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rmo
settembre 2015
EDITORIALE
La ricerca nella robotica sta arrivando a esplorare frontiere un
tempo impensabili. Anche nel settore industriale. I robot del
futuro saranno dotati non solo di vista, udito e tatto, ma anche
della capacità di autoapprendimento. Lo annuncia, nell’intervi-
sta che ospitiamo in questo numero, il professor Paolo Dario,
uno dei riferimenti mondiali nel comparto, nonché direttore
e fondatore dell’Istituto di BioRobotica della Scuola Superiore
Sant’Anna. Secondo il luminare, negli ultimi anni la ricerca ha
fatto progressi notevoli, soprattutto nella parte meccanica, nel
controllo e nella sicurezza. È sulla parte cognitiva che ci sa-
rebbero ancora grandi difficoltà nel trasferimento delle abilità
umane ai robot. Per sfruttare le conoscenze neuroscientifiche
per la realizzazione di sistemi robotici dotati di capacità sensori-
motorie e cognitive simili a quelle umane i ricercatori si stanno
concentrando sulla tecnica del cosiddetto ‘deep learning’. Pro-
prio basandosi su questo concetto, un team di Berkeley sta
sviluppando procedure che permettano ai robot di apprendere
nuove abilità motorie.
Alla Technische Universitaet di Darmstadt, il Computational
Learning of Autonomous Systems Group sta lavorando allo
sviluppo di algoritmi che consentano ai robot - in particolare i
tedeschi lavorano con braccia robotiche - di acquisire in modo
autonomo abilità motorie osservando e imitando gli esseri
umani mentre compiono i medesimi atti.
All’Istituto Italiano di Tecnologia di Genova, hanno sviluppato il
robottino umanoide iCub, alto poco più di un metro e capace
di apprendere e di afferrare oggetti anche usando altri oggetti
come strumenti.
Ma la ricerca non si ferma qui: ci sono anche Istituti che cer-
cano di conferire al robot la capacità di riproduzione. Se-
condo Noel Sharkey, studioso di intelligenza artificiale e
robotica all’Università di Sheffield, il futuro ci riserva
probabilmente robot in grado di riprodursi assem-
blando copie di sé oppure in grado di ‘stampare’
i propri figli tramite tecnologie simili a quelle delle
stampanti 3D
Le nuove
frontiere
della
robotica