Accelerazione nell’additivo a tutto tondo in HP

Con il programma HP With Multi Jet Fusion l’azienda accelera il cammino verso l’impiego su vasta scala della stampa 3D. Le tecnologie additive stanno avendo un rapido sviluppo in tutta l’industria: lo scorso anno oltre tre milioni di parti sono state realizzate nel mondo con sistemi Multi Jet Fusion, di cui oltre il 50% destinate a utilizzatori finali. Molti clienti stanno quindi accrescendo il parco macchine di stampanti 3D HP per rispondere alla crescente domanda di parti e componenti stampate in additivo.

HP stessa sta quindi reinventando grazie alla stampa additiva il ciclo di vita delle proprie soluzioni di stampa, 3D e tradizionali, sfruttando i vantaggi della stampa 3D per ridurre i costi e il time-to-market interni, aumentare la soddisfazione dei clienti e la sostenibilità. Il HP With Multi Jet Fusion program tocca design, progettazione, supply chain e produzione. Il 50% delle parti in plastica all’interno della Jet Fusion 4200, e oltre 140 nella nuova serie Jet Fusion 300/500, possono ad esempio essere prodotte con la stessa tecnologia Multi Jet Fusion. La maggiore libertà di design consentita dalla stampa additiva permette di ottenere performance superiori, in termini di leggerezza, dimensioni ridotte, migliore flusso dell’aria, costi ridotti e maggiore flessibilità produttiva, oltre che minore impiego di utensili e ridotti tempi e costi di assemblaggio.

Altro esempio è il processo di re-design delle stampanti di largo formato HP, che grazie alla ottimizzazione topologica ha ridotto del 93% il peso, con riduzione del 50% dei costi e di 95 volte le emissioni rispetto alle tradizionali parti lavorate in alluminio. Progettazione e produzione in additivo stanno consentendo ad HP anche di rimpiazzare complessi multi-componenti con singole parti stampate in 3D, semplificando la supply chain e l’assemblaggio, eliminando l’impiego di molti strumenti.

HP spinge quindi i benefici che la stampa 3D offre sul fronte sostenibilità, grazie a riduzione dei magazzini e dei trasporti, in virtù della possibilità di produrre on-demand, riduzione nel consumo di materiali e degli scarti, incremento della riciclabilità dei materiali e abbattimento dei consumi legato alla riduzione di peso nel design in comparti come automotive e aerospace.

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