Automazione armonizzata e sostenibile, cinque trend secondo Colás di Omron

Pubblicato il 3 marzo 2023
Omron cinque trend automazione Fernando Colás

Fernando Colás, CEO di Omron Industrial Automation Europe, illustra quelli che saranno i cinque macro trend nell’automazione per il 2023. Nell’anno da poco iniziato, nel complesso le industrie manifatturiere continueranno ad affrontare molte sfide il cui superamento richiederà maggiori resilienza e flessibilità nei modelli di business. Allo stesso tempo, le aziende dovranno adottare le tecnologie emergenti (rilevamento, robotica, 5G e intelligenza artificiale) per risolvere i problemi legati alle sfide sociali.

  1. Rapporto qualità-prezzo
    Senza alcun dubbio, l’inflazione causerà un aumento del costo delle apparecchiature e dei componenti nel 2023. Pertanto, gli automation provider dovranno concentrarsi sulla fornitura di soluzioni in grado di neutralizzare questi aumenti di costi, generando valore per gli utenti. “Per fare un esempio, Omron offre sempre soluzioni complete e connesse, non solo prodotti – dichiara quindi Colás -. Questo è il risultato dell’approccio i-Automation! di Omron, ovvero il modo in cui generiamo valore attraverso le nostre soluzioni. Tutta la nostra innovazione è sostenuta dai tre pilastri ‘i’: integrazione (evoluzione del controllo), intelligenza (sviluppo dell’intelligenza per mezzo dell’ICT) e interazione (collaborazione uomo-macchina)”, ha commentato Fernando Colás, CEO della Industrial Automation Business Unit (IAB) di Omron Europe.
  2. Investimenti OpEx e CapEx
    Al contempo, molte aziende stanno arrestando la spesa in conto capitale a causa del clima economico: l’inflazione è sempre accompagnata da un aumento dei tassi d’interesse, il che significa che i progetti impiegheranno più tempo per generare un ritorno sugli investimenti. Tuttavia, la consapevolezza aziendale del fatto che occorre investire nell’automazione per promuovere prestazioni ottimali, crescita ed efficienza, rimane, contribuendo al passaggio verso modelli di investimento CapEx. Omron prevede che nel 2023 questa tendenza aumenterà e le opzioni di leasing che alleggeriranno l’onere degli investimenti di capitale guadagneranno popolarità per i progetti di automazione. Per aiutare le aziende che stanno prendendo in considerazione l’investimento in robot collaborativi o mobili a ottenere una panoramica rapida e semplice del ritorno sugli investimenti in base ai dati effettivi, l’azienda ha ad esempio lanciato un calcolatore del ROI con opzioni OpEx e CapEx, oltre a soluzioni di finanziamento come le opzioni di leasing.
  3. Automazione armonizzata
    L’automazione industriale è da sempre considerata un sostituto della manodopera. Con i robot collaborativi e l’automazione, Omron è andata oltre, facendo sì che operatori e macchine lavorino l’uno accanto all’altro. “Riteniamo che questa evoluzione sfocerà nell’automazione armonizzata, un approccio che aiuterà le aziende a massimizzare le capacità umane attraverso tecnologie di automazione orientate alle persone – spiega Colás -. Accelerare le operazioni data-driven attraverso la digitalizzazione sarà fondamentale per questa trasformazione aziendale e per l’empowerment delle risorse umane”. Il controllo ad alta velocità assistito dall’intelligenza artificiale, ad esempio, aiuterà i lavoratori meno esperti a prendere decisioni migliori. Costruire relazioni più armoniose e più solide tra persone, macchine e ambiente diventerà l’obiettivo principale nell’automazione. Le soluzioni di automazione armonizzate che migliorano la produttività riducendo al contempo l’impronta di carbonio saranno la via da seguire.
  4. Adattarsi alla produzione autonoma
    L’azienda prevede che i prossimi anni vedranno la transizione da una società di ‘ottimizzazione’, in cui il consumo è il principale fattore trainante e la quantità è più apprezzata della qualità, a una società ‘autonoma’, che darà priorità alla qualità, alla sostenibilità, allo sviluppo e al benessere dell’individuo. Questa tendenza si verificherà nel settore manifatturiero proprio nella transizione alla produzione ‘autonoma’. Dieci anni fa, la Cina era la fabbrica del mondo, il consumo di massa era il motore principale della produzione e l’uso delle materie prime e l’ambiente erano poco presi in considerazione. Oggi questa mentalità sta lasciando il posto a un approccio ‘autonomo’ che dà priorità alla sostenibilità, allo sviluppo e al benessere dell’individuo, alla qualità rispetto alla quantità. Le soluzioni di automazione si evolveranno per riflettere questa tendenza, aiutando i produttori a raggiungere la carbon neutrality, la digitalizzazione e una migliore qualità di vita per il personale.
  5. Isolamento dall’instabilità delle catena di fornitura
    Nel 2022, infine, il settore dell’automazione è stato investito da diversi problemi di fornitura, in particolare l’interruzione dei chip, e si è impegnato a fondo per evitare future interruzioni della supply chain. Omron, ad esempio, ha riprogettato oltre 1.000 prodotti per renderli universalmente compatibili in termini di componenti, facilitando la sostituzione dei componenti in caso di carenza; ha introdotto una maggiore flessibilità nei processi di produzione e adattato la capacità dell’azienda ai cicli di scarsità dei componenti; inoltre, ha duplicato le linee di produzione in tutto il mondo in modo che, in caso di carenza in una regione, sia possibile avviare la produzione in un’altra. Il risultato netto di queste iniziative dovrebbe comportare una maggiore protezione degli utenti dell’automazione dalle incertezze delle forniture nel corso del 2023.

“Come azienda, abbiamo sempre ritenuto che le sfide sociali promuovano lo sviluppo tecnologico e viceversa – dice quindi in conclusione il CEO di Omron Industrial Automation Europe -. Questo approccio non è mai stato più applicabile di oggi, che ci troviamo di fronte a una miriade di sfide, dal cambiamento climatico all’invecchiamento della popolazione, fino all’aumento del costo della vita. Nel 2023, Omron utilizzerà la tecnologia per aiutare diversi settori a ridurre la carenza di manodopera, aumentare la produttività e ottenere la carbon neutrality. In definitiva, il nostro obiettivo è creare un ambiente di produzione efficiente in cui si raggiungano sia l’armonia con l’ambiente sia la soddisfazione dei lavoratori”.



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