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EDITORIALE

La

Cina

vuole

diventare superpotenza

high-tech

La Cina vuole arrivare ad avere un ruolo di superpotenza nell’high-tech.

Finora abbiamo sempre individuato il colosso asiatico come un’area di pro-

duzione di macchinari a basso costo e di altrettanta qualità tecnologica.

Ma il Governo di Pechino ha lanciato un piano di investimenti chiamato

Made in China 2025. Un programma ambizioso, che fa parte di una più

ampia strategia di lungo periodo di espansione di politica industriale, com-

posto da una campagna di reclutamento di circa 10.000 giovani e brillanti

menti provenienti da diverse parti del mondo da un lato e dall’altro lato

formato da una campagna di acquisizioni mirate. Il presidente cinese, Xi

Jinping, lo scorso anno ha anche fissato gli obiettivi da raggiungere a sup-

porto degli investimenti governativi, indicando come la tecnologia sia uno

dei principali driver sui quali si giocherà la concorrenza economica globale.

Una necessità resa più acuta dal rallentamento della crescita interna nel

Paese e dalla preoccupazione che il riequilibrio, tra una economia guidata

dagli investimenti e uno trainata dai consumi, non riesce a convincere.

Solo negli ultimi due anni, la Cina ha annunciato più di 110 miliardi di

euro di investimenti mirati ad agevolare operazioni di fusioni di aziende

o di acquisizioni.

Sul modello tedesco di Industrie 4.0, il progetto Made in China 2025 ha

lo scopo di spostare il modello produttivo cinese, basato su una produ-

zione fatta da impianti ad alta intensità e manodopera a basso valore, a

un modello che si rifaccia alla smart factory. Sfruttando i Big Data, il cloud

computing e la robotica, il progetto ha lo scopo di innalzare il contenuto

di produzione nazionale di componenti utilizzati in Cina dal 30% di oggi

fino al 70% entro il 2025.

La Commissione governativa che si occupa di Sviluppo ha annunciato la

creazione di 19 laboratori nazionali, la maggior parte delle università, per

supportare il Data Mining on-line e l’elaborazione basata su cloud per il

settore industriale da un lato, e dall’altro per costruire una piattaforma

nazionale di Big Data.

luca.rossi@fieramilanomedia.it

@lurossi_71