dicembre 2012
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nostri prodotti venga venduto all’estero
direttamente - spiega Sesino -, occorre
però precisare che i componenti che co-
munque poi vendiamo in Italia vanno su
macchine destinate all’export. In Italia,
infatti, il mercato delle macchine uten-
sili è stagnante e l’unico modo per so-
pravvivere e crescere è guardare a nuovi
mercati e all’estero”. La nuova strategia
che punta ai nuovi mercati non compor-
terà, al momento, grandi cambiamenti
di impostazione della rete di vendita:
Trattandosi di produzione speciale, la
nostra organizzazione di distributori
continuerà a seguire le vendite stan-
dard, mentre per lo speciale stiamo già
sensibilizzando al cambio di target ap-
plicativo i nostri agenti italiani ed esteri.
Essendo loro parte integrante della no-
stra organizzazione faranno da tramite
tra gli utilizzatori e Sesino, portandoci i
dati tecnici su cui sviluppare di volta in
volta le soluzioni ad hoc più adeguate a
soddisfare i diversi casi applicativi”.
Cambio nei paradigmi industriali
Il futuro di Sesino passa pertanto per
un rinnovamento prodotti e investi-
menti in nuovi mercati, unico modo per
far fronte a una congiuntura globale
critica che, dall’alto dei quasi cento
nel pre-vendita, e un potenziamento del
nostro ufficio tecnico: abbiamo infatti
assunto un ingegnere che ci consente di
avere autonomia nello svolgere i calcoli
necessari per configurare e produrre le
soluzioni termiche ottimali per i nostri
clienti. Stiamo ora però facendo delle
prove anche sui nuovi prodotti per valu-
tare la possibilità di avere un componen-
te standardizzato. La nostra intenzione
è introdurre un minimo di standardizza-
zione, a livello sia di diametro dei tubi
sia di diametro del mantello, per poter
avere delle economie di scala e poter
avere degli stock a magazzino economi-
camente vantaggiosi. Ma questa è una
strategia che stiamo valutando di fare
nel nuovo anno”.
Mondo e Italia
Sesino vende il 45% della propria pro-
duzione all’estero, tramite una rete di
vendita molto presente in Europa. Negli
ultimi anni è cresciuta come presenza
in Russia, oltre a coprire attività minori
in Asia, Stati Uniti e Argentina e Brasile
per il Sud America. Tutta la produzione
resta comunque localizzata in Italia, a
garanzia della qualità dei componenti
che l’azienda vende poi agli utilizzatori
in tutto il mondo. “Sebbene il 45% dei
anni di storia industriale dell’azienda,
non assomiglia a nessuna altra crisi av-
venuta in passato, come rimarca Sesino:
Certo, io non ero personalmente pre-
sente alla crisi del ‘29, ma ho visto altre
crisi, e nessuna è paragonabile a quella
che stiamo vivendo dal 2009, che sta
peraltro andando avanti ancora oggi.
Tanto che a mio parere non si tratta
più di una crisi, dovremmo smettere
di chiamarla così: quello che stiamo vi-
vendo è un cambiamento, una rivolu-
zione pari per portata a quella che ha
condotto dalla società agricola alla so-
cietà industriale”. Si tratta di qualcosa
di epocale che sta portando dalla socie-
tà industriale a qualche altra cosa, che
francamente non è ancora chiaro di co-
sa si tratterà e come sarà. Stanno cam-
biando le dinamiche. “Negli anni pas-
sati le aziende cercavano di aumentare
il fatturato per avere utili da investire
-
conclude Sesino -. Oggi il fatturato si
aumenta solo con produzioni nuove,
investendo in moderna automazione,
qualità e cercando di produrre a costi
competitivi per imporsi sui nuovi mer-
cati. Questo è l’approccio che abbiamo
adottato in Sesino e che siamo decisi a
portare avanti per continuare a costrui-
re il nostro futuro”.
Scambiatori speciali costruiti per varie applicazioni.