dicembre 2012
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nistratore delegato della Hydraulic
Division di UFI Filters.
Oggi UFI Filters conta oltre 3 mila di-
pendenti, 250 solo nell’oleodinamica
per un fatturato di oltre 30 milioni di
euro per il 2011, con una crescita pre-
vista del 7% per il 2012, nell’ambito di
un fatturato totale del gruppo nel 2011
di oltre 200 milioni di euro. UFI Filters
Hydraulic Division è un punto di riferi-
mento nella panoramica dell’oleodina-
mica in tutti i più svariati settori in cui
trova applicazione, dalle macchine mo-
bili a quelle stazionarie per ogni tipo
di industria. Per la UFI Filters Hydraulic
Division i mercati esteri sono più che
fondamentali. “Internazionalizzare per
noi non è solo un riposizionamento dei
propri mercati all’estero. Si tratta di
entrare in un mercato, capirne le po-
tenzialità, creare un’azienda che entri
in sintonia con la mentalità del posto e
con i sistemi di gestione locale. Questo
richiede tempo, energia, investimenti”,
precisa Sancassiani.
Internazionalizzare e delocalizzare
Un’azienda dalle grandi dimensioni che
si pone con la flessibilità di una piccola
media impresa. Con questo approccio,
da anni la Hydraulic Division di UFI Fil-
ters si avvicina e s’inserisce nei mercati
emergenti, protagonisti di economie in
espansione. “Abbiamo sempre tenuto
conto - spiega Sancassiani - dei grandi
cambiamenti, nel mondo, della doman-
da e della configurazione dei mercati
che in questi ultimi 5 anni è cambiata,
in particolare nel settore dell’oleodina-
mica. Per aziende di piccole-medie di-
mensioni come la nostra, l’obiettivo pri-
mario in passato era esportare prodotti
costruiti in Italia nei mercati ritenuti più
interessanti. Ciò avveniva attraverso
canali di vendita come le filiali estere o
la distribuzione. Poi abbiamo deciso di
sviluppare un processo di internaziona-
lizzazione intesa a come focalizzare i
mercati per noi importanti, ad esempio
Cina e India, e produrre in loco allo sco-
po di essere localmente più competitivi.
Queste linee di produzione ci consento-
no anche, laddove c’è una convenienza
economica, di essere maggiormente
competitivi con prodotti esteri importa-
ti per il mercato europeo. Un processo
dunque che ci porta a essere presenti
come azienda straniera che però produ-
ce localmente, con un livello produttivo
superiore alla media locale - si tratta di
Paesi che debbono ancora crescere sot-
to quest’aspetto - a costi adeguati alle
esigenze locali”. Competitività econo-
mica, dunque, allineata a qualità tecni-
che decisamente superiori rispetto alla
concorrenza locale. Questo è il nostro
obbiettivo primario.
UFI Filters è presente in questi termini
in Cina da molti anni. “Con 4 impianti
produttivi per il settore Automotive, 3 a
Shanghai e 1 a Chang Chung, - spiega
Sancassiani -, uno, sempre a Shanghai,
per l’oleodinamica che conta 150 dipen-
denti. Abbiamo 8 filiali attraverso cui
operiamo sul mercato cinese. Oltre alla
Cina, siamo attivi anche in India, con un
impianto produttivo a Bombay, con 40
dipendenti, per la produzione di filtri
e apparecchiature per il mercato loca-
le”. Difficile capire quanto influiscano
sul fatturato i mercati esteri così intesi.
Noi consideriamo ‘mercato domestico’
l’Europa, escluse l’Est Europa e la Russia.
Tutto il resto è mercato globale. Su 30
milioni di euro di fatturato, possiamo di-
re che l’Europa conta per il 35%. Il resto
è suddiviso soprattutto fra Cina, India,
Nord America e, in piccola parte, Sud
America”.
L’approccio ai mercati emergenti è
sempre stato seguito da un ulteriore
sviluppo e adeguamento della struttu-
Fair competition
In the globalised world, healthy competition is
a stimulus for developing and improving new
products and processes. This sums up the thoughts
of Enzo Sancassiani, the Managing Director of the
Hydraulic Division at UFI Filters. Anyone who
thinks about protectionist policies has got it wrong.
Universal Filter Italiana, which now goes by the
name of UFI Filters, was set up in 1972 in Nogarole
Rocca, in the district of Verona. The company took
its first tentative steps in the world of spare parts
for automotives and the aftermarket industry, with
interchangeable components. Early on, however,
the company headed off in the direction of highly
technological products, and from the simple cartridge
work moved on to the supply of complete filters
and, as a result, a change in the production systems.
There are three main guidelines: specialisation,
diversification and internationalisation. With
diversification new interests arise in other industries.
It was in this context, in the mid-1990s, that the
hydraulic filter division came about, at the plant
based in Bolgare, in the district of Bergamo. It was
christened UFI Filters Hydraulic Division, and is a
company that deals with hydraulic applications. The
year was 1995. “Every division has its own tasks and
autonomy. It works in synergy with the rest of the
group, keeping in mind, however, the specific market
that it is aimed at”, explained Enzo Sancassiani, the
Managing Director of the Hydraulic Division at UFI
Filters.
Today, UFI Filters can count on more than 3,000
employees, 250 of whomwork in the hydraulics
division alone. Turnover in 2011 was over 30 million
Euros, which is expected to be up by 7% in 2012.
This is just part of the group’s overall turnover which,
in 2011, was in excess of 200 million Euros. The UFI
Filters Hydraulic Division is a point of reference on
the hydraulics market in all the most varied of sectors
where filters are required, frommoving machinery
to stationary machines within every industry
imaginable.