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Pneumatica e sicurezza

Aventics supporta la sicurezza delle macchine degli utilizzatori con

soluzioni di pneumatica predisposte per la valutazione dei rischi

atte a soddisfare gli standard di sicurezza cui i costruttori devono

adeguarsi. Tra le componenti pneumatiche offerte da Aventics, il

sistema di valvole AV03 e AV05 è dotato di sistema di comando

seriale AES: grazie alla connettività dei bus di campo AES queste

componenti garantiscono la perfetta comunicazione tra attuatori,

periferiche della macchina e controlli, mediante i protocolli fieldbus

più diffusi. Inoltre, l’isolamento galvanico dell’elettronica consente

di separare l’alimentazione elettrica tra la parte di comando e la

parte di logica, in conformità ai requisiti di sicurezza richiesti dalla

Direttiva Macchine. Aventics mette infine a disposizione il software

Sistema, per la valutazione della sicurezza dei comandi nell’ambito

della norma ISO 13849-1, simulando la struttura delle parti di un

sistema di comando legate alla sicurezza in base

alle architetture previste, calcolando i

valori di affidabilità su vari livelli di

dettaglio, includendo il

performance level

raggiungibile.

Quality experience PRESTAZIONI TOP PRODUTTIVITA’ 5

NEWS

Fabi per Pneumax sull’industria

Pneumax ha invitato Gianfranco Fabi, editorialista de Il Sole 24 Ore, per

evidenziare i punti di forza dell’economia italiana: “Malgrado occasioni

perse in settori ad alta intensità di ricerca, l’Italia ha conquistato nuove

posizioni di forza nell’industria, grazie a specializzazione produttiva

e innovazione incrementale che migliorano qualità, affidabilità ed

efficienza di prodotti maturi. Le nostre imprese hanno così saputo

penetrate i mercati esteri, presidiando settori di nicchia, portando l’Italia

tra i soli cinque Paesi al mondo con surplus commerciale manifatturiero

con l’estero oltre i 100 miliardi di euro, e tra i primi tre esportatori in

983 categorie di prodotto, prima in 288, tra cui la più importante sono

‘rubinetti e valvole’. Vocazione all’innovazione, capacità di adattamento,

dimensione territoriale in distretti sono altri aspetti che aiutano infine la

collaborazione competitiva della nostra industria, in prima fila anche nella

rivoluzione robotica. Occorre però una nuova politica industriale, che

incentivi un rapporto più stretto tra scuola e industria e consolidi le basi di

una cultura a favore della manifattura”.