Ansys annuncia di aver superato un traguardo nel supercomputing con la possibilità di scalare 36.000 core con simulazioni fluidodinamiche. Grazie alla partnership HPC strategica con il National center for supercomputing applications (Ncsa), l’azienda è infatti in grado di migliorare la scalabilità di Ansys CFD di release in release, potendo così diminuire il tempo di soluzione dei modelli grazie a più core di calcolo, riducendo le limitazioni hardware in quanto i modelli più grandi possono essere simulati più velocemente grazie alla capacità di calcolo superiore.
Con velocità e potenza in aumento nell’IT, e a costi sempre inferiori, la scalabilità efficace del software su un numero di core maggiore diventa fondamentale, di pari passo con l’espansione della capacità di calcolo con l’aggiunta di più core. Per questo Ansys è impegnata nel portare la simulazione a nuovi livelli di scalabilità del software, affinché sia adeguata alle più innovative infrastrutture HPC. Esempio ne è il Private Sector Program (SPS) in Ncsa, in cui Ansys collabora con utenti industriali quali Boeing, Caterpillar, GE e Rolls Royce, con hardware vendor ed esperti HPC, per toccare nuovi ambiziosi traguardi nella simulazione fluidodinamica.