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MARZO
2015
Nel suo discorso di insediamento alle Camere il neo presidente della Repubblica, Sergio
Mattarella, ha voluto mandare un messaggio di ottimismo a un tessuto imprenditoriale in
grado di cogliere le sfide che si trova dinnanzi. C’è un’Italia laboriosa da assecondare nel suo
percorso di sviluppo. Nonostante la recessione internazionale e le difficoltà di rilancio del Paese.
Il neopresidente Mattarella ha elogiato “le imprese piccole, medie e grandi che, tra rilevanti
difficoltà, trovano il coraggio di continuare a innovare e competere sui mercati internazionali”.
Intorno a loro, ha aggiunto, va costruita “una robusta iniziativa di crescita” su tutto il tessuto
nazionalesegnatodalleferitediunacrisiche
si è prolungata “oltre ogni limite mettendo
a dura prova il sistema produttivo”.
La crisi non ha impedito all’Italia di
posizionarsi, per avanzo commerciale dei
beni manifatturieri, al quinto posto tra i
Paesi del G20 e al secondo posto inEuropa
alle spalle della locomotiva tedesca. Su un
totale di 5.117 categorie merceologiche, i
prodotti sui quali la nostra industria detiene
un surplus commerciale sono 935. Con
ben 235 di essi ai primi posti. Un risultato
straordinario. Dai dati Istat, dalle medie
imprese arriva il contributo maggiore alla
crescita della spesa privata in loco in tema
diR&D.Sonoquestechestannopremendo
maggiormente sulla leva dell’acceleratore, come testimoniano le analisi in merito alla spesa in
innovazione che imputano al manifatturiero l’aumento annuo maggiore (+3,6%) nei confronti
di tutti gli altri settori produttivi. Saranno dunque le imprese più dinamiche a trainare la crescita
auspicata dal nuovo capo dello Stato, che non ha nascosto la necessità di porre attenzione
da parte delle istituzioni “nella ricerca delle eccellenze anche utilizzando le nuove tecnologie,
nel lavoro che manca per tanti giovani, nella lotta alla corruzione che non permette la corretta
esplicazione delle regole del mercato”.
Un messaggio di ottimismo
dal neopresidente Mattarella
@lurossi_71
luca.rossi@Àeramilanomedia.itEDITORIALE
LUCA ROSSI