Makino, per lavorare titanio e alluminio
Makino, nella conferenza stampa che si è tenuta nella sede di Kirchheim, a pochi chilometri da Stoccarda, ha presentato i propri dati economici, di mercato e il nuovo sistema per produrre: T1 per la lavorazione di titanio e alluminio. Andiamo con ordine. P. Anders Ingemarsson, presidente e CEO di Makino Europa, ha sottolineato che gli ordini globali consolidati della società giapponese sono pari a 132,7 miliardi (+13,2%), un fatturato di 123,9 miliardi e un utile netto di 4,3 miliardi di yen, per lo scorso anno finanziario che si è concluso nel marzo 2014. I livelli record di ordini sono stati raggiunti in Europa e nelle Americhe. Il mercato europeo, ha detto il manager, offre prospettive favorevoli per i prossimi tre anni; ci si aspetta una crescita costante nei settori aerospaziale, stampi e modelli e pezzi di alta precisione.
Come accennato, in occasione dell’appuntamento con la stampa internazionale è stata messa sotto i riflettori, per la prima volta in Europa, il centro di lavorazione orizzontale T1, a 5 assi. Il sistema produttivo targato Makino combina resistenza, rigidità e smorzamento delle vibrazioni. Esso è particolarmente adatto per la lavorazione di titanio, leghe di titanio/nichel e leghe d’alluminio. La precisione e la finitura delle superfici dei pezzi lavorati contraddistinguono la macchina. Il comportamento dinamico risulta essere veloce, una caratteristica insolita per un sistema produttivo dalle notevoli dimensioni come la T1. Segnaliamo anche che il centro di lavorazione orizzontale è equipaggiato con un mandrino completamente nuovo dalle prestazioni e coppia elevate, esso genera una potenza di 56 kW per tutto il range di utilizzo, con una velocità di rotazione pari a 12.000 giri/min.
Alcune caratteristiche tecniche della macchina sono: il pallet di lavorazione ha una dimensione del lato di 1.000x 1.000 mm; corsa degli assi X, Y e Z rispettivamente di 1.500, 1.300 e 2.000 mm e velocità di avanzamento di 25 m/min; asse B continuo 360°. Il carico utile è di 3.000 kg, in opzione, 5.000 kg. Makino ha sottolineato come la T1 è particolarmente flessibile e si adatta a innumerevoli applicazioni sia nel comparto dell’industria aerospaziale, sia dell’energia, automotive e stampi.
L’articolo integrale sarà pubblicato sul numero di settembre di RMO.
Gabriele Peloso
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