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Fondi per 1,75 miliardi alla microelettronica dalla Commissione EuropeaERT

La Commissione europea ha approvato il progetto di ricerca comune presentato da Francia, Germania, Italia e Regno Unito per il settore della microelettronica, riconosciuta come tecnologia abilitante fondamentale e cui verranno erogati finanziamenti fino a 1,75 miliardi di euro nei prossimi anni. Il progetto mira a smobilitare altri 6 miliardi di investimento privati, e coinvolgerà 29 partecipanti diretti appartenenti per lo più al settore dell’industria, oltre a due organismi di ricerca, che realizzeranno 40 sottoprogetti strettamente intercorrelati. I partecipanti diretti collaboreranno quindi con un gran numero di partner, altre organizzazioni di ricerca e PMI, anche al di fuori dei quattro Stati membri promotori.

Obiettivo del progetto è consentire lo sviluppo di tecnologie e componenti innovativi, come chip, circuiti integrati e sensori, che possono essere integrati in una grande varietà di applicazioni, tra cui dispositivi di largo consumo, veicoli automatizzati e apparecchi commerciali e industriali, come i sistemi di gestione per batterie nella mobilità elettrica e nello stoccaggio di energia. In particolare, il progetto dovrebbe favorire ulteriormente la ricerca e l’innovazione a valle, soprattutto nel vasto ambito dell’internet delle cose e degli autoveicoli interconnessi e senza conducente.

Cinque saranno nello specifico i settori tecnologici oggetto dei lavori:

I cinque settori tecnologici sono complementari e interconnessi: i chip di norma non vengono venduti da soli, ma sono spesso forniti come parti di un sistema integrato. Tali sistemi richiedono una combinazione di processi e tecnologie che rientrano nei diversi ambiti del progetto. Per questo motivo, i partecipanti al progetto saranno coinvolti in oltre 100 collaborazioni tra i vari settori, in 40 sottoprogetti strettamente intercorrelati.