Sistemi di Concentrazione Solare: sensori di Melt Gefran per il controllo della pressione dei sali fusi

Pubblicato il 31 maggio 2022

I Sistemi di Concentrazione Solare (CSP – Concentrated Solar Power) rappresentano oggi uno strumento sicuro e sostenibile per la produzione di energia, termica ed elettrica. Si tratta, infatti, di vere e proprie centrali termoelettriche, in cui un sistema di collettori solari riflettenti parabolici concentra i raggi del sole su un tubo ricevitore, posto in un punto preciso della parabola, denominato ‘fuoco’, generando una temperatura di circa 550 °C. Il calore viene quindi immagazzinato per mezzo di una miscela di sali fusi, quale fluido termovettore, che consente all’impianto di rimanere in funzione anche dopo il tramonto, utilizzando il calore assorbito durante il giorno. L’energia termica viene così utilizzata, attraverso uno scambiatore, per generare vapore industriale oppure mettere in moto una turbina al fine di produrre elettricità.

In dettaglio, la capacità di accumulare energia termica è tra gli aspetti più interessanti della tecnologia CSP rispetto ad altre fonti rinnovabili. In tal senso, è necessario un accurato controllo dello stato dei sali fusi che, sebbene siano in grado di preservare elevate temperature per un periodo di tempo relativamente lungo, tendono a solidificarsi al di sotto dei 270 °C e, se raggiungono i 250°C, si trasformano in blocchi ceramici rendendo impossibile fluire all’interno del sistema.

Al fine di misurare la pressione del circuito a sali fusi lungo la linea, Gefran – multinazionale italiana specializzata nella progettazione e produzione di sensori, strumentazione per il controllo di processi industriali, azionamenti elettrici e sistemi per l’automazione – propone i sensori di pressione per alte temperature con termocoppia KE SIL2, in versione custom a seconda delle caratteristiche tecniche e meccaniche specifiche richieste dal costruttore dell’impianto.

I trasmettitori di pressione di Melt della serie K, firmati Gefran, si distinguono per la capacità di leggere la pressione del media fino a temperature di 538°C (1.000°F), con campi di misura da 0…17 a 0…1.000 bar e da 0…250 a 0…15.000 psi. Il principio costruttivo è basato sulla trasmissione idraulica della pressione e sul trasferimento della sollecitazione meccanica tramite una miscela di sodio + potassio (NaK), ovvero un liquido di riempimento a basso coefficiente di comprimibilità. Inoltre, la tecnologia estensimetrica a film spesso consente di trasdurre la grandezza fisica, in segnale elettrico.

La sonda è disponibile sia con uscita analogica, che con comunicazione digitale tramite protocollo Hart. Infine, la certificazione SIL2, rende il prodotto ideale per applicazioni di sicurezza funzionale.

 



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