progettare
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MARZO
2016
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EDITORIALE
LUCA ROSSI
Con i Tricks cambiano
gli scenari macroeconomici
Per quasi una decina d’anni sembrava che l’economia mondiale fosse al traino di quattro Paesi
destinati a trasmettere al mercato una spinta propulsiva: Russia, Cina, India e Brasile. I cosidetti
Brics, espressione coniata nel 2001 dall’allora chief economist di Goldman Sachs Jim O’Neill. Ma il
fenomeno Brics pare ormai un vecchio ricordo. Brasile e Russia stanno vivendo una grave ondata di
recessione, Cina e India sono alle prese
con un macroscopico rallentamento
dell’economia e stanno rivedendo le
politiche a favore delle PMI. Alla fine dello
scorso anno persino Goldman Sachs ha
chiuso il suo fondo Brics dopo che gli attivi
erano scivolati a 100milioni di dollari da un
picco di 800 milioni a fine 2010. Al posto
del fenomeno Brics ora compare sulla
scena economica quelloTricks. I manager
dei mercati emergenti sembrano essersi
imbattuti quindi su un suo potenziale
sostituto: sono i supertecnologici Taiwan
e Sud Corea che sgomitano al posto dei
‘commodities-centrici’ Brasile e Russia.
Al di là dei due acronimi, il cambio di
scenarioèsignificativo.Quellocheemerge
con chiarezza è come in primo piano siano
comparsi i servizi insieme alla tecnologia
e agli scambi di beni fisici, prendendo il
posto delle commodity.. Brasile e Russia
e le grandi compagnie energetiche non fanno più gola come un tempo ai fondi equity, che infatti
li stanno abbandonando per migrare sui grandi fondi hio-tech. In questi nuovi mercati emergenti la
velocità con la quale i giovani consumatori si adattano al cambiamento tecnologico in aree come
l’e-commerce e lo shopping online è molto maggiore che negli USA. La tecnologia sta dilagando e
il consumatore è il focus degli investitori negli emergenti.
@lurossi_71
luca.rossi@fieramilanomedia.it