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progettare

408

SETTEMBRE

2017

55

a questo nuovo paradigma. Il mee-

ting si è svolto nella sede Bosch di

Milano foto di apertura.

Un’unica soluzione targata Bosch

L’azienda tedesca lavora alle so-

luzioni per la fabbrica intelligente

già da diversi anni. Con oltre 270

stabilimenti di produzione in tutto

il mondo, l’impresa ha un’ampia

esperienza nella tecnologia indu-

striale e nell’uso del software, dei

servizi e delle soluzioni di cloud

computing. Bosch offre tutto quello

che occorre per la produzione e per

l’intera catena di distribuzione in

un’unica soluzione.

Le offerte Industry 4.0 per gli utiliz-

zatori non comprendono soltanto

le applicazioni software e i prodotti

per la produzione e la logistica, ma

anche servizi e consulenza. Questo

permette di realizzare soluzioni su

misura per ogni utente. Nel 2020,

Bosch prevede, con queste soluzio-

ni di Industry 4.0, di aumentare il

fatturato di oltre un miliardo di euro

e di risparmiarne un altro miliardo.

Una delle caratteristiche dell’offerta

Bosch è l’apertura dei sistemi che si

basano su piattaforme open source,

quindi un’integrazione, rispetto al

panorama del mercato, più flessibi-

le. All’evento hanno partecipato cir-

ca 150 persone. I relatori che si sono

alternati sul palco dell’autitorium

Bosch rappresentavano aziende di

primo piano: Tenute Ruffino, Pa-

nificio Cremona Italia, Automobili

Lamborghini, RCF, Vhit, Bosch (sta-

bilimento di Bari), Aresi e Warrant

Group. Si tratta di imprese che han-

no iniziato la loro trasformazione

secondo i paradigmi dell’industria

4.0. Pensare in grande, ma iniziare

in piccolo deve essere il mantra di

ogni imprenditore che vuole fare il

salto nella manifattura del futuro.

Fondamentale la formazione

L’integrazione dell’information

MACCHINE UTENSILI

DOSSIER

Industry 4.0 secondo Bosch Rexroth

Se l’economia nazionale si consoliderà, la ripresa dell’industria e del suo indotto dovrebbero essere

positive. L’automazione di fabbrica, in questi ultimi anni, sta correndo e le prospettive sono ancora

positive. Insomma, la fabbrica 4.0 è un argomento di grande interesse tra gli operatori del settore.

Abbiamo chiesto l’opinione a Marino Crippa, head of digital factory di Bosch Rexroth (in foto).

“Investire nell’innovazione è assolutamente necessario per l’industria manifatturiera. Innovazione

non solo di prodotto, ma anche di processo e, magari, anche modello di business. Oggi è necessario

trasformare l’industria tradizionale nel manifatturiero digitale. Tra cinque/sette anni, ma forse

prima visto la velocità di questo trend, la digitalizzazione sarà la caratteristica principale dei processi

industriali”. E continua: “Sottolineo l’importanza dell’innovazione non solo tecnologica ma soprattutto

di processo. Investire esclusivamente in tecnologia, anche grazie agli incentivi governativi, sarebbe

un errore. È necessario pensare a processi innovativi che possano rendere l’azienda più competitiva

sul mercato e che sfruttino al massimo il potenziale tecnologico. Solo a questo punto è importante

utilizzare la tecnologia per abilitare queste idee declinate nei processi, prodotti o servizi innovativi”.

Qual è allora il punto di partenza per innovare la fabbrica in ottica 4.0? “Non esiste un’unica ricetta -

prosegue Crippa - ma possiamo individuare qualche regole, la prima è il buon senso dell’imprenditore

o del dirigente di fabbrica. Non è necessario rivoluzionare l’azienda. Si deve pensare in grande, ma

iniziare da piccoli progetti controllati con una logica evolutiva di ciò che si sta creando. Non sono

necessari investimenti importanti. Insomma, l’industria 4.0 è un concetto universale ed è per tutti. È

una rivoluzione democratica. Non è relegata a una nicchia di aziende privilegiate.

La fabbrica intelligente deve essere pensata secondo logiche modulari. Si inizia da un singolo dato

per poi analizzare sistemi più complessi in un’unica piattaforma: dal robot, alle reti digitali, big

data e macchine che imparano da sole”. Si va verso il trasferimento delle attività umane alle mac-

chine. Quale sarà l’impatto sociale che l’industria intelligente avrà nel mondo del lavoro; porterà

più o meno occupazione? “Industria 4.0 è un processo di cambiamento epocale che dovrà essere

governato sia dalle imprese sia dalle Istituzioni. Penso che ci sarà una maggiore occupazione in

senso assoluto, quando la trasformazione dell’industria sarà completata. Le competenze saranno

differenti rispetto ad oggi. È prevedibile un periodo di sovrapposizione tra competenze storiche e

nuove professionalità. Ecco allora la necessità che prevedano misure per la gestione di questa fase”.