rmo
ottobre 2014
come avviene nei cosiddetti ‘merco-
ledì degli associati’, in cui temi di co-
mune interesse vengono trattati da
ospiti invitati presso la federazione,
dando vita a occasioni in cui gli asso-
ciati possono conoscersi, parlare tra
di loro e fare business: “Questo è un
valore fondamentale - spiega Casali
-, in quanto spesso i nostri associati
sono aziende insieme da quando
Ucif è nata 40 anni fa, che magari
non si conoscono tra loro e potrebbe
nascere una partnership. Questo è
il primo motivo per cui vale la pena
associarsi, perché fortunatamente
anche all’interno dell’associazione si
riesce a fare business, trovando for-
nitori, clienti e anche lo spazio per
andare all’estero”.
Progetti commerciali.
Proprio a
sviluppare opportunità di fare bu-
siness si concentreranno ora i lavori
nel prossimo biennio, come illustra
Casali: “Il grande lavoro di comu-
nicazione fatto finora, che ha de-
lineato una strada consolidata che
continuerà a lavorare da sé, è stato
propedeutico a un nuovo ambizioso
progetto commerciale, con cui vo-
gliamo dare l’opportunità a tutte le
nostre associate di esserci là dove è
opportuno essere presenti per cre-
scere, sia sul mercato interno che in
ottica di internazionalizzazione”. Il
nuovo progetto commerciale pre-
vede tre fasi: la prima consiste in
un’indagine conoscitiva sul settore di
riferimento di Ucif, che fino a pochi
anni fa rappresentava il 70% della
produzione italiana del comparto,
ma che oggi si muove in uno scenario
profondamente mutato, in seguito
alla chiusura di molte realtà a partire
dalla crisi del 2008, rappresentando
probabilmente oggi una quota più
vicina al 60% dello spaccato produt-
tivo italiano. “Dobbiamo sapere chi
siamo, quanti siamo, cosa facciamo
e dove vogliamo andare, e per que-
sto in collaborazione con Poliefun
abbiamo avviato un sondaggio, con
tassi di partecipazione del 100% del
campione, che presenteremo entro
fine di quest’anno. Con dati e sta-
tistiche alla mano, potremo proce-
dere con gli step successivi, ovvero
proporci al mercato organizzando
incontri tra associati e grandi player,
ad esempio appartenenti al mondo
automotive di trasversale interesse
per tutti gli associati, ma anche far
sentire la nostra voce in sede istitu-
zionale, forti della consapevolezza
costruita in questi anni passati”. Que-
sto per presentarsi non solo attra-
verso Anima, ma proprio come Ucif
là dove si fanno le norme e le leggi,
in Italia e in Europa, approfittando
anche della presidenza di Orgalime
che Anima ricoprirà nei prossimi due
anni, facendo azione di lobbying por-
tando le istanze e le esigenze delle
associate per far crescere il settore.
Insieme sui mercati.
Il progetto
commerciale già avviato avrà in tal
modo anche l’intento di intercet-
tare grosse committenze, sfruttando
tutte le potenzialità offerte dallo
strumento aggregativo, presentando
Ucif come un insieme di aziende e
come fosse un unico impianto, un’u-
nica catena dalla sbavatura alla ver-
niciatura finale in grado di prendere
un grosso ordine tramite le proprie
aziende, un insieme forte e struttu-
rato capace di dare al cliente tutto
quanto. E questo sia in Italia sia all’e-
stero. “Si tratta di un progetto com-
merciale che oggi vale due anni di
lavoro - spiega in conclusione Casali
-, ma avrà bisogno di almeno 5 anni
per essere completamente operativo
e dare i suoi frutti: chi verrà dopo
avrà il compito di portarlo avanti, ma
le linee guida saranno già tracciate
per continuare a far crescere Ucif e
i nostri associati in questa direzione.
Un progetto rivoluzionario, che è
stato possibile anche grazie al con-
tributo straordinario dato dagli as-
sociati a copertura dei costi di queste
operazioni, a dimostrazione ancora
del loro grande coinvolgimento e
sostegno, che oggi in Ucif fa la diffe-
renza e sempre più continuerà a farla
in futuro”.
RMO SPECIALE
FINITURA