Fronius: Cold Metal Transfer compie tre anni

Pubblicato il 26 marzo 2008

L’azienda austriaca a conduzione familiare, che nel 2006 ha fatturato oltre 235 milioni di euro, è riuscita a raggiungere una posizione leader a livello internazionale nel settore delle tecnologie di saldatura ad arco voltaico per le proposte tecnologiche presentate nel corso degli anni.

Una delle innovazioni di maggior successo è stata la saldatura CMT (Cold Metal Transfer) lanciata nel 2005. Le principali differenze del processo CMT rispetto a quelli short arc digitali convenzionali sono rappresentate dal movimento del filo integrato nella regolazione del processo, dall’aumento e dalla riduzione dell’arco voltaico e dal distacco della goccia mirato e senza spruzzi.

In tre anni gli utenti si sono resi conto che questo processo offre diversi spunti per risolvere alcuni dei problemi tecnici legati alla saldatura e alla brasatura.

La velocità di lavoro è superiore e il controllo migliore grazie alla regolazione ancora più precisa con combinazione del movimento a inversione del filo fino a 90 Hz. Non sono necessari costosi interventi di rifinitura meccanica sui pezzi che risultano praticamente senza spruzzi. Fin dall’inizio la saldatura perfetta consente un flusso di lavoro ottimizzato e una produzione più sicura.

La ridotta penetrazione del calore e l’elevato riempimento delle fessure permettono all’utente di far fronte a requisiti specifici. Il processo è l’ideale nei casi in cui è richiesta grande precisione. Il pezzo rimane più freddo e completamente protetto contro l’apporto di calore una volta che l’arco voltaico viene interrotto elettronicamente.

Il riempimento elevato delle fessure è interessante per gestire oscillazioni delle fessure sul lato del pezzo, ad esempio per unire fessure non uniformi da 0 a 3 mm. Grazie al processo CMT si possono unire giunzioni sottili e spesse, nonché materiali “difficili”.



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