Background Image
Table of Contents Table of Contents
Previous Page  37 / 102 Next Page
Information
Show Menu
Previous Page 37 / 102 Next Page
Page Background

progettare 388

APRILE

2015

37

comunque mostrato un leggero au-

mento. Le vendite al settore ferro-

viario hanno manifestato segnali di

debolezza dovuti alla stagionalità

degli ordini. Al 31 dicembre 2014 i

dipendenti della SKF in Italia erano

3.593 (3.707 nel 2013). Del totale,

2.992 erano i dipendenti della SKF

Industrie SpA (3.086 al 31 dicembre

2013). Gli investimenti della SKF

Industrie sono ammontati, nel 2014,

a 22,5 milioni di euro (+21% rispetto

al 2013) finalizzati principalmente a

nuovi progetti e ai miglioramenti

tecnologici e ambientali. Nel triennio

2012–2014 le società facenti parte del

Gruppo SKF in Italia hanno investito

globalmente circa 58 milioni di euro.

L’altra società della SKF in Italia, RFT,

al 31 dicembre 2014 ha dichiarato un

fatturato di 103 milioni di euro e 601

dipendenti.

Programma di ristrutturazione

La SKF ha avviato la realizzazione

di una struttura organizzativa sem-

plificata, più efficiente e focalizzata

sui clienti. La fusione delle attività

relative al mercato industriale, a cui

si aggiunge la razionalizzazione delle

funzioni di staff di Gruppo/Country,

indicano che costituirà il presup-

posto per una crescita continua e

omogenea. Nel breve termine, la

riorganizzazione in atto costituirà un

percorso difficile e coinvolgerà circa

1.500 dipendenti in tutto il mondo.

La SKF si impegnerà a gestire al

meglio tale processo, affrontandone

ogni implicazione con la massima

attenzione e professionalità. In Ita-

lia le conseguenze di tale processo

riguarderanno circa 110 posizioni im-

piegatizie e dirigenziali. La gestione

delle problematiche conseguenti alla

riduzione di queste risorse avverrà

nel corso del 2015/2016 e parte del

2017 attraverso prepensionamenti -

secondo quanto previsto dalla legge

92/2012 - e incentivi all’esodo. Sono

in corso le verifiche sindacali neces-

sarie a definire gli idonei strumenti

di gestione.

Premio sul risultato

Il 10 febbraio 2015, presso l’Unione

Industriale di Torino, è stato firmato

con tutte le organizzazioni Sindacali

(FIM-Fiom-Uilm-Fali) l’accordo per

il rinnovo del premio sul risultato

previsto dal Contratto nazionale di

lavoro, nell’ambito della contratta-

zione di cosiddetto 2° livello. L’ap-

plicazione del premio sul risultato

avrà validità per il triennio 2014/15/16

con pagamenti 2015/16/17. L’accor-

do rafforza i criteri di flessibilità del

premio e la correlazione al risultato

delle fabbriche, con una particolare

attenzione ad aspetti innovativi di

welfare e sviluppo della professio-

nalità. Secondo SKF, queste intesa

costituisce un elemento di signifi-

cativo rafforzamento delle relazioni

industriali ‘partecipate’ e ‘costruttive’

con tutte le organizzazioni sindacali,

in un momento particolarmente dif-

ficile per gli scenari organizzativi e

di business.

Fatti principali del 2014

Lo scorso anno SKF ha ottenuto la certificazione ISO 50.001 (sistema di gestione

dell’energia): certificati gli stabilimenti di Bari, Cassino, Varese, Villanova d’Asti e Villar

Perosa e ha avviato il Contratto nazionale SKF. Il 2014 ha visto anche la partecipazione

a Cibus Tec 2014, fiera internazionale della tecnologie e delle soluzioni dell’industria

alimentare, all’Eicma (salone internazionale del motociclo) di Milano con tutta la gamma

per il mondo delle due ruote. SKF e istituto superiore Mario Boella hanno presentato

alla Notte dei ricercatori di Torino il dispositivo in grado di recuperare energia dagli

organi rotanti. SKF ha rinnovato il contratto di partnership tecnica con Ferrari per i

prossimi 5 anni; SKF con Ferrari dal 1947: la partnership tecnica più longeva nella

storia della Formula Uno. L’azienda ha anche continuato la collaborazione con SOS

Village e contribuisce alla ristrutturazione del Villaggio SOS di Ostuni che accoglie

bambini e ragazzi provenienti da situazioni di disagio familiare e sociale. Infine, nel

2014 sono proseguite le collaborazioni con la Consulta per la valorizzazione dei beni