Intelligenza artificiale: linee guida dal Parlamento Europeo

Pubblicato il 21 gennaio 2021

Il Parlamento Europeo afferma che l’intelligenza artificiale deve essere soggetta al controllo umano, in modo da essere corretta o disabilitata in caso di comportamenti imprevisti. L’intelligenza artificiale (IA) non può sostituire il contatto e il processo decisionale umano è quindi necessaria una strategia UE per proibire sistemi d’arma se non soggetti al controllo umano. Nella risoluzione approvata mercoledì, si chiede un quadro giuridico comunitario sull’IA con definizioni e principi etici, che coprano anche il suo impiego in campo militare. I deputati chiedono, inoltre, all’UE e agli Stati membri di garantire che l’IA e le tecnologie ad essa correlate siano incentrate sull’uomo (ovvero destinate al servizio dell’umanità e del bene comune).

L’aumento dell’uso dei sistemi di IA nei servizi pubblici, specialmente nella sanità e nella giustizia, non dovrebbe sostituire il contatto umano o generare discriminazioni. Le persone dovrebbero essere sempre informate allorché sono soggette a una decisione basata sull’IA e dovrebbero avere la possibilità di fare ricorso. Quando l’IA viene utilizzata nell’ambito della salute pubblica (ad esempio, chirurgia assistita da robot, protesi intelligenti, medicina preventiva), i dati personali dei pazienti devono essere protetti e il principio della parità di trattamento deve essere rispettato. Nel settore della giustizia, invece, l’uso delle tecnologie dell’IA può contribuire ad accelerare i procedimenti e a prendere decisioni più razionali, ma le decisioni finali dei tribunali devono essere prese da esseri umani, rigorosamente verificate da una persona e sottoposte a un giusto processo.



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