Meccanica: il 21% delle imprese crede nella ripresa e vuole acquistare una macchina utensile

Il 21% delle imprese della meccanica di precisione ha intenzione di investire in nuove macchine utensili e il servizio postvendita rappresenta per l’88% del campione il parametro più importante per la scelta di un fornitore di macchine utensili

Pubblicato il 25 novembre 2010

La riduzione dei tempi di fermo macchina per malfunzionamento e quindi la rapidità di intervento e di risoluzione dei problemi sono le preoccupazioni più importanti per chi deve acquistare una nuova macchina utensile, fondamentali anche rispetto al prezzo (al terzo posto con il 65%). Questi i dati che emergono dalla ricerca promossa da Ascomut, l’Associazione Italiana Macchine Tecnologie e Utensili, che evidenzia inoltre come il 69% delle imprese della meccanica si basa su una produzione per piccoli lotti, un aspetto che ben identifica il sistema industriale italiano che si distingue nel mondo per la flessibilità e la personalizzazione di servizi e prodotti.

Per dare una risposta concreta alle istanze scaturite dall’indagine gli associati Ascomut svilupperanno all’interno di Mecspe, la fiera internazionale della meccanica specializzata organizzata da Senaf che si svolgerà dal 24 al 26 marzo 2011 presso i padiglioni di Fiera di Parma, alcune Isole di Lavorazione, vere e proprie filiere produttive con macchine funzionanti, dedicate ai settori di destinazione emersi dall’indagine come più strategici: beni strumentali, trasporti, alimentare, macchine agricole, energetico e medicale.

All’interno del Villaggio Ascomut, inoltre, saranno organizzate conferenze e momenti formativi per offrire una fotografia aggiornata del comparto dell’importazione e distribuzione di macchine utensili, utensileria, attrezzature da officina, ausiliari e accessori, strumenti di misura, prodotti chimici per la produzione e la manutenzione.

“In questo difficile momento è importante cogliere tutte le opportunità che il mercato offre per uscire da posizioni puramente difensive – commenta Andrea Arnaldi, segretario generale di Ascomut – Mecspe è una di queste opportunità perché ha dimostrato nel tempo di meritarsi un’attenta considerazione del mondo della meccanica. Queste ragioni, inducono Ascomut ad auspicare che il 2011 possa realmente rappresentare un momento di svolta dopo troppi mesi di pesante recessione e a puntare sulla manifestazione parmense come possibile punto di incontro tra la ricca offerta di tecnologia messa a disposizione dalle proprie aziende associate e una domanda che potrebbe, finalmente, tornare d essere significativa. Da qui, l’idea di rilanciare la formula del “Villaggio Ascomut” che per cinque anni ha arricchito Mecspe e che, dopo la pausa di riflessione del 2010, ci piacerebbe potesse tornare con maggiore slancio e visibilità”.

Tutte le informazioni sulla fiera su www.mecspe.com



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