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EDITORIALE

Il

lavoro

al centro

del

dibattito

dei partiti

In vista del voto del 4 marzo prossimo nei programmi dei partiti il tema del

lavoro e degli sgravi alle imprese torna centrale nel dibattito.

PD e Forza Italia rilanciano sulla riduzione del costo del lavoro e puntano,

con accenti diversi, sul taglio del cuneo fiscale che grava su imprese e la-

voratori. L’idea del Partito Democratico è quella di proseguire sulla strada

tracciata dal Jobs Act, con il lavoro stabile che dovrà costare struttural-

mente di meno nel tempo, proseguendo con un ulteriore sforbiciata di tre/

quattro punti al costo del lavoro nel corso della legislatura. Il taglio delle

tasse sul lavoro è una priorità anche per i berlusconiani che ritengono stra-

tegico anche tornare alla Legge Biagi: detassare ulteriormente l’appren-

distato formativo, investire sui liberi professionisti, ripristinare i voucher.

Quest’ultimo punto è condiviso anche dalla Lega Nord che rilancia anche

sull’introduzione di un salario minimo come garanzia di uno stipendio

adeguato. Concordando con una riduzione delle tasse sul lavoro, i leghisti

chiedono parimenti regole più semplificate per favorire nuove assunzioni e

ridare centralità alle imprese nella formazione e nei programmi di politica

attiva. Movimento5Stelle e Liberi e Uguali pensano, invece, a una riscrit-

tura del Jobs Act con la reintroduzione dell’articolo 18 e a una reintrodu-

zione delle causali nei rapporti a termine cancellate nel 2014 dal Decreto

Poletti. I grillini propongono anche la riforma dei centri per l’impiego, il

decollo del reddito di cittadinanza destinato nel tempo ad assorbire i vari

strumenti di sostegno al reddito oggi esistenti. La formazione di sinistra,

sostenendo che le politiche di decontribuzione non abbiano funzionato,

rilancia proponendo investimenti pubblici e cassando l’approccio forma-

tivo dello schema di alternanza scuola-lavoro.

luca.rossi@fieramilanomedia.it

@lurossi_71

Lo scorso 6 gennaio è improvvisamente scomparso Giuseppe Nardella, fondatore e presidente

di Tecniche Nuove, Casa editrice di molteplici riviste specializzate, talora concorrenti delle nostre

pubblicazioni. Nardella, che ha lanciato la sua prima rivista più di 50 anni fa, è stato uno dei precursori

dell’editoria tecnico-specializzata nel nostro Paese ed ha rappresentato per tutti noi il prototipo

dell’editore concreto e coraggioso, ma anche dell’imprenditore curioso e aperto ad ogni tipo di

innovazione. Ed è così che ci piace ricordarlo.

L’Editore

9

rmo

gennaio/febbraio 2018