Geartec ha chiuso il 2021 in crescita del 26% sul 2020, con un fatturato vicino ai cinque milioni di euro e un utile superiore a 100 mila euro. I risultati positivi, che riportano la società di Legnano ai livelli pre-pandemia, premiano la strategia di investimenti nelle microlavorazioni sostenuta dall’azienda negli ultimi anni, unita a una rinnovata effervescenza dei mercati.
“Siamo molto soddisfatti di questi risultati, che arrivano certamente dalla nuova effervescenza dei mercati ma confermano soprattutto la politica di investimenti strategici effettuati negli ultimi anni che, infatti, oggi ci qualifica come uno degli attori più esperti e affidabili nel campo delle lavorazioni con tolleranze molto strette e delle microlavorazioni“, ha commentato Giancarlo Piatti, direttore generale di Geartec.
Geartec ha investito fra 2020 e 2021 circa un milione di euro in attrezzature destinate alle microlavorazioni, portando miglioramenti non solo nella produttività ma anche un aumento dei margini. La specializzazione sempre più spinta ha infatti consentito di entrare in nuovi mercati che richiedono fresature di precisione, esecuzioni accurate e rispetto di tolleranze strettissime, requisiti indispensabili in settori come l’elettronica, ma anche il medicale, il racing e l’aerospaziale.
“Almeno un quinto del nostro fatturato attuale, cioè circa un milione di euro, oggi arriva da questi mercati – spiega Piatti -. Stiamo quindi proseguendo nel consolidamento della nostra posizione che già oggi ci vede fra i maggiori player in Italia, tanto che gli ordini in portafoglio per il 2022 sono ad oggi già pari al doppio dello scorso anno. Il direttore generale tiene quindi a specificare di aver già pianificato altri investimenti significativi sempre nell’ambito delle microlavorazioni, con equipaggiamenti che saranno disponibili in azienda per la prossima estate.
Il buon andamento della società si inserisce infine anche in un quadro generale di energica ripresa del mercato, a fronte di una situazione di maggiore equilibrio a livello di liquidità grazie all’assenza di insolventi e alla rinnovata fiducia da parte del settore bancario.