AI generativa nell’alimentare, mercato da $43,4 miliardi nel 2028 nei dati PwC

Pubblicato il 12 aprile 2024
PwC Italia mercato AI generativa settore alimentare

Secondo quanto emerge da una ricerca realizzata dal Team Innovation di PwC Italia sugli usi e le potenzialità della AI generativa nell’industria alimentare, il mercato della AI nel comparto raggiungerà nel 2028 un valore di 43,4 miliardi di dollari, quintuplicando il valore di 8,2 miliardi del 2023 con un CAGR del 39,5% nel periodo 2023-2028.

Secondo PwC, tre sono quindi i fattori che sostengono il crescente ricordo alla AI nell’industria alimentare:

  1. Normative – Regolamentazioni come GDPR, OECD, CCPA e AI ACT contribuiscono a promuovere l’uso responsabile dell’AI, proteggendo i dati dei consumatori e incentivando le aziende a sviluppare soluzioni che aumentino l’efficienza operativa.
  2. Competenze – È prevista una crescita di forza lavoro qualificata e specialisti AI del +36% entro il 20311, che si traduce in nuove competenze per ottimizzare la produzione, la distribuzione e la sicurezza alimentare.
  3. Automazione dei processi – L’AI migliora l’efficienza operativa automatizzando i processi, riducendo gli sprechi e aumentando la produttività sostenibile.

A guidare il mercato della AI nel settore alimentare nel 2023 è stato il Nord America, dove è stato raggiunto un valore di 3,5 miliardi di dollari, con una quota del 42,7% sul mercato globale che, secondo PwC, salirà al 43,4% nel 2028. La leadership di mercato del Nord America è legata all’intensificazione dei controlli sulla sicurezza alimentare, all’introduzione di standard di qualità più elevati e all’adozione di nuovi modelli di business per l’automazione dei processi, soprattutto nella logistica.

Segue l’Europa, con una quota del 27% e un rendimento di 2,2 miliardi di dollari, grazie alle performance di Germania e Francia, seguite da Italia, Spagna, Paesi Bassi e Svizzera. Il mercato dell’AI nel settore è trainato dalle normative europee per l’introduzione di nuovi modelli di business per la sicurezza e il controllo qualità alimentare e da nuove applicazioni di analisi predittiva per gestire la catena di approvvigionamento.

L’APAC è il terzo mercato nel 2023, con una quota del 21% pari a 1,7 miliardi di dollari ma, secondo le proiezioni di PwC, sarà la regione in cui l’uso dell’AI nella filiera alimentare crescerà di più nei prossimi anni con un CAGR del 40% (2023-2028), grazie alle iniziative governative per il finanziamento delle industrie, il sostegno all’agricoltura e alla ricerca per la sicurezza alimentare e lo sviluppo di una forza lavoro qualificata attraverso programmi come AI TEACH per l’ASEAN.

Guardando ai segmenti della filiera agroalimentare, la logistica rappresenta il 34,5% del mercato dell’AI, grazie all’uso di sistemi avanzati per l’automazione che potenziano l’efficienza e la reattività dei magazzini. L’AI, impiegata per il miglioramento degli imballaggi, e l’adozione di sistemi di ispezione visiva automatizzati garantiscono consegne tempestive e preservano l’integrità dei prodotti lungo tutta la catena di fornitura.

Nei prossimi anni il controllo qualità sarà quindi il segmento trainante per l’innovazione dell’AI nel settore e raggiungerà, secondo le stime di PwC, un valore di mercato di 6,2 miliardi di dollari nel 2028, con un CAGR medio del +40,6% (2023-2028). L’innovazione nel controllo qualità è legata, da un lato, alle normative più stringenti sugli standard di sicurezza e trasparenza alimentare e, dall’altro, alle richieste dei consumatori sulla provenienza dei prodotti e sulla sostenibilità dei processi. Algoritmi avanzati per il monitoraggio in tempo reale della catena di fornitura, l’applicazione di tecnologie predittive per la manutenzione preventiva e l’integrazione di sistemi di tracciabilità intelligenti sono gli strumenti che agevoleranno la transizione.

In linea con le tendenze globali, in Italia l’AI è la tecnologia più adottata fra le 341 startup del settore Food Tech prese in analisi da PwC (42,8%), seguita dal Machine Learning (37%), biotecnologie (32%), IoT (28,6%), blockchain (10,5%) e robotica (9,5%).

Il Team Innovation PwC ha quindi effettuato una analisi del social sentiment sul tema alimentazione e consumi, analizzando oltre 100.000 conversazioni sui social e sul web riguardanti i temi di alimentazione sostenibile e salutare. L’analisi, condotta su un target di utenti Millenials (61%), Gen Z (30,4%) e Gen X (8,7%), ha evidenziato un sentiment positivo per il 60% delle conversazioni. L’identikit del consumatore medio di cibi salutari è una donna millennial, tra i 25-34 anni, appassionata di cucina salutare che dedica parte del suo tempo a sperimentare ricette vegetariane e vegane, integrando la passione per il cibo con uno stile di vita sostenibile.

Secondo la ricerca PwC, i valori nutrizionali influenzano le decisioni di acquisto alimentare del 45% degli utenti online, seguito dal rapporto qualità-prezzo, decisivo nella scelta di prodotti per il 20% dell’audience. Guardando alla sostenibilità, il 43% dei consumatori è disposto a spendere di più per packaging sostenibili e pratiche aziendali responsabili. Per gli acquisti offline, il 20% dei consumatori si rivolge a negozi specializzati.

Vincenzo Tanania, innovation director PwC Italia, ha commentato: “La rivoluzione dell’AI nel settore food & beverage non è solo una proiezione futuristica ma una realtà in atto. Come dimostrano i dati emersi è evidente una crescita esponenziale del mercato e delle applicazioni innovative lungo tutta la filiera di settore. L’impatto della GenAI e l’utilizzo strategico dei dati stanno plasmando un nuovo paradigma di business data-driven, focalizzato sulla personalizzazione, efficienza e sostenibilità. Le aziende che sapranno cavalcare questa onda, integrando le soluzioni AI nelle loro strategie e processi, non solo guideranno attivamente il
cambiamento ma risponderanno efficacemente alle crescenti aspettative dei consumatori in termini di qualità, sicurezza e sostenibilità dei prodotti alimentari“.



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