorevole agli investimenti. Noi però guardiamo al futuro con fiducia, consapevoli del nostro ruolo e del fatto che il prossimo decennio sarà fondamentale per la svolta green del nostro Paese, in generale, e del nostro sistema produttivo in particolare. Quella della sostenibilità sarà una partita importante che ci vedrà in prima fila e che già oggi, con le numerosissime macchine ad azionamento elettrico che abbiamo in gamma, ci vede quotidianamente impegnati”.
Per fare ciò, con il preciso intento di essere a fianco della clientela in modo sempre più professionale e puntuale, Alpemac sta crescendo e si sta strutturando al meglio, sia a livello di gruppo che di dipendenti che ormai superano le quaranta unità, dipendenti diretti di Alpemac Rigenera compresi. ‘Rigenera’ merita quindi una particolare menzione poiché è la testimonianza diretta della volontà del Gruppo di essere protagonista di un mercato che, come preventivato, nel momento di rallentamento del ‘nuovo’, vede crescere in modo importante la vendita di macchinari di seconda mano ricondizionati, in Italia ma anche, forse soprattutto, all’estero con particolare menzione dei mercati inglese e statunitense, come sottolinea Niederfriniger.
“Quanto detto da Dieter – spiega Flavio Baietti, direttore commerciale di Alpemac Group – trova un’assoluta conferma nei numeri che ci riguardano con un fatturato complessivo di Gruppo che si aggirerà intorno ai 37 milioni di euro, cui ognuna delle quattro entità che lo compongono ha dato il proprio contributo: Alpemac con circa 28 milioni di euro di fatturato, seguita da Alpemac Rigenera con i suoi 4,5 milioni di euro – a conferma della scelta lungimirante di creare quella che, a tutti gli effetti, è un’azienda a sé dedita al recupero e alla rivendita di macchinari di seconda mano – Alpemac Maschinen con 2,5 milioni di euro che, a piccoli passi, prosegue la sua crescita, e Promotec SpA la quale, con i suoi 2 milioni di euro, rappresenta un’altra scommessa vinta se si considera che la sua creazione e apertura ufficiale risale all’aprile di quest’anno”.
Quelli legati al fatturato non sono i soli numeri a indicare Alpemac Group come un riferimento di primo piano del mercato; lo spiega chiaramente Baietti che, infatti, prosegue: “Ci sono altri numeri che sanciscono il nostro ruolo sul mercato e che ci inorgogliscono forse più dei risultati economici, che poi sono una diretta conseguenza. Mi riferisco al riscontro e alla partecipazione che tipicamente raccogliamo nei nostri eventi che organizziamo presso la nostra showroom o presso agenti partner come accaduto lo scorso mese di settembre in occasione dell’open house organizzata presso Agency srl in provincia di Avellino, in cui sono intervenute da tutto il Centro Sud, oltre 120 aziende per un totale di quasi 200 persone, per l’esattezza 192, in cui sono state vendute macchine e raccolto l’interesse di molti per le soluzioni proposte. A questi numeri fanno eco quelli registrati la scorsa settimana in occasione di ‘Metal Revolution‘, il nostro grande evento autunnale organizzato a Calcinato. Anche in questo caso, nonostante il mercato non sia così effervescente come lo scorso anno, abbiamo avuto ben 136 aziende partecipanti per un totale di 255 visitatori presenti, raccogliendo un buon risultato in termini di macchine vendute e di prospettive di vendita per il 2024″.
Ma non sono solo i numeri a far parlare di Alpemac: “Dietro ai numeri vi è ovviamente tanta tecnologia innovativa – spiega ancora Baietti – e una politica di partnership strategiche importanti che ci consentono di andare a completare in maniera ancor più articolata la nostra gamma di prodotto. Una su tutte è quella con Rolleri Robotic che ci vede rivenditori esclusivi per la Lombardia delle loro celle di saldatura e pulitura robotizzate e che, nel prossimo futuro, potrebbe estendersi anche ad altre zone d’Italia. Insomma, Alpemac negli ultimi otto anni è cresciuta in maniera quasi esponenziale e ha in programma di continuare a farlo. Siamo una realtà solida e consolidata, con pochi eguali in Europa e nessuna in Italia, che però è in continua evoluzione. Mi piace pensare al concetto del cantiere, ma non certo in lento movimento come si legge di frequente in autostrada”.
A Luca Gelli, responsabile taglio termico di Alpemac, il compito di fare invece il punto sull’attività di Promotec SpA e della divisione sotto la sua guida. “Con la nascita ufficiale di Promotec SpA abbiamo, di fatto, iniziato a rilanciare un marchio storico tra i più affermati nel campo del taglio termico che aveva ‘solo’ bisogno di certezze dal punto di vista della solidità economica e della struttura organizzativa cui abbiamo aggiunto quel bagaglio di conoscenza ed esperienza diretta maturata sul campo da Alpemac già prima dell’acquisizione. Non bisogna, infatti, dimenticarsi che è dallo scorso anno che tocchiamo con mano, e nei numeri, l’importanza e la potenzialità che possono avere le tecnologie di taglio – commenta Gelli -. Oltre a importare un marchio blasonato come Nukon ci siamo presentati sul mercato con dei sistemi di taglio plasma innovativi prodotti su nostra precisa specifica tecnica, vendendo poco meno di venticinque sistemi quasi tutti equipaggiati con la miglior dotazione tecnologica possibile, in modo da essere allineati a quelle caratteristiche tecniche che costituiscono lo stato dell’arte in questo ambito tecnologico. Orgogliosamente, dico che, quest’anno, la divisione taglio termico ha contribuito per un fatturato complessivo di 4,5 milioni di euro; ai due di Promotec vanno infatti sommati altri due milioni e mezzo di euro che abbiamo maturato prima dell’acquisizione e che hanno contribuito al raggiungimento dei 28 milioni di euro targati Alpemac. La nascita di Promotec SpA ha quindi rafforzato un progetto che, nella realtà dei fatti, era già avviato da tempo e ben strutturato. È innegabile però che l’essere identificati fin da subito con un nome storico e così blasonato costituisca senza dubbio un vantaggio importante in Italia ma anche all’estero, dove inizieremo a proporci in maniera diretta dall’anno prossimo e dove Promotec vanta oltre 800 macchine installate di cui siamo l’unico referente per il service e i consumabili”.
“Mi accodo a quanto detto da Baietti – prosegue Gelli – per sottolineare come Promotec costituisca, da sempre, il riferimento tecnologico in fatto di innovazione, qualità, performance e affidabilità delle macchine da taglio. Un ruolo confermato dai riscontri di vendita avuti in occasione delle due open house menzionate in precedenza, dove abbiamo presentato una macchina di taglio laser fibra specificatamente pensata per il lavoro dei canalisti e di chiunque operi nell’ambito dell’aeraulica, dell’aspirazione e del condizionamento. Si tratta infatti di un comparto che conosciamo molto bene e di cui sappiamo per certo operi tuttora con dei sistemi di taglio plasma piuttosto datati. È una situazione che abbiamo constatato andando a proporre il nostro sistema plasma entry level K-Fly e che ha suggerito e alimentato la voglia di sviluppare un sistema laser capace di ‘rivoluzionare’ le abitudini e lo stato dell’arte in essere in questo ambito sotto l’aspetto delle qualità di taglio e della produttività. Abbiamo quindi messo a punto un sistema di taglio laser affidabile ma allo stesso tempo a basso costo da non considerare come il modello entry level di una gamma laser Promotec, bensì come un sistema compatto (3.000 x 1.500 mm) ed essenziale con tutte le caratteristiche specifiche tipicamente richieste da chi opera in questo comparto, pur avendo un prezzo competitivo. Mi riferisco per esempio all’uso di una sorgente laser fibra da 2 kW, al portale scorrevole su un sistema di movimentazione pignone e cremagliera a denti elicoidali e all’integrazione con il CN ECP 1000 e il software Cut Expert HVAC di Eurosoft, ideali per il settore cui ci stiamo rivolgendo. Quando dico ideale mi riferisco, per esempio, al fatto che integrata nel software vi è una libreria composta da oltre 180 figure parametriche dedicate alla canalistica. Dal riscontro avuto nelle due recenti open house direi senza ombra di dubbio che siamo sulla strada giusta per rilanciare il marchio Promotec una volta per tutte”.
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