Materiali in policarbonato per additivo con camera riscaldata di MakerBot

Pubblicato il 9 novembre 2020
MakerBot materiali Polymaker

MakerBot, consociata di Stratasys, annuncia che Polymaker ha qualificato tre nuovi materiali industriali in policarbonato (PC) per l’estrusore sperimentale MakerBot Labs. L’estrusore trasforma la stampante 3D Method X in una piattaforma aperta compatibile con materiali diversi, per stampare con un’ampia gamma di supporti di terze parti su una piattaforma per stampa 3D industriale con camera riscaldata.

La stampante 3D MakerBot Method X è infatti dotata di camera riscaldata che raggiunge i 110° C, in grado quindi di controllare la velocità di raffreddamento dei componenti nel processo di stampa, cruciale nell’utilizzo del policarbonato per ridurre al minimo arricciature e deformazioni. Le aggiunte al portafoglio di materiali Labs permettono così agli utenti della Method X di sfruttare le potenti proprietà meccaniche e termiche del policabonato, che includono un particolare equilibrio fra robustezza, buona trasmissione della luce, elevata resistenza al calore ed eccellente resistenza elettrica, riducendo al contempo problemi come deformazioni e arricciature che si verificano con macchine da stampa 3D desktop di tipo tradizionale, dotate solamente di una piastra di costruzione riscaldata.

MakerBot LABS workspaceTenendo inoltre conto della sensibilità all’umidità dei materiali in policarbonato, Polymaker raccomanda l’utilizzo di un apposito contenitore, come il Polymaker PolyBox, per proteggere detti materiali dalle precipitazioni nell’ambiente. Gli utilizzatori della MakerBot Method possono inoltre sfruttare la modalità di asciugatura dei materiali offerta dalla Method X per eliminare la condensa.

Infine, per rafforzare ulteriormente le parti in policarbonato, Polymaker raccomanda la ricottura delle stesse subito dopo il processo di stampa per liberare lo stress interno residuo. La combinazione fra camera riscaldata della stampante Method e la funzione di ricottura è stata progettata per consentire agli utenti di produrre pezzi robusti e di alta qualità.

L’aggiunta dei policarbonati di Polymaker porta il portafoglio di materiali per l’estrusore MakerBot LABS a nove e il numero complessivo di materiali disponibili sulla piattaforma Method a 19. I materiali in policarbonato di Polymaker qualificati di recente includono in dettaglio:

  • Polymaker PC-PBT: questa miscela di polimeri unisce la buona resistenza chimica del polibutilene tereftalato (PBT) con la forza e la durezza del policarbonato. Rispetto alle resine in policarbonato e ai composti PC-ABS, il PC-PBT offre una migliore resistenza alle sostanze chimiche, consentendo applicazioni stampate in cui è necessaria una resistenza al contatto intermittente con carburanti, oli, lubrificanti o detergenti. Offre buone prestazioni in circostanze estreme, sia a contatto con prodotti chimici a base di idrocarburi che a temperature sotto lo zero. Il PC-PBT di Polymaker è un materiale speciale che mantiene una buona robustezza e un comportamento naturale duttile alla frattura a basse temperature.
  • PolyMax PC-FR: PolyMax PC-FR, un materiale in policarbonato ignifugo (Flame Retardant, FR), soddisfa lo standard UL-94 V0, un’importante specifica di sicurezza antincendio. Il materiale presenta eccellenti caratteristiche di robustezza, forza e resistenza al calore, che lo rendono ideale per applicazioni nei settori automobilistico, ferroviario e aerospaziale.
  • PolyLite PC: PolyLite PC è prodotto utilizzando una resina di policarbonato appositamente progettata per la stampa 3D. Questo materiale dimostra un alto modulo, che lo rende ideale per applicazioni che richiedono un’adeguata rigidità e diffusione della luce, come gli alloggiamenti per i sistemi di illuminazione esterna. PolyLite PC è disponibile in colore trasparente, cosa che garantisce una buona chiarezza ottica e un rendering delle parti con un’attraente lucentezza cristallina.



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