EDITORIALE
Facciamo
un primo
bilancio del Piano
Industria 4.0
Inserito in Legge di Bilancio alla fine dello scorso anno, oggi possiamo
fare un primo bilancio degli effetti del Piano Nazionale Industria 4.0 sulle
nostre imprese, che disegna un’Italia con una marcata crescita nel mercato
di beni strumentali (fino all’11,6% nel primo semestre rispetto allo stesso
periodo del 2016) e un aumento di spesa in ricerca e sviluppo.
Secondo l’Osservatorio Industry 4.0 del Politecnico di Milano, lo scorso
anno gli investimenti si sono incentrati soprattutto in IoT per un miliardo
di euro, con una crescita del 27% rispetto all’anno prima. A seguire le
tecnologie analytics (330 milioni di euro), cloud computing (150 milioni),
automazione avanzata (120 milioni), tecnologie per l’interfaccia uomo-
macchina (20 milioni). Le previsioni dell’Osservatorio dell’ateneo milanese
per la chiusura di quest’anno, sulla base del trend finora misurato, parlano
di una spesa in innovazione raddoppiata per l’industria italiana e prossima
al raggiungimento dell’obiettivo auspicato, quello dei 10 miliardi di euro
in più, per il Piano Industria 4.0 nel 2018.
L’Osservatorio MecSpe ha svolto un’indagine tra gli imprenditori, e ha veri-
ficato che il 69% di loro ha molto gradito l’introduzione dell’iperammorta-
mento per i macchinari funzionali alla digitalizzazione, così come il credito
d’imposta per attività di ricerca e sviluppo (57,4%), il miglioramento delle
infrastrutture digitali abilitanti (54,6%) e la defiscalizzazione dei premi di
produzione (51,1%). Un altro dato che emerge dalla ricerca dell’Osser-
vatorio MecSpe è la volontà delle aziende (il 46%) di destinare parte del
fatturato a investimenti in innovazione a prescindere dagli incentivi che lo
Stato deciderà o meno di prevedere, con solo un 3% di imprenditori pronti
a sospendere ogni azione in caso di stop dei sostegni statali.
luca.rossi@fieramilanomedia.it@lurossi_71
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rmo
novembre/dicembre 2017