Speciale_Finitura_2014 - page 20

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ottobre 2014
2008). Sappiamo, infatti, che dietro
l’autoveicolo c’è un’intera filiera pro-
duttiva che continua a distinguersi
per l’eccellenza, a volte quasi l’unicità,
dei suoi distretti, per la flessibilità e la
capacità di innovazione, oltre che per
la vocazione all’export. Ma non solo:
ci sono anche altre filiere collegate (es.
macchine utensili e fonderie), dotate
di un elevatissimo know how, che va
difeso. Promuovere una legislazione
competitiva per il settore, a partire
da un benchmark con le best prac-
tice europee e da una valutazione
preventiva degli effetti ex-post delle
norme da adottare è una delle prin-
cipali finalità della Consulta automo-
tive, organo di governo del settore
voluto da Anfia e insediato in forma
permanente presso il ministero dello
Sviluppo Economico. La Consulta si
propone anche come luogo di sintesi
delle proposte di politica industriale
provenienti dai diversi attori compe-
tenti - pubblici e privati, europei e in-
ternazionali - a cui è necessario dare
centralità, anche per superare il gap
di competitività che ancora separa il
nostro Sistema Paese dai suoi mag-
giori competitor europei.
Sul fronte della ricerca e innovazione,
l’Unione Europea offre importanti
opportunità di sviluppo alle nostre
imprese attraverso gli strumenti fi-
nanziari di Horizon 2020. Lo scorso
22 luglio, la Commissione Europea ha
adottato il primo update dei Work
Programmes di Horizon 2020 2014-
2015, con il quale conferma gli im-
porti per le azioni da implementare
attraverso il budget del prossimo
anno. Alcuni dei topic su cui si concen-
trano le prossime call del 2015 riguar-
dano, a livello di prodotto, l’impiego
di materiali avanzati, l’alleggerimento
dei pesi e le tecnologie ibride.
Intervento del Centro Ricerche
Fiat.
Nevio Di Giusto, amministra-
tore delegato del Centro Ricerche
Fiat, presenterà una relazione dal ti-
tolo ‘L’innovazione nell’automotive:
pragmatismo o creatività?’. La tradi-
zione automobilistica italiana nasce
alla fine dell’Ottocento e, attraver-
sando tutto il secolo breve, sviluppa
competenze di eccellenza nell’inge-
gneria e nel design dei veicoli e dei
loro componenti e nella proget-
tazione dei processi industriali del
settore automobilistico. Dopo oltre
cento anni di sviluppo, il veicolo può
essere considerato un prodotto ma-
turo o, invece, c’è ancora spazio per
l’innovazione?
La Fiat sta attraversando una fase
importante della propria storia.
L’acquisizione di Chrysler ha proiet-
tato il costruttore nazionale in una
dimensione globale aggiungendo
una sfida culturale a quelle indu-
striali. Una sfida che poche aziende
italiane hanno tentato e che altri
concorrenti, in un recente passato,
non sono riusciti a concludere: creare
un’unica squadra partendo da due
organizzazioni con storie consoli-
date, fortemente permeate dalla cul-
tura del territorio di origine e quindi
con modi di pensare e di agire molto
diversi. L’incontro tra il pragmatismo
e la schematicità delle organizza-
zioni americane con la flessibilità e la
creatività nazionali è un’intersezione
occasionale o determinerà la nascita
di una multinazionale con processi
gestionali e organizzativi innovativi?
La capacità di innovare di un’azienda
è un prerequisito per la sua soprav-
vivenza sui mercati internazionali e
l’innovazione è la risultante dell’in-
terazione tra le attività di Ricerca
e Sviluppo e tutti gli altri processi
aziendali. In aggiunta è necessario
avere una rete estesa di collabora-
zioni esterne all’impresa per condivi-
dere rischi e investimenti durante la
fase precompetitiva. L’innovazione
del veicolo è uno dei semi per i si-
stemi di mobilità del futuro. Il nostro
Paese sta coltivando questo seme?
Utilizzando il caso Fiat come para-
digma, la relazione evidenzia il ruolo
strategico delle attività di innova-
zione per garantire la competitività
nel lungo periodo di un’impresa, e di
un intero sistema industriale, che si
confronta su scala mondiale.
In chiusura, con l’intenzione di stimo-
lare una discussione tra gli interessati
a questo tema, sono presentate delle
proposte per valorizzare, proteggere
e incentivare l’innovazione italiana
nella filiera dell’automotive.
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