ITALIA 4.0 – Dicembre 2019
Il Focus è sulla Fabbrica Intelligente
Come ideato nel 2016, il Piano Nazionale Industria 4.0 aveva come obiettivo primario non solo l’automatizzazione e la digitalizzazione dei processi produttivi ma anche l’ammodernamento del parco macchinari che, al tempo, aveva un’età media superiore ai 15 anni. L’iniziativa in quel senso ha avuto successo. Secondo i dati riportati dal Ministero per lo Sviluppo Economico, il Piano ha avuto molteplici effetti, tra cui l’aumento degli investimenti del settore privato sia nel rinnovamento del parco macchinari sia nell’acquisto di nuovi asset fisici automatizzati. Vi è stata, infatti, una significativa variazione negli investimenti fissi lordi in macchinari (+11% nel periodo gennaio-giugno 2017 rispetto allo stesso periodo dell’anno precedente) e apparecchiature elettroniche ed elettriche (+10,7% nello stesso periodo considerato) per un totale di circa 80 miliardi di euro lordi. Negli anni successivi, nonostante la presenza degli incentivi pubblici, il volume degli investimenti è andato progressivamente calando. La successiva fase del Piano, denominato da Industria 4.0 a Impresa 4.0, doveva essere dedicata alla creazione e alla diffusione delle skill 4.0 di cui l’Italia è sempre stata carente. In questo senso, però, gli effetti del Piano sono rimasti incompleti nei suoi effetti. O meglio, siamo nel piano di questa trasformazione. Se nella fase iniziale il focus di quella che è stata definita la rivoluzione industriale 4.0 era sulle tecnologie interconnesse ora si è spostato sulla Smart Factory, ossia la fabbrica del futuro. Diventano quindi centrali temi come quelli dell’approvvigionamento energetico e della sostenibilità all’interno di un’economia circolare sia sul prodotto sia sul processo, dell’intralogistica e delle tecniche di approvvigionamento. Ma anche temi che riguardano l’organizzazione aziendale e il suo business model, quindi diventa cruciale appunto il tema delle competenze e quello della commercializzazione del prodotto attraverso nuovi scenari che si stanno aprendo come quello della servitizzazione e delle piattaforme digitali.
Luca Rossi