Venticinque anni di Renishaw Italia

Pubblicato il 23 ottobre 2014

Globale è un aggettivo che ben si addice a Renishaw, società con oltre 3.500 addetti in 32 Paesi e un fatturato 2014 di 455 milioni di euro, sempre pronta a investire in ricerca e in canali di distribuzione così come nell’acquisizione di aziende con tecnologie complementari. Sistemi di misura, controllo del movimento, spettroscopia e apparecchiature di precisione sono il core business di questa realtà britannica, nata nei primi anni Settanta da un’intuizione dell’attuale presidente, sir David McMurtry, ideatore di un dispositivo basato su sfere e rulli diventato la prima sonda a contatto.

Una società che crede nella qualità e nell’innovazione, come dimostra l’investimento del 16% del fatturato in ricerca e sviluppo, e che è consapevole della necessità di fornire assistenza locale a una clientela diffusa. Questa è la visione che ha fornito l’impulso necessario per aprire filiali in tutto il mondo, Italia inclusa.

Nel 1989, anno in cui si gettava il seme del controllo di processo basato sulla tastatura, veniva fondata Renishaw italiana con l’obiettivo di avvicinare le tecnologie di misura e controllo di processo agli utilizzatori del nostro Paese. Oggi la filiale di Pianezza, in provincia di Torino, vanta una presenza consolidata sul territorio, celebrata nella ricorrenza del 25° anniversario di attività.

“Ci siamo trasferiti nella sede attuale nel 1994, in un immobile moderno che abbiamo acquisito nel 2011 – dice Roberto Rivetti, amministratore delegato Renishaw Italia – qui siamo cresciuti dalle otto unità iniziali a un gruppo quasi quattro volte più numeroso, che oggi può contare su persone distribuite sul territorio”.

 



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