Il mondo dell’automazione si incontra.

Dalla rivista:
Progettare

 
Pubblicato il 14 novembre 2002

Trend e scenari globali

Una visione sull’andamento del mercato dell’automazione industriale in Italia relativo al 2001 è oggi possibile grazie ad uno studio condotto dalle associazioni di categoria Anie/Assoautomazione e Gisi. Lo studio mette in evidenza che il valore complessivo del mercato italiano dell’automazione sviluppato nel 2001 è di 3.130 milioni di euro.
Un business tipicamente “domestico”, dato che il 73% è stato realizzato sul mercato interno a seguito di vendite a clienti italiani, ma che si trasforma in un importante export poiché le aziende italiane ripropongono questi impianti in interventi all’estero.
La bilancia commerciale del settore, però, anche se le esportazioni dirette sono leggermente aumentate in valore assoluto rispetto all’anno scorso, continua ad essere negativa dato che, a fronte di esportazioni contenute, le importazioni sono sempre molto consistenti (1.330 milioni, pari a circa il 42,5%) e di poco inferiori alla produzione interna (1.800 milioni, pari al 57,5%). «Le piccole e medie imprese italiane – sostiene l’assessore all’Industria e Turismo della Regione Lombardia, Massimo Zanello, commentando l’iniziativa – stanno attraversando un momento molto delicato. Il valore aggiunto delle nostre imprese è spesso coinciso con l’innovazione tecnologica che si è manifestata nei settori dell’automazione e strumentazione, facendole diventare alcune delle eccellenze del “Made in Lombardia”. La recente riforma dei distretti industriali mira allo sviluppo delle potenze industriali presenti sul nostro territorio. Abbiamo attivato una politica sperimentale e innovativa dalla quale ci aspettiamo una collocazione sui mercati globali ancora migliore delle nostre eccellenze industriali e tecnologiche».
L’anteprima del Libro Bianco sull’Automazione Industriale in Italia a cura di Anie Assoautomazione/Associazione Italiana Automazione e Misura e Gisi, Gruppo Imprese Strumentazione Italia, ha presentato alcuni dati generali relativi al mercato italiano. “La flessione degli ordini, sostiene Sebastiano Ferraris – past president Assoautomazione e Gisi – già rilevata nella seconda parte del 2000, si è ulteriormente aggravata nell’autunno del 2001 per le ben note vicende internazionali, con un conseguente rallentamento del tasso di crescita del settore che, nel 2001, si è attestato su un modesto 2,6%, minore del 5% previsto, ma comunque superiore alla crescita del Pil in Italia. Ad oggi la previsione è che il rallentamento ciclico indotto dalla crisi internazionale sia di breve durata e che l’economia italiana torni a svilupparsi molto presto». «Nel volume che sarà presentato alla cerimonia inaugurale nella mattinata del 19 novembre, troveranno spazio anche i dati del mercato mondiale – spiega Ferraris – avvalendoci dell’aiuto delle associazioni di categoria più significative nei vari paesi e del contributo di World- FIMA, che ci ha permesso di conoscere le diverse realtà attraverso le associazioni di categoria nei 16 paesi membri».
Nonostante il mercato attuale sembri sempre più orientarsi verso un’alta specializzazione dei singoli settori, al tempo stesso chiama i settori ad alto contenuto tecnologico ad un dialogo sempre più stretto e integrato. Già dal 1980, accanto a Bias nasce Bias Microelettronica, un’esposizione nata per agevolare le aziende del settore “elettronica” creando un’edizione espressamente dedicata a questo mercato.
Come afferma Silvio Baronchelli, vicepresidente Assodel/Associazione Nazionale Fornitori Elettronica: «Questa struttura completa trova, oggi più che mai, assoluto riscontro nel mercato, infatti Bias è il massimo appuntamento italiano e uno dei principali in Europa per la Microelettronica; Bias e Bias Microelettronica, nel panorama fieristico internazionale, hanno da sempre offerto agli operatori il valore aggiunto dell’intera filiera dell’automazione industriale, ovvero dell’automazione e controllo di processo unitamente alla catena della sensoristica, strumentazione elettronica per laboratorio e telecomunicazioni accanto alla microelettronica (componentistica e produzione elettronica)».

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