11
dicembre 2012
A
un anno dall’inizio dei lavori
del Governo, l’Italia sta uscendo
da una situazione che verso fi-
ne dell’anno scorso e all’inizio del 2012
è stata molto difficile, in cui il Paese è
arrivato vicinissimo a un commissaria-
mento, con il rischio di perdere la pro-
pria libertà. Rischio scongiurato grazie
all’opera del Governo Monti e ai seri
tagli fiscali messi in campo, un impegno
sostenuto da tutto il Paese che è valso
a recuperare credibilità per la Nazione,
e che ha permesso di cambiare l’umore
intorno all’Italia. “È successo quello che
nel mondo nessuno si aspettava - com-
menta Corrado Passera, ministro per
lo Sviluppo economico -: nel momento
della massima difficoltà, l’Italia ha la-
vorato insieme Governo, Parlamento,
sindacati, imprese, opinione pubblica.
Per molti osservatori internazionali que-
ste parti hanno fatto quello che serviva
per mettersi in sicurezza, e non era per
nulla scontato che ciò accadesse. Basti
pensare a quanto successo in molti altri
Paesi, anche più forti di noi, che hanno
rifiutato le riforme, pensiamo alle pen-
sioni, piuttosto che ad alcune riforme
fiscali, provvedimenti che invece l’Italia
ha accettato e c’è stata”. Credibilità ri-
conquistata con sacrifici, insieme anche
all’importante contributo dato da Ma-
rio Draghi in Europa, in termini di tenu-
ta, stabilità e difesa della nostra valuta.
Dopo un momento di grande rischio,
il Governo continua ora a lavorare, fa-
cendo forte affidamento sul fatto che il
mercato riconosca l’oggettivo migliora-
mento dei fondamentali del nostro Pae-
se, senza dover ricorrere al Fondo Salva
Stati.
Il rilancio industriale
La globalizzazione per un Paese come
l’Italia è un’opportunità molto più che
un rischio, sostiene Passera, e ciò è con-
fermato dai provvedimenti in arrivo a
sostegno della crescita e per le aziende
nazionali che vivono di esportazioni,
una fortuna per un Paese come il nostro
che, per le sue dimensioni e per le sue
impossibilità a crescere oltre un tanto
all’interno dei propri confini, se guar-
da al mondo come al suo mercato ha
enormi opportunità. “L’Italia produce
eccellenze riconosciute nel mondo, con
comparti molto forti, come quello del-
la meccanica - spiega il ministro -, uno
dei pochi settori ad essere già tornato
ai livelli pre-crisi, producendo solu-
zioni e sistemi ormai famosi in tutto il
mondo per la loro qualità”. L’industria
manifatturiera italiana ha puntato, in
questi anni, sull’innovazione, uso delle
tecnologie e valorizzazione dei marchi
sui mercati internazionali. E proprio il
comparto meccanico, nel quale l’inter-
nazionalizzazione è ormai una strate-
gia affermata, è un chiaro esempio di
quanto sia vincente puntare ai mercati
oltre confine in ottica globale: nel set-
tore delle macchine utensili e della mec-
canica l’Italia è infatti ancora tra i primi
produttori al mondo, e sta ancora cre-
scendo approfittando della grande vo-
glia di industrializzarsi di altre parti del
mondo, non solo nei Paesi già noti ma
anche nei nuovi Paesi emergenti.
La formula del successo per la nostra
industria oggi è innovazione e interna-
zionalizzazione”, afferma infatti il mi-
nistro. E procede quindi enumerando le
diverse modalità crescenti di presenza
all’estero: in taluni casi si può operare
con joint venture, in altri con presenze
in giro per il mondo, ci sono poi quei
settori d’eccellenza capaci di fare gioiel-
li di tecnologia famosi e apprezzati nel
mondo, che si sono specializzati in pic-
cole nicchie e dove non necessariamen-
te l’esportazione è una forma limitata
di internazionalizzazione, poiché tanto
Innovation, start-up
and streamlining
A year after the work being done by the
Government began, Italy is now starting to
recover from a situation which, towards the
end of last year and the start of 2012, was
very difficult, where the country was very
close to a compulsory administration, with
the risk of losing its freedom. A risk that
was averted thanks to the work done by the
Government led by Mario Monti and the
major tax cuts that were introduced. This
commitment was sustained by the country
as a whole and enabled the nation to win
back its credibility, leading to a change in the
mood surrounding Italy. “It happened what
nobody in the world expected would happen
commented Corrado Passera, the Minister
for the Ministry of Economic Development,
Infrastructure and Transport -: at a time when
things were at their most difficult, Italy pulled
together Government, Parliament, unions,
companies, public opinion, miraculously for
many international observers, all these parties
got together and did what was needed to save
the situation, and it was in no way taken for
granted that it would happen. Just think about
what happened in many other countries, even
those that were stronger than us, which refused
the reforms, we’re thinking about pensions,
rather than tax reforms, measures which Italy
accepted and just got on with it”. Credibility
won back with sacrifices, also alongside the big
contribution made by Mario Draghi in Europe,
in terms of the solidity, stability and defence of
our currency. After an extremely risky period,
the Government is working, putting all its
trust in the fact that the market recognises the
objective improvement in the foundations of
our country, without having had to resort the
European Financial Stability Facility.