Investimenti in transizione 4.0 nei difenoli per CFS Europe

Pubblicato il 14 giugno 2021
CFSE difenoli upgrade 4.0

CFS Europe (Camlin Fine Sciences), società di Ravenna fornitore di difenoli e derivati e produttore, su tecnologia proprietaria, di circa 11.000 ton/anno fra catecolo e idrochinone, punta a completare entro il 2021 l’upgrade del sistema DCS introdotto nei primi anni 2000 nel proprio impianto difenoli.

L’azienda ha infatti deciso di recente di intervenire con un aggiornamento del sistema, per garantire ulteriore stabilità di processo e per una transizione verso sistemi smart. Il monitoraggio in continuo di tutti i parametri di processo abbinati a interfacce smart comporterà un miglioramento significativo nelle prestazioni dell’impianto, una volta che il sistema sarà a regime. L’azienda prevede inoltre in tal modo di aumentare del 10% circa annuo la propria capacità produttiva, riducendo i consumi energetici e la quantità di rifiuti pericolosi. “Nell’ambito di un progetto più ampio di miglioramento del processo produttivo in termini di qualità, efficientamento energetico e sicurezza, a fine 2020 è nata l’esigenza di aggiornare il DCS per aumentarne la stabilità e, soprattutto, renderlo in grado interfacciarsi con nuovi software di controllo e dashboard – afferma Massimo Cupello Castagna, ad e CEO europeo di CFSE -. L’iter di upgrade previsto per il 2021 è stato progettato negli ultimi mesi e diventerà esecutivo entro l’anno”. La possibilità di implementare una più accurata manutenzione predittiva degli impianti consentirà inoltre di migliorare alcuni aspetti legati alla sicurezza operativa, riducendo altresì l’incidenza di guasti e malfunzionamenti. Oltre all’aggiornamento del sistema DCS, CFSE ha poi in programma l’installazione di altri macchinari che saranno connessi al sistema in logica 4.0, in particolare, una nuova scagliettatrice per catecolo e un nuovo sistema di abbattimento sfiati organici. L’investimento complessivo è stimato in circa 1 milione di euro.
CFSE è anche impegnata in un progetto di riutilizzo degli scarti di lavorazione per la produzione di syngas tramite la tecnologia della gasificazione. Il programma, che l’azienda sta mettendo a punto in collaborazione con laboratori di ricerca nazionali ed esteri, si pone l’obiettivo di ridurre drasticamente il volume dei rifiuti destinati a recupero termico mettendo in atto una valorizzazione in ottica di economia circolare.



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