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11

progettare

393

ottobre

2015

Le misure attese

per la Legge di Stabilità

Sono molte le attese delle imprese intorno alla preparazione della nuova Legge di Stabilità che il

Governo sta studiando in questo periodo. In un momento congiunturale di ripartenza del mercato,

diventano cruciali gli interventi che potrebbe mettere in campo il Governo per aiutare a ridare slancio

al volano della ripresa. Le misure allo studio per le imprese che potrebbero trovare ospitalità nel

Documento di programmazione economica in preparazione ruotano sostanzialmente intorno a due

pilastri: priorità alla ricerca e agli incentivi per gli investimenti produttivi.

Sulla ricerca si ragiona in merito al calcolo

dei crediti di imposta sul totale della spesa

fatta con università, centri di ricerca e

start-up. Dopo i buoni risultati riscontrati

dalla ‘Nuova Sabatini’ e la chiusura senza

proroga della cosidetta ‘Guidi-Padoan’, le

munizioni relative agli investimenti in beni

strumentali a disposizione delle imprese

rischiano di esaurirsi. E da qui il tentativo

del Governo di lavorare alla possibilità

di ricorrere a un super ammortamento

al 140% del valore degli investimenti in

macchinari produttivi ispirato alla Francia e

alla legge Macron. Opzione che potrebbe

essere riservata alle imprese meridionali.

Tra i nodi da sciogliere c’è anche quello

pensionistico, con la correzione della

Legge Fornero per rendere più flessibili le uscite verso la pensione e di conseguenza, abbinandola

agli effetti del JobsAct, favorire gli ingressi di giovani in azienda.

Ma per allestire il cantiere della Legge di Stabilità occorre che prima venga chiarito il quadro nel quale

inserire le variabili macroeconomiche . E qui entra in gioco la trattativa in atto con la Commissione

Europea perché accordi nuovi margini di flessibilità al Governo italiano, alzando l’asticella del deficit

al 2,2% nel 2016. L’Europa del rigorismo teutonico è tempo che allenti la morsa, favorendo una

ripartenza dell’economia.

@lurossi_71

luca.rossi@fieramilanomedia.it

EDITORIALE

luca Rossi