Rivoluzione digitale, Viscardi e la Fabbrica Intelligente

Pubblicato il 23 maggio 2017
rivoluzione digitale 4.0 Viscardi

Conoscenza aziendale condivisa, nuove mansioni e posti di lavoro nella rivoluzione digitale secondo Gianluigi Viscardi, presidente CTN Fabbrica Intelligente e fondatore della bergamasca Cosberg, azienda che realizza macchinari su misura capaci di assemblare qualsiasi cosa, con catene di montaggio semi-autonome in cui ‘gli operatori somigliano più a piloti di F1 che a operai’. Andando contro l’opinione diffusa che la rivoluzione digitale in ottica 4.0 distruggerà milioni di posti di lavoro nelle imprese, Viscardi sostiene infatti che la creazione di nuovi business farà nascere più posti di lavoro.

Macchine intelligenti e fabbriche 4.0 si accompagnano infatti a un’attenzione assoluta alle persone: nella Fabbrica intelligente del futuro per Viscardi conteranno sempre meno le gerarchie, le specializzazioni e i titoli di studio. Esempio già concreto ne è Cosberg, dove a contare sono le capacità, e dove ogni 6-7 mesi i dipendenti ‘girano’, per cui chi era in officina va in ufficio tecnico, chi era al tecnico passa all’ufficio commerciale, con segretarie che imparano a disegnare in 3D. Altro punto chiave è la conoscenza aziendale, per cui non esistono informazioni riservate e anche uno scarabocchio su un foglio viene catalogato e messo a disposizione di tutti. Di tutto resta quindi traccia, e camici bianchi e colletti blu dialogano alla pari. La tecnologia che rende tutto ciò possibile oggi costa inoltre relativamente poco, è diffusa, disponibile e di semplice utilizzo, premia l’inventiva e abbatte le differenze. Infine, la rivoluzione digitale apre al ritorno alla manifattura in occidente: esempio ne è una fabbrica di Biella che grazie all’automazione spinta ideata da Cosberg oggi realizza i cassetti per l’Ikea, quegli stessi che fino a poco tempo fa venivano costruiti in Indonesia da operai a basso costo.

 



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