Progettare 410 – Novembre/Dicembre – 2017
È scomparso il fondatore di Metal Work
Nella notte tra il 9 e il 10 di novembre scorsi è scomparso improvvisamente Erminio Bonatti, fondatore di MetalWork. Tra i protagonisti che hanno scritto la storia della pneumatica in Italia, il patron dell’azienda bresciana incarnava la tipica figura dell’imprenditore italiano che ha reso grande il nostro Paese nel mondo. Lungimiranza nelle scelte, acume nella programmazione uniti a un forte senso etico nelle relazioni umane: sono i tratti che hanno caratterizzato un uomo, prima ancora che un imprenditore, che dal nulla ha dato vita a quello che oggi è un Gruppo internazionale. Era il 1967 quando, insieme ad un solo collaboratore, Erminio Bonatti fondava Metal Work. Oggi, esattamente a mezzo secolo di distanza e quasi idealmente a legare la ‘sua creatura’ al suo destino, l’azienda bresciana è diventata una cosidetta ‘multinazionale tascabile’, un Gruppo dislocato in tutto il mondo e con oltre 1.000 collaboratori. Nella guida di Metal Work Erminio Bonatti ha sempre dedicato grande attenzione alla valorizzazione del patrimonio umano e al suo ruolo sociale nel territorio. “Ritengo che nella nostra economia sia ormai fondamentale non separare lo sviluppo aziendale dalla dimensione sociale dei fattori che partecipano a tale sviluppo – era una delle frasi che il fondatore amava ripetere e che, vista oggi, assume quasi il sapore di un lascito morale -. Pertanto punteremo anche nei prossimi anni al rispetto delle esigenze della società civile nella quale siamo collocati, valorizzando sempre di più quei fattori che ci hanno consentito di raggiungere il nostro sviluppo nel rispetto dell’ambiente e del valore sociale nel quale operiamo”. La scomparsa di Bonatti, il suo tratto carismatico, sicuramente lascerà un vuoto nell’azienda bresciana. Ma da imprenditore pragmatico quale era, il patron aveva già ridisegnato la ‘sua creatura’ e individuato chi le potesse garantire un futuro di continuità in quel solco che aveva tracciato.
Luca Rossi