L’ultima frontiera della potenza fluida..
Dalla rivista:
Fluidotecnica
Il comparto dell’oleoidraulica
Parallelamente al settore della pneumatica cerchiamo ora di sviluppare l’argomento della componentistica oleoidraulica. Anche qui le opinioni degli esperti del settore permettono di inquadrare le principali evoluzioni dei singoli prodotti. Giovanni Zucchelli di Atos esordisce sostenendo che: «Le nuove frontiere dei sistemi d’automazione industriale riguardano la decentralizzazione delle funzioni di controllo delle forze e dei movimenti. L’evoluzione dell’automazione industriale è viceversa diretta verso il controllo distribuito, sempre più ci si muove dunque verso l’utilizzo di dispositivi di controllo dotati di intelligenza integrata e situati nella periferia, atti a svolgere funzioni indipendenti di controllo del movimento e delle forze, parallele alle funzioni principali di gestione del ciclo di lavoro. Tali dispositivi intelligenti sono dunque indipendenti nello svolgere la loro funzione di controllo, e si limitano a scambiare con l’unità di governo segnali di start, stop e alarm, attraverso reti di comunicazione fieldbus». Massimo Sanelli della divisione Industrial hydraulics di Bosch Rexroth ha proseguito: «Senza dubbio, progettare e realizzare una macchina operatrice innovativa richiede oggi l’utilizzo di elettronica distribuita e quindi la scelta di un bus di campo. Gli studi, gli sviluppi e le realizzazioni di Bosch Rexroth in questo settore, ci hanno fatto comprendere quali sono i vantaggi salienti dell’utilizzo dell’intelligenza elettronica distribuita.
Non ci si può limitare ad analizzare il vantaggio di costo puro dovuto alla riduzione dei cablaggi o degli armadi elettrici, la nostra esperienza porta esempi di efficienza e semplicità di messa in servizio delle macchine, di riduzione degli errori e dei tempi di montaggio, di ripetibilità dell’applicazione, di diagnostica remota e conseguente manutenzione preventiva, di teleservice, ecc.». Didascalico, ma chiaro l’intervento di Renato Casappa di Casappa: «Leggero aumento delle prestazioni in termini di pressione massima e durata. Si cerca di ottenere prestazioni di resistenza sempre più spinte anche con componenti oleodinamici spesso considerati di classe inferiore rispetto a quelli a pistoni. Inoltre, il contenimento delle dimensioni di ingombro con relativo aumento della densità di potenza dei componenti oleodinamici di potenza è fondamentale. È di primaria importanza il contenimento delle emissioni sonore e controllo della qualità della potenza idraulica che si crea o si utilizza per ridurre le cause scatenanti dei fenomeni di vibrazione e risonanza nei circuiti idraulici e nelle strutture delle applicazioni. Infine, sempre più sentita è l’esigenza di ottimizzare il circuito idraulico dell’intera applicazione, con lo scopo di eseguire un dimensionamento complessivo dell’impianto il più vicino possibile alle reali esigenze di utilizzo. In questo contesto si vedono parecchi sforzi tesi a rendere i circuiti sempre più intelligenti per migliorare l’efficienza energetica e contemporaneamente rendere la macchina più flessibile e manovrabile».
Alberto Soldati, di Linde, ha sostenuto che le nuove frontiere della potenza fluida si articolano secondo Linde su due direttrici. Da una parte, l’ottimizzazione delle prestazioni globali delle unità idrostatiche, mettendo in campo nuovi concetti progettuali e nuove tecnologie costruttive per quanto riguarda materiali e trattamenti superficiali. Dall’altra, la sempre più stretta integrazione dell’idrostatica con l’elettronica di controllo e regolazione, per proporre ai costruttori di macchine mobili sistemi completi con elevate caratteristiche tecniche e affidabili. Quali sono allora le proposte della vostra azienda in termini di soluzioni tecnologiche? L’automazione spinta la fa da padrone. Sanelli ha proseguito descrivendo il prodotto più recente in casa Bosch Rexroth. Si tratta dell’HNC 100 serie 2x. Il componente come unità decentralizzata di regolazione assolve e risolve compiti di controllo di posizione, velocità, pressione, forza. Inoltre, con la versione a due assi, è possibile effettuare movimenti di sincronismo. La programmazione libera ed effettuabile tramite un normale PC, mediante il software win-ped, rende il prodotto altamente flessibile ed adattabile a tutte le necessità di controllo. Il collegamento ed il colloquio con sistemi sovraordinati (Pc, Plc, Cnc) può avvenire in modo ottimale tramite i più diffusi bus di campo Profibus-DP, Interbus-S, Canopen, Sercos. “La serie 02 –ci ha detto Soldati- sono pompe a portata variabile e motori a cilindrata fissa e variabile, a disco inclinato con angolo di 21°, è un brevetto Linde, sia nelle versioni standard che nelle versioni personalizzate con motore doppio, trasmissioni compatte per CVT, azionamenti per torrette swing drives. Linde e si presenta con una gamma articolata di cilindrate da 28 a 270 cm3/giro. Inoltre, i , sistemi di controllo digitali microprocessori CEB e CED per sistemi in circuito aperto e in circuito chiuso, permettono di sfruttare al meglio le potenzialità dell’idrostatica”. L’intervento di Zucchelli si sviluppa su due direttrici: “L’obbiettivo che Atos ha in fase di realizzazione con un piano di ricerca e sviluppo quinquennale, è di mettere a punto una famiglia di componenti elettroidraulici in grado di gestire non solo le funzioni di regolazione della valvola, ma anche il servocontrollo di un asse completo di movimento o addirittura la gestione delle funzioni di un sottosistema elettroidraulico completo.