dicembre 2012
31
attenzione al risparmio energetico, or-
ganizzazione del lavoro arretrata sono
tutti fattori che frenano la competitivi-
tà delle imprese facendo crescere l’inci-
denza del costo del lavoro.
Su questi fattori occorre intervenire
rapidamente in un’ottica di medio
termine con l’obiettivo di spostare il ri-
sparmio delle imprese e delle famiglie
dagli impieghi finanziari o immobiliari,
oggi prevalenti, verso le attività indu-
striali. Altri interventi su cui il governo
si è già attivato riguardano le start-up
innovative, le infrastrutture digitali che
possono agire da contorno sia fornen-
do servizi adeguati, sia ampliando la
base occupazionale. In questa ottica
possiamo senz’altro affermare che c è
un futuro per l industria italiana, ma
occorre che nel Paese vi sia una ripresa
di fiducia nelle istituzioni.
occorre far ripartire gli investimenti. Il
nodo centrale del presunto declino è
ormai stato unanimemente indicato
nella scarsa produttività dell’industria
italiana, ma considerato che il costo
del lavoro non è in Italia più elevato
di altri Paesi europei e che le ore lavo-
rate sono anch’esse al disopra della
media europea, appare evidente che
il problema è essenzialmente costitu-
ito da un ritardo negli investimenti in
innovazione: insufficiente attività di
ricerca, introduzione lenta di prodotti
nuovi, impianti spesso obsoleti, scarsa
bile e utile agire su più fronti con inter-
venti selettivi. Il primo è essenzialmen-
te di tipo congiunturale e riguarda i
consumi delle famiglie che necessitano
di misure urgenti volte a ripristinare li-
velli di domanda più elevati: qui gli in-
terventi possibili sono essenzialmente
di tipo fiscale (sui salari, sulle imposte
indirette e dirette) indirizzati ad au-
mentare la capacità di spesa.
Cosa fare
Ma la manovra più ampia e strutturale
riguarda il mondo delle imprese dove
SecondoRolfo
,
economista,dal1998èdirettoredelCeris CNRdiMoncalieri.Hainsegnato
invarieuniversitàefapartedinumerosicomitatiscientificiperlavalutazionedipolitiche
pubbliche,progettieistituzionidiricerca.Collaboraarivisteeconomicheitalianeeinternazionali.