EDITORIALE
Asean
, nuova frontiera
della
meccanica
italiana
La meccanica italiana scommette sul Sud-Est asiatico. Tra i fornitori di
macchine utensili nei cosidetti Asean, infatti, dopo i Paesi asiatici grazie
evidentemente alla loro vicinanza geografica e culturale, l’Italia si pre-
senta come secondo partner a un’incollatura dalla Germania. L’industria
manifatturiera di quell’area asiatica sta vivendo attualmente un impo-
nente processo di crescita economica e di progresso sociale. Ecco quindi
che per i costruttori italiani di macchine utensili si possono aprire scenari
interessanti, potendo così diventare non solo fornitori di soluzioni e tec-
nologia per gli utilizzatori locali, che già da anni acquistano tecnologia
italiana, ma anche affiancare i costruttori di quest’area interessati da
un’offerta di altissimo livello qualitativo capace di essere complementare
alla loro produzione.
Un modello questo che, definito qualche mese fa per il mercato cinese,
i costruttori di macchine utensili italiani intendono riproporre in questi
Paesi, caratterizzati da tassi di sviluppo più dinamici.
L’export dell’industria meccanica italiana verso i Paesi Asean macina già
numeri positivi. I dati sono stati elaborati dall’Ufficio Studi Anima in
occasione del summit a Singapore promosso lo scorso aprile da The
European House Ambrosetti. Il totale degli scambi commerciali, infatti,
si attesta a circa 780 milioni di euro. Alla fine dello scorso anno si è
registrato un leggero calo delle esportazioni (-2,8%) verso i Paesi del
Sud-Est asiatico. Gli scambi commerciali con l’Indonesia sono cresciuti
del 35,9% e con le Filippine del 38,6%, mentre Thailandia e Singapore
hanno ridotto gli ordini rispettivamente del 41% e del 31,3%.
luca.rossi@fieramilanomedia.it@lurossi_71
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maggio 2018