esportatori, alle spalle di Giappo-
ne e Germania, e ha guadagnato
un posto nella classifica di consu-
mo dove si è posizionata quinta, a
testimonianza della vivacità della
domanda locale.
In particolare, nel 2016, la produzio-
ne, cresciuta del 6,4%, si è attestata
a 5.552 milioni di euro. Il risultato
è stato determinato dal positivo
andamento delle consegne sul mer-
cato interno dei costruttori salite,
del 25,7%, a 2.300 milioni. L’export
ha invece subito una battuta d’ar-
ECONOMIA
resto. Sceso del 4% a 3.252 milioni
di euro, il valore delle esportazioni
si è riportato sul livello del 2014,
annullando del tutto l’incremento
messo a segno nel 2015.
Nel 2016, principali mercati di
sbocco dell’offerta italiana sono
risultati: Germania (377 milioni +
1%), Stati Uniti (352 milioni, -9,4%),
Cina (315 milioni, -6,9%), Francia
(224 milioni + 23,2%), Polonia (137
milioni, +7,2%), Spagna (116 mi-
lioni, +14%), Messico (99 milioni,
+29,3%), Turchia (87 milioni -5,1%).
Decisamente positivo il risultato del
consumo che ha registrato, per il
terzo anno consecutivo, un incre-
mento a doppia cifra, attestandosi
a 3.859 milioni di euro, il 15,3% in
più rispetto al 2015. La performance
positiva dell’industria italiana del
settore si è riflessa sul livello di
utilizzo della capacità produttiva
la cui media annua è cresciuta, dal
76,6% del 2015, al 79,1%. Stabile il
carnet ordini, che si è attestato a
5,9 mesi di produzione assicurata,
come l’anno precedente; mentre i
prezzi delle macchine sono rimasti
invariati.
Geografia produttiva
Quanto alla distribuzione geografica
del settore, secondo i dati dispo-
nibili che sono riferiti al 2015, la
situazione è risultata coerente con
quella del sistema produttivo italia-
no, a conferma che, per le imprese
costruttrici di macchine utensili, è
necessario essere attigue a quelle
clienti e fornitrici: la maggior parte
delle unità produttive del settore
si trova in Lombardia (42,9%), Tri-
veneto (19,8%), Emilia Romagna
(19,8%) e Piemonte (12,1%). Alla
composizione del fatturato totale
la Lombardia ha contribuito per il
38,4%, il Piemonte per il 23,4%, il
Triveneto per il 21,1% e l’Emilia
Romagna per il 15,8%. Le imprese
del Triveneto vantano la più alta
propensione all’export (pari al 73%
a fronte del 68,2% della media di
settore).
Sul fronte dell’utilizzo, infine, il
principale consumatore di mac-
chine utensili è risultata l’indu-
stria dei prodotti in metallo - che
comprende produzione e prima
trasformazione dei metalli, conto-
terzisti, elementi da costruzione,
altri prodotti diversi dai macchinari
(32,3%) seguita da quella automo-
bilistica (30,7%).
@wonderscience
40
progettare
408
SETTEMBRE
2017