dicembre 2012
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macchine utensili, dove scompaiono i
leasing, scoglio insuperabile di fronte
agli anticipi troppo alti richiesti, oltre ai
tassi elevati, in quanto nel nostro Pae-
se le banche sono restie a rimettere in
circolazione a tassi decenti i fondi avuti
dalla Banca Centrale”.
Rating tecnologico e ‘morale’
Oggi le banche sono piene di immobi-
li, per cui non è più nemmeno possibile
offrirne uno come garanzia”, continua
Sanclemente, lamentando il fatto che
gli istituti di credito hanno un’imposta-
zione troppo basata sulla finanza, in
quanto si va solo a verificare i bilanci
pregressi, che in questi anni non offro-
no alcuna garanzia, mentre mancano
analisi tecniche per valutare le possibili-
tà di un’azienda di utilizzare certi beni,
considerando la bontà di un piano in-
dustriale. “Ad esempio - continua -, con
un settore bancario serio, un’azienda
come Synergon non dovrebbe incon-
trare difficoltà quando un suo cliente
chiede un leasing, perché in 50 anni di
attività non c’è stata una nostra mac-
china che sia tornata alla compagnia
di leasing: tutti i clienti hanno pagato
fino alla fine e questa dovrebbe essere
una valutazione molto importante per
il comitato che decide. Le banche do-
vrebbero inoltre considerare anche la
correttezza di un’impresa: si dovrebbe
pensare a introdurre una sorta di rating
morale oltre a quello finanziario. Di
questo, per ora, si sta solo parlando, ma
potrebbe diventare una cosa seria”.
Macchine a noleggio
Una possibilità per venire incontro ai
clienti, di cui già si era parlato in pas-
sato ma senza molto successo con le
aziende, è quella del noleggio dei mac-
chinari, opzione che oggi potrebbe tor-
nare e affermarsi: “È un’opportunità
interessante - dice Sanclemente -, che
toglierebbe molte spese immediate al
cliente, in quanto il servizio viene fat-
turato direttamente alla società che
noleggia il bene. E a differenza del le-
asing, sul quale oggi a causa del costo
aumentato del denaro si chiedono an-
ticipi molto forti del 10-15%, il noleg-
gio non richiede alcun anticipo, si paga
subito la prima rata d’affitto. Inoltre ci
sono benefici fiscali connessi che annul-
lano la differenza di tassi di interesse.
Questa formula potrebbe oggi prende-
re piede”. Per Sanclemente, la speran-
za è che si capisca che un Paese cresce
se produce, e che occorre finanziare la
produzione e controllare che i finanzia-
menti arrivino a imprese in grado di svi-
luppare nuovi prodotti per competere
con le grandi realtà all’estero.
Tecnologia competitiva nel mondo
L’Italia ha tutte le carte in regola per
competere a livello tecnologico: “In
questi anni di crisi le nostre esporta-
zioni sono aumentate notevolmente.
A differenza della Germania - spiega il
numero uno di Synergon - dove tutto
è a un certo livello, in Italia resta una
parte di produzione non ancora tec-
nologicamente avanzata, per cui con i
nostri macchinari possiamo presentarci
solo in alcuni settori che, oltre ad essere
ben finanziati, siano capaci di utilizzar-
li”. L’Italia ha però avuto una maggiore
evoluzione tra le piccole e piccolissime
imprese, dove c’è ancora il ‘titolare’ che
è in grado di valutare la bontà di certi
prodotti, per cui a volte si vendono mac-
chine molto produttive e difficili da con-
Fantinamobile Traub TNL18 completa di asse B, una
delle ultime innovazioni tecnologiche realizzate da Traub in
collaborazione con Index.
Recovery-based solutions
Credit at a standstill is the main cause that
is keeping Italy companies in a deadlock,
according to Gianluigi Sanclemente, the founder
of Synergon, so blocking investments and access
to work which there is certainly no shortage of.
The credit system needs reviewing and support
is needed for the Italian machinery industry
which is on an a par with Germany and France
when it comes to technological skills. As far as
technological trends are concerned, the market
is always on the lookout for more efficient
solutions, which make it possible to do more
processing with just one machine. The crisis,
besides speeding up technological developments,
has also led to a reduction in machinery
differentiation. As Mr. Sanclemente explained:
These days, lathes have become machining
centres where a great deal of operations are
carried out, operations which, in the past, had to
be done away from the machine, and this means
that companies need less machines to finish off
the part with the high number of processes that
have been introduced in an attempt at becoming
more competitive”. What’s more, customers are
trying to cut back on costs wherever they can
and they no longer stock up their warehouses, so
third party contractors have to be in a position
to switch over from one kind of production
to another if they are to be able to promptly
respond to requirements without running the
risk of becoming an actual warehouse themselve.
So, machines have to have the utmost in terms
of flexibility and it must be possible to quickly
changeover from one part to another, with
as little downtime as possible. “One hour of
work lost costs the customer dearly, so they
want immediate assistance, and this is where
the tele-service, which we already provide, will
become increasingly more important: this year,
in a crisis period like this, we have taken on two
engineers “.