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9

progettare 385

NOVEMBRE

/

DICEMBRE

2014

FabiolaGianottièilnuovodirettoregeneraledelCerndiGinevra.Lascienziataitaliana,cheentrerà

in carica dal gennaio del 2016, è la prima donna nominata a capo del più importante centro di

ricercaalmondonellafisicadelleparticelleneisuoi60annidiattività.Nel2012larivistaamericana

Time l’aveva collocata al quinto posto al mondo nella graduatoria delle persone dell’anno. Nata

a Roma 52 anni fa e studi a Milano, è lei che proprio in quel 2012, in qualità di coordinatore

dell’esperimentoAtlas,annunciavalascopertadelbosonediHiggschel’annoseguentefrutteràil

premioNobelperlaFisicaaiteoricicheperprimiavevanoipotizzatol’esistenzadiquellaparticella.

Etantesonoleatteseintorno

alla sua gestione quando

nella primavera del 2015

rientrerà in funzione, dopo

lapausa tecnica, il piùgrande

acceleratore di particelle al

mondo: il Large Hadron

Collider (Lhc).

Al netto di un orgoglio

campanilistico che non ci

appartiene in un mondo

inesorabilmenteglobalizzato,

ma anche di una becera

rivendicazione sessista che

ne sminuirebbe la portata,

la fi gura della Gianotti è la

rappresentazioneplasticadel

riconoscimento del talento

che assurge (che deve assurgere) a modello.

La nomina della scienziata soffia un fresco e inebriante refolo di speranza in chi concepisce

ancora il percorso professionale guidato da un canovaccio meritocratico che sa riconoscere

e premiare virtù dal sapore antico quali talento, tenacia e sobrietà. L’esempio della Gianotti

diviene tanto più evidente, ed emblematico, se contestualizzato in un quadro pressoché ormai

quotidiano nel quale lo schiamazzo e l’intrallazzo spesso controvertono i paradigmi diventando

la regola e non l’eccezione.

La Gianotti al Cern

è il talento a modello

@lurossi_71

luca.rossi@

fi

eramilanomedia.it

EDITORIALE

LUCA ROSSI