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novembre 2015

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Cibo, architettura e solidarietà

Durante la manifestazione Banco Alimen-

tare ha recuperato oltre 26 tonnellate di

cibo. Secondo un’indagine di Coldiretti, i

visitatori hanno speso in media a Expo 27

euro a testa: il 32% ha scelto la cucina ita-

liana e il 25% quella straniera, il 34% ha

provato entrambe.

OGM, pillole e carne sintetica, ma anche

insetti e alghe: sono gli alimenti che i ‘cit-

tadini del mondo’ immaginano di trovare

nel piatto del futuro secondo l’indagi-

ne ‘Cibo di oggi, cibo di domani’ com-

missionata da Coop a Doxa e presentata

a Expo. La ricerca ha messo a confronto

le abitudini a tavola e le aspettative ver-

so il 2050 dei cittadini di otto Paesi: Italia,

Germania, Regno Unito, Stati Uniti, Russia,

Cina, India e Brasile. Sono state 6.400 le

persone intervistate, tra i 18 e i 54 anni.

Da cibo ad architettura: il Padiglione del-

la Gran Bretagna ha vinto il ‘Premio in-

ternazionale per le architetture’ di Expo

Milano 2015’ conferito da In/Arch, Ance

e altri soggetti del settore costruzioni.

‘Coltivato in Gran Bretagna ma condivi-

so globalmente’ è il tema del Padiglione,

che riproduce in 1.910 metri quadri la

struttura di un alveare. Il progetto, curato

dall’artista Wolfgang Buttress, è ‘un acco-

rato inno alla salvaguardia della natura

- si legge nelle motivazioni della giuria -.

In esso tecnologia ingegneristica e costrut-

tiva, design, arte e architettura si sono in-

contrati in un dialogo poetico, sottile, ma

capace di farci ancora sognare in un mon-

do migliore. Il Padiglione del Regno Unito

è tra quelli che ha meglio interpretato il

tema di Expo’. Menzioni d’onore sono sta-

te date anche ai Cluster, ‘per aver dato la

possibilità a Paesi più piccoli di partecipare

all’Esposizione’ e ai Padiglioni di Brasile,

Cile e Marocco, per ‘la qualità architettoni-

ca e la chiarezza costruttiva’ e ‘per la loro

reversibilità e per aver mostrato le tecno-

logie tipiche del loro Paese’.

Ma la realizzazione dei Padiglioni ha

scritto anche una bella pagina di solida-

rietà: quello del Nepal è stato l’ultimo Pa-

diglione nazionale ad essere completato

ma non per problemi tecnici o ritardi nei

lavori ma perché gli operai che lavorava-

no alla struttura erano tornati a casa a

causa del 

fortissimo terremoto che ave- va colpito il loro Paese il 25 aprile scorso

,

causando oltre 7 mila morti. Nei giorni se-

guenti il dramma nepalese i lavori al Pa-

diglione sono stati terminati grazie all’a-

iuto degli operai di altri Padiglioni che

hanno dato vita a una gara di solidarietà.

La sera di lunedì 6 luglio il Padiglione è

stato aperto al pubblico.

@lurossi_71

L’eredità culturale:

la Carta di Milano

La Carta di Milano rappresenta l’eredità culturale di Expo

Milano 2015 e ha raggiunto 1,5 milioni di firme. Per la

prima volta nella storia delle Esposizioni Universali, il

grande evento internazionale è stato preceduto da un

ampio dibattito nel mondo scientifico, nella società civile

e nelle istituzioni sul tema di Expo 

‘Nutrire il Pianeta, Energia per la Vita

’. Questo processo ha portato

alla definizione della Carta di Milano: un documento

partecipato e condiviso che richiama all’assunzione delle

proprie responsabilità per garantire alle generazioni

future il diritto al cibo. Attraverso questo percorso

partecipato i maggiori esperti italiani e internazionali

hanno contribuito a identificare le principali questioni

che interessano l’utilizzo sostenibile delle risorse del

Pianeta. I grandi temi affrontati dalla Carta di Milano

sono quattro: quali modelli economici e produttivi

possano garantire uno sviluppo sostenibile in ambito

economico e sociale; quali tra i diversi tipi di agricoltura

esistenti riusciranno a produrre una quantità sufficiente

di cibo sano senza danneggiare le risorse idriche e la

biodiversità; quali siano le migliori pratiche e tecnologie

per ridurre le disuguaglianze all’interno delle città, dove

si sta concentrando la maggior parte della popolazione

umana; come riuscire a considerare il cibo non solo

come mera fonte di nutrizione, ma anche come identità

socio-culturale. Venerdì 16 ottobre, al culmine della

Giornata Mondiale dell’Alimentazione che si è tenuta

appositamente in Expo e ha coinciso con il compimento

dei 70 anni di vita della FAO, c’è stata la consegna

ufficiale al segretario generale delle Nazioni Unite,  Ban

Ki-Moon, del lascito più alto di Expo Milano 2015: la Carta

di Milano (nella foto la consegna da parte del ministro

Maurizio Martina).