Saldatura e taglio, Fabio Targa nominato alla guida di Anasta

Pubblicato il 19 giugno 2020
Anasta nomina Targa

Fabio Targa è il nuovo presidente di Anasta, l’associazione nazionale aziende saldatura, taglio e tecniche affini in Anima Confindustria. Eletto dal consiglio direttivo, Targa rimarrà in carica da maggio 2020 a maggio 2023.

Il neo presidente Anasta ha maturato le sue esperienze in gruppi multinazionali occupandosi di marketing e vendite, gestione dei rischi industriali, governance d’impresa nei settori dell’IT e manifatturiero meccanico. Già membro del Consiglio direttivo di Anasta, Fabio Targa è stato amministratore delegato e direttore generale di Fro-Air Liquide Welding Italia ed Etc-Elettrotermochimica, componente di consigli d’amministrazione di società consortili CreiVen (ricerca elettronica), Ecor’iT (RAEE) e membro di Organismi di vigilanza (D.Lgs. 231/01). Attualmente è direttore Ehs Emear di Lincoln Electric, dove segue le problematiche legate ai rischi industriali (sicurezza, ambiente, conformità prodotto, etc.) per le varie società del gruppo in 12 paesi europei.

“Sarà necessario continuare a portare il contributo di partecipazione, conoscenza, esperienza di Anasta negli enti normativi italiani, europei ed internazionali per quanto concerne l’avanzamento di standard tecnici di settore – ha affermato Targa esponendo il suo programma di presidenza per i prossimi tre anni -. Per quanto riguarda le nuove tecnologie, il settore sta conoscendo un’evoluzione nel mondo dell’automazione e delle soluzioni robotizzate per taglio e saldatura dei metalli, oltre a un’evoluzione tecnologica degli impianti manuali e automatici anche con utilizzo di nuove capacità di programmazione e IoT: bisogna continuare a diffondere la cultura industriale dei produttori della saldatura e il taglio dei metalli, con particolare riferimento a soluzioni tecnologiche ed innovative per il settore”.

Per Targa occorre dunque puntare all’innovazione con però uno sguardo al passato, preservando e diffondendo l’eredità più che centenaria dei produttori italiani, anche attraverso eventi culturali dedicati.

Non è quindi mancata una considerazione del presidente sull’attuale situazione di crisi causata dalla epidemia di Covid-19: “Innanzitutto c’è un problema contingente legato alla gestione dell’operare con il Covid-19 attivo probabilmente per i prossimi 6-18 mesi. Il settore della saldatura ne è ovviamente colpito  dato che opera principalmente con clienti che lavorano con commesse nazionali ed internazionali. Nonostante la maggior parte delle associate abbia sempre continuato a lavorare durante il lockdown, poiché molti clienti utilizzatori operano all’interno delle filiere strategiche (es. oil & gas, attrezzature agroalimentari, recipienti a pressione, etc. ), l’impatto sulla perdita di fatturato è stato pesante, e durante i mesi di pandemia potrebbe arrivare a circa il 50% rispetto agli stessi mesi dell’anno precedente”.



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