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@lurossi_71

luca.rossi@fieramilanomedia.it

Sixdrivers togenerategrowth

An unemployment rate below 7% thanks to

a five-point drop over a five-year period, with

more than 1.8 million more people employed.

Cumulative actual GDP growth close to twelve

points and export growth consistently higher

than world demand percentages in the same

period. And finally, the drop in the debt-to-GDP

ratio by at least twenty points in five years.

The Italian industry defined three necessary

objectives to be achieved in order to revive its

production system. Companies in the country

are calling for initiatives to generate more

work especially for young people, investments

and taxation that support growth and actions

to support debt reduction. A warning to the

government to come.

According to Confindustria, these three

objectives can be achieved over the next five

years through the procurement of € 250 billion.

This amount could be reached by taking into

account that the EU could contribute up to

€ 93 billion by freeing up resources to invest

in infrastructures, training, research and

innovation. The private sector could contribute

up to € 38 billion by investing in the real

economy. In addition, action could be taken on

the government budget by contributing up to €

120 billion.

Confindustria also identified the six drivers

to reach the goal: significant bureaucratic

streamlining in order to make the country more

efficient; the renewal of universities and training

courses; a large infrastructure plan which,

moreover, would have repercussions on several

key assets of Italian economy, including industry

and tourism; a second stage in the process of

digitization of companies that also involves

SMEs; a tax system that rewards virtuous

companies, companies that invest, hire, innovate

and grow; and impacting the European

governance to minimize policies where there is

a mixed area of competence to avoid forming

different policies among the countries of the Old

Continent.

Sei driver per generare crescita

Un tasso di disoccupazione che arrivi sotto il 7% grazie a un calo di cinque

punti in un quinquennio, con oltre 1,8 milioni di occupati in più. Una crescita

cumulata del PIL reale vicino ai dodici punti e una crescita dell’export consisten-

temente superiore alla domanda mondiale percentuali nello stesso periodo. E

infine, il calo del rapporto tra debito e PIL di almeno venti punti in cinque an-

ni. L’industria italiana ha definito tre obiettivi necessari da centrare per ridare

linfa al nostro sistema produttivo. Le imprese del Paese chiedono iniziative per

generare più lavoro soprattutto per i giovani, investimenti e fiscalità che so-

stenga la crescita e interventi per supportare l’abbattimento del debito. Una

sorta di monito per il Governo che verrà.

Secondo Confindustria questi tre obiettivi, nei prossimi cinque anni, possono

essere realizzati attraverso il reperimento di 250 miliardi di euro. A questa som-

ma si arriva calcolando che l’UE potrebbe contribuire fino a 93 miliardi di euro

liberando risorse per investire in infrastrutture, formazione, ricerca e innova-

zione. Il settore privato potrebbe contribuire fino a 38 miliardi di euro inve-

stendo sull’economia reale. Inoltre, si potrebbe agire sul bilancio pubblico con-

tribuendo fino a 120 miliardi di euro.

Confindustria ha anche individuato i sei driver per arrivare alla meta: una forte

semplificazione burocratica per rendere il Paese più efficiente; il rinnovamento

delle Università e dei percorsi di formazione; un grande piano di infrastrutture

che peraltro avrebbe ricadute su diversi asset portanti della nostra economia,

tra i quali l’industria e il turismo; una seconda fase nel processo di digitalizza-

zione delle imprese che coinvolga anche le PMI; un fisco che premi i virtuosi, le

imprese che investono, assumono, innovano e crescono; incidere sulla gover-

nance europea per ridurre al minimo le politiche dove c’è un ambito di compe-

tenza mista, per evitare il formarsi di fronti diversi tra Paesi del Vecchio conti-

nente.