Acque difficili
La nautica da diporto italiana, secondo i dati Ucina, segnala un 2012 estremamente difficile, ma la contrazione economica si è ridotta nel 2013. Nel 2014 dovrebbe esserci un’inversione di tendenza e, il 2015, è previsto in crescita dell’1,3%. I costruttori italiani sono comunque in cima alla classifica per qualità, design e soluzioni tecnologiche
Il fatturato globale dell’industria nautica nel 2013 è stato tra i 2,4 e i 2,3 miliardi di euro (dati provvisori. L’articolo è stato redatto lo scorso dicembre ndr). Per il 2014, invece, è stimata una crescita del contributo al PIL della nautica pari al 7%. Dopo un 2012 chiuso a -27% rispetto all’anno precedente, i dati provvisori del fatturato globale dell’industria nautica italiana per il 2013 segnalano che la contrazione si starebbe riducendo, assestandosi su un dato compreso tra il -4 e il -8%.
Secondo Ucina Confindustria nautica alcuni elementi di ottimismo giungono dalla stima relativa al contributo della nautica al PIL, che nel 2014 dovrebbe tornare nuovamente sopra ai 2 miliardi di euro, con una crescita del 7%. Questo risultato, basato sulle ipotesi di crescita del PIL italiano da parte del Fondo Monetario Internazionale, è da leggersi alla luce del fatto che, essendo la nautica da diporto caratterizzata da un’elevata elasticità della domanda al variare del reddito, il contributo del comparto al PIL amplifica, in positivo e in negativo, l’andamento del PIL stesso. Ucina, nella sua relazione ha preso in considerazione i numeri a consuntivo relativi all’andamento del mercato nautico italiano per l’anno 2012, una stagione che a livello occupazionale ha registrato una contrazione del 5,5% rispetto all’anno precedente, portando a 19.000 il numero degli addetti diretti. Buone notizie invece per quanto riguarda il segmento dei superyacht dove, secondo l’order book pubblicato dalla rivista internazionale Show Boats International, l’Italia mantiene una leadership indiscussa, con 272 ordini pari al 39% del totale.
Il quadro economico
Nell’ambito di un quadro economico fortemente negativo dal 2008 ad oggi, caratterizzato da una sostanziale incertezza sui tempi della ripresa, l’industria nautica deve fronteggiare una forte riduzione della domanda nei mercati tradizionali, con evidenti conseguenze sulla produzione del settore. Confrontando i dati della pubblicazione ‘La nautica in cifre’, relativi al 2012, con quelli del 2008, anno nel quale la cantieristica italiana ha conosciuto la sua maggiore espansione si può osservare come il fatturato complessivo scenda quasi del 60%, attestandosi su un valore di 2,5 miliardi di euro, perdendo circa 3,7 miliardi in termini assoluti, per la maggior parte (oltre 2 miliardi) in termini di vendite di produzione italiana sul territorio nazionale.
A livello macroscopico, si osserva innanzitutto una composizione molto diversa degli sbocchi di mercato rispetto al passato: le esportazioni superano ormai i due terzi della produzione totale dell’intero comparto, raggiungendo quasi il 90% nella cantieristica, e presentano una flessione attorno al 37% dal 2008 al 2012. La produzione nazionale per l’Italia si riduce del 77%, attestandosi su livelli minimi nella serie storica. La crisi è confermata anche dal dato relativo alle importazioni, in calo di oltre il 65%. Sempre dal 2008 a oggi, il fatturato complessivo appare ben più che dimezzato, relativamente al contributo della nautica al PIL, che scende del 62%. Al fine di individuare il posizionamento dell’industria della nautica da diporto nel contesto produttivo nazionale, è utile effettuare un confronto fra l’andamento del PIL di settore e quello dell’economia nazionale. Nel 2012 il tasso di crescita del PIL è stato negativo (-2,4%) e, in base alle più recenti stime Ocse di maggio 2013, l’andamento del PIL per l’anno 2013 ha visto una contrazione dell’1,5% (contro il -1% dell’outlook del novembre 2012). Il ritorno alla crescita non è previsto prima del 2014, quando è stimata una variazione positiva dello 0,5%; il dato per il 2015 è previsto in crescita dell’1,3%, riflettendo così sia un miglioramento ciclico, sia una ripresa della crescita potenziale del PIL stesso.
Progetto internazionale Italia-USA
Il progetto promosso dal Mise (Ministero sviluppo economico) in collaborazione con Ucina, ha l’obiettivo di sostenere la partnership tra le due sponde dell’oceano, puntando a crescere nei Paesi Terzi con un prodotto congiunto e polifunzionale. Italia e USA rimangono, nonostante la crisi del settore, i leader mondiali della nautica da diporto. Per sostenere e sviluppare ulteriormente le rispettive industrie nautiche, sia nei mercati tradizionali che nei Paesi emergenti, quali per esempio l’India, hanno scelto di promuovere un’idea progettuale non convenzionale. La spinta a unire le forze per andare insieme sui mercati mondiali aprendo nuovi spazi per le eccellenze della nautica rappresenta, dunque, la premessa verso nuove partnership tra organismi ed aziende americane ed italiane, ma permette, altresì, collaborazioni sinergiche e innovative che portano vantaggi reciproci a tutti i soggetti coinvolti. In tale direzione si inserisce il progetto promosso dal MiSE, presso il Chantier de Pondicherry in India, un prototipo di piccola imbarcazione di design italiano, con il sistema strip planking americano ed equipaggiato con prodotti ed accessori di entrambi i Paesi.
Contenuti correlati
-
Premio EY L’imprenditore dell’Anno a Matteo Storchi di Comer Industries
Giovanna Vitelli, presidente di Azimut-Benetti S.p.A., è la vincitrice nazionale della XXVII edizione del Premio EY L’Imprenditore dell’Anno ‘per aver saputo indirizzare l’azienda, non solo alla crescita per dimensioni e profittabilità, ma per aver anche ispirato cambiamenti...
-
Assegnati i Design Innovation Award al Salone Nautico di Genova
Sono stati annunciati nella cornice del 64° Salone Nautico Internazionale di Genova lo scorso 20 settembre i vincitori del Design Innovation Award, premio istituto nel 2020 da Confindustria Nautica e I Saloni Nautici per celebrare l’eccellenza, la ricerca, l’innovazione e...
-
Crescita del fatturato a 16,3 miliardi di euro per Schaeffler nel 2023
Il Gruppo Schaeffler ha chiuso il 2023 con fatturato in aumento del 5,8% al netto degli effetti di cambio, toccando quota 16,3 miliardi di euro (anno precedente: 15,8 miliardi). Il risultato è in linea con la Guidance...
-
Numeri da record per la nautica italiana
L’Italia conferma la leadership mondiale assoluta nei superyacht, stabilisce il record storico della produzione cantieristica (7,4 mld di euro) e quello di primo esportatore mondiale. Filiera oltre i 200.000 occupati. Al Governo proposte operative: ‘siamo concreti’ Leggi...
-
Software e sostenibilità, Copa-Data cresce del 25% nel 2023
Copa-Data ha chiuso il 2023 con un incremento delle vendite di circa il 25%, raggiungendo un fatturato globale che è passato da 69,4 milioni di euro nel 2022 a 87,0 milioni di euro nel 2023. Con temi...
-
Crescita nei cobot, risultato record nel quarto trimestre 2023 per Universal Robots
Universal Robots, l’azienda danese di robot collaborativi, ha chiuso il quarto trimestre 2023 con un fatturato di 103 milioni di dollari, in crescita del +21% rispetto al quarto trimestre 2022, registrando il suo miglior trimestre di sempre....
-
Nautica da diporto Made in Italy nel mondo con Confindustria Nautica
Fitto piano 2024 di presenze internazionali per Confindustria Nautica, in collaborazione con ICE Agenzia, per promuovere la 64esima edizione del Salone Nautico Internazionale di Genova in programma dal 19 al 24 settembre prossimi. Si inizia con il...
-
Istat, fatturato dell’industria, ottobre 2023
Secondo i dati Istat, sebbene in rallentamento, prosegue ad ottobre la crescita congiunturale del fatturato dell’industria, al netto dei fattori stagionali. Si registra un marcato incremento delle vendite sul mercato estero, ma calano quelle verso i clienti...
-
Beni strumentali, 2023 in crescita del 2,8% nei dati Federmacchine
Secondo i dati preconsuntivi comunicati dal Gruppo Statistiche Federmacchine, nel 2023 il fatturato dell’industria italiana costruttrice di beni strumentali ha segnato un nuovo record, crescendo del 2,8% sul 2022 a 56.935 milioni di euro. Il risultato complessivo...
-
Riciclo di metalli in Italia, crescita del 64,5% dal 2019 nei dati Assofermet
Assofermet ha presentato i dati della prima ricerca condotta sul settore del recupero e riciclo dei metalli in Italia, realizzata insieme a Cerved: sono 7.457 le imprese in Italia che si occupano di commercio all’ingrosso di rottami...