Scambi nell’emergenza sanitaria, tutte le restrizioni nei diversi Paesi

Pubblicato il 6 aprile 2020
AIdAM coronavirus restrizioni Paesi

Diversi sono i Paesi che nella pandemia causata dalla diffusione globale del coronavirus hanno preso provvedimenti che limitano o regolano i rapporti e gli scambi con altre Nazioni.

Qui di seguito, AIdAM riporta l’elenco delle misure restrittive adottate dai singoli Paesi in risposta all’emergenza covid-19.
L’elenco, elaborato da Confindustria, è aggiornato al 22 marzo 2020.

EUROPA
•    Albania: le Autorità dell’Albania hanno disposto, a partire dal 10 marzo, il blocco totale dei collegamenti aerei e marittimi da/per l’Italia. NB: per l’organizzazione del trasporto internazionale di merci, nelle condizioni di prevenzione della diffusione del Covid-19, tutte le società che effettuano il trasporto sono tenute ad inviare all’indirizzo – transporti@infrastruktura.gov.al – l’elenco dei conducenti dei mezzi dell’azienda che effettua trasporti internazionali. Tale elenco dovrà contenere: nome, cognome, data di nascita, numero del passaporto e numero della patente di guida internazionale.
•    Austria: il Governo austriaco ha varato ulteriori misure restrittive dal 19 marzo prevedendo un periodo di quarantena domiciliare per tutte le persone che rientrano in Austria dall’Italia. Le persone provenienti dall’Italia che hanno la residenza principale o secondaria o la dimora abituale in Austria, vengono equiparati ai cittadini austriaci e quindi possono liberamente rientrare in Austria dall’Italia a condizione che accettino di sottoporsi ad una quarantena di 14 giorni. I viaggiatori che intendono solo attraversare l’Austria potranno farlo anche in assenza del suddetto certificato medico, a condizione che il transito attraverso il territorio austriaco avvenga senza soste. I controlli presso le frontiere del Paese rimangono in atto fino al prossimo 3 aprile. I frontalieri e il personale diplomatico sono esenti dalle suddette restrizioni. E’ stata decretata la sospensione completa del traffico di frontiera presso 47 valichi confinari “minori” su un totale di 56 di frontiera con l’Italia. Le persone provenienti dall’Italia via terra possono entrare nel Paese a condizione che siano in possesso di un certificato medico (che non sia stato emesso oltre i quattro giorni precedenti) che attesti la negatività al test del Coronavirus. Esente da restrizioni è anche il traffico delle merci su rotaia e su strada. I relativi conducenti potranno essere sottoposti a controlli sanitari. Il traffico aereo con l’Italia è sospeso mentre ai treni passeggeri è consentito solo il transito attraverso l’Austria senza effettuare fermate. ll Land Tirolo ha imposto la chiusa della regione fino al 5 aprile 2020. L’ordinanza prevede il divieto di accesso ai luoghi pubblici, garantendo però la sicurezza dell’approvvigionamento e la libera circolazione delle merci per tutti i comuni. I cittadini stranieri devono lasciare il territorio del Tirolo se non lavorano per i servizi di emergenza, le infrastrutture critiche e per la fornitura di beni essenziali (alimenti, farmaci) e le forniture di servizi di interesse generale (rifiuti, trasporti pubblici, elettricità, acqua, assistenza sanitaria). Le forze dell’ordine vigileranno sull’applicazione della norma, per cui è prevista una multa fino a 3.600 euro.
sarà comunque consentito il transito per il Tirolo, dunque al valico del Brennero gli autotrasportatori in entrata in Austria dovranno dimostrare la destinazione finale e la possibilità di proseguire il viaggio senza soste. È invece vietato il traffico con origine e destinazione in Tirolo, con l’eccezione dei beni di prima necessità (alimenti, farmaci).
•    Bielorussia: le Autorità sanitarie bielorusse hanno introdotto protocolli sanitari specifici per i passeggeri in arrivo dall’Italia, anche a seguito di scalo in paesi terzi. Le nuove procedure comportano, già a bordo dell’aeromobile, la misurazione della temperatura corporea e la compilazione di un questionario nel quale il passeggero dovrà fornire una serie di informazioni volte a favorirne l’eventuale rintracciabilità in caso di comparsa dei sintomi del virus. All’arrivo all’aeroporto di Minsk, tutti i passeggeri provenienti dall’Italia sono sottoposti al test per verificare l’eventuale infezione da coronavirus. Il risultato del test viene comunicato di regola il giorno successivo (solo in caso di test positivo). Nel caso di esito positivo, sono previste misure di quarantena in strutture sanitarie locali. A discrezione delle Autorità sanitarie locali, il passeggero può essere sottoposto a controlli sanitari periodici durante i 14 giorni dall’ingresso nel Paese. Le procedure in questione si applicano anche ai passeggeri italiani o provenienti dall’Italia in transito verso un paese terzo. La compagnia aerea di bandiera Belavia ha disposto la sospensione dei collegamenti con l’aeroporto di Milano Malpensa dal 12 marzo al 15 aprile e dei collegamenti con l’aeroporto di Roma Fiumicino dal 16 marzo al 15 aprile. Al momento è ancora possibile raggiungere l’Italia facendo scalo in Paesi terzi. Per gli stranieri rimasti nel Paese è stata introdotta la possibilità di rimanervi anche oltre il limite di 30 giorni (fino a 90 giorni); a tal fine, occorrerà recarsi presso l’Ufficio Immigrazione territorialmente competente.
•    Bosnia – Erzegovina: vietato l’ingresso a tutti i viaggiatori provenienti dall’Italia.
•    Bulgaria: da mercoledì 18 marzo 2020 e fino a data da definire è in vigore divieto di ingresso per i viaggiatori provenienti dall’Italia. Fanno eccezione i cittadini bulgari e gli stranieri con permesso di soggiorno bulgaro permanente o di lungo termine e i loro famigliari.
•    Cipro: il Governo cipriota ha deciso l’interruzione dei collegamenti aerei passeggeri, solo per i voli in ingresso, non per quelli in uscita, a partire dalle 3 del mattino di sabato 21 marzo 2020 per un periodo di due settimane.
•    Croazia: tutti i viaggiatori provenienti dall’Italia saranno sottoposti ad una quarantena obbligatoria di 14 giorni in struttura individuata di volta in volta dalle autorità croate. Tali direttive prevedono delle eccezioni per i trasportatori di merce e per i tir. Questi ultimi non sono sottoposti a misure di quarantena o isolamento ma, una volta verificata l’assenza di sintomi influenzali, saranno ammessi nel Paese a condizione che ne fuoriescano in giornata e che non lascino la cabina del veicolo. Ciò vale sia per le consegne di merci in Croazia che per i transiti verso altri paesi, purché i paesi di destinazione autorizzino l’ingresso di tali autoveicoli.
•    Danimarca: il governo danese ha stabilito la chiusura della frontiera terrestre in ingresso da mezzogiorno del 14 marzo fino al 13 aprile e la sospensione di tutto il traffico aereo e marittimo.
•    Estonia: le Autorità estoni raccomandano alle persone che abbiano viaggiato nelle regioni Lombardia, Veneto, Piemonte ed Emilia Romagna, di prestare particolare attenzione all’eventuale insorgenza di sintomi compatibili con il COVID-19 nei 14 giorni successivi all’arrivo in Estonia.
•    Finlandia: la compagnia aerea nazionale Finnair ha annunciato la cancellazione dei voli diretti Helsinki-Milano (e viceversa) tra il 12 marzo e il 7 aprile e la cancellazione di tutti i voli diretti Helsinki-Roma (e viceversa) tra il 12 marzo e il 7 aprile 2020. Ha inoltre annunciato la cancellazione di 2400 voli tra il 29 marzo e il 30 aprile (tra cui tutti i collegamenti diretti a Bologna, Venezia, Stoccarda, Spalato e Uumaja) e la forte riduzione dei voli verso ulteriori destinazioni nazionali ed europee. Al momento restano alcuni voli per la Germania, la Svizzera ed il Regno Unito.
•    Francia: le autorità francesi hanno adottato una serie di misure restrittive sul territorio. In particolare, dalle ore 12.00 del 17 marzo e per un periodo di almeno 15 giorni, vige il divieto di uscire di casa ad eccezione di esigenze di cura, fare la spesa, andare al lavoro e svolgere un’attività fisica di base. Sono vietati gli assembramenti ma anche gli incontri di natura amicale o familiare nei parchi o in strada. Le infrazioni saranno sanzionate. Sono inoltre chiuse le frontiere esterne all’area Schengen, tranne che per coloro che rientrano in patria. Le frontiere interne (quindi anche quella con l’Italia) rimangono aperte. Taxi e hotel potrebbero inoltre essere messi a disposizione del personale sanitario. Per il momento, i viaggiatori in arrivo in Francia dall’Italia non sono oggetto di nessun provvedimento particolare. In caso di febbre, tosse o difficoltà respiratorie, si raccomanda di contattare il centro SAMU (Tel. 15 numero gratuito) e di non recarsi direttamente dal medico o al pronto soccorso. I conviventi delle persone risultate positive al COVID-19 dovranno osservare una quarantena domiciliare di 14 giorni. Risultano operativi alcuni collegamenti aerei operati da Alitalia (2 da Parigi, 1 da Marsiglia e 1 da Nizza), un solo TGV diretto su Milano (si tratta del TGV9249 delle 14:38 Parigi-Lione Aeroporto-Torino-Milano). Queste indicazioni potrebbero variare con scarso o nessun preavviso, si raccomanda pertanto di contattare direttamente le compagnie aeree o le società di trasporti ferroviari per informazioni aggiornate sulle possibilità di raggiungere l’Italia e di monitorare la pagina di informazione ufficiale del Governo francese https://www.gouvernement.fr/info-coronavirus e il sito web dell’Ambasciata d’Italia a Parigi, da cui è possibile scaricare anche il modulo necessario ad autocertificare la situazione eccezionale che giustifica l’uscita dalla propria abitazione www.ambparigi.esteri.it. Sono possibili cancellazioni di voli da/per l’Italia. Si raccomanda di verificare con la compagnia aerea lo stato del proprio volo. Le misure adottate sul territorio metropolitano francese (consultare l’avviso in evidenza sulla Scheda Paese Francia) si applicano anche a Reunion a partire dalle 15.00 del 17 marzo, ora locale. E’ in particolare previsto l’auto-isolamento per chi arrivi a Reunion da aree di contagio da COVID-19 (inclusa l’Italia).
•    Germania (agg.22/03): l’ingresso in Germania è consentito unicamente ai cittadini tedeschi (in ogni circostanza) e ai cittadini stranieri che siano residenti in Germania o che abbiano comprovati motivi di lavoro o stringenti motivi di necessità per entrare nel Paese (ad es. lutto in famiglia o esigenze di salute). L’uscita dal Paese è regolarmente consentita. L’ingresso nel Paese è anche consentito ai cittadini UE che siano in transito verso il proprio Paese di origine o di residenza, ma solo se possono dimostrare (con biglietto aereo, ferroviario o di bus) che si continuerà il viaggio verso tale Paese (è il caso dei cittadini italiani che desiderano rientrare in Italia facendo scalo in Germania).
I cittadini italiani che non rispettano queste condizioni (ad es. che non hanno ancora il biglietto per la prosecuzione del viaggio verso l’Italia, o che desiderano entrare in Germania pur non rientrando nelle categorie sopra specificate) saranno respinti alla frontiera.
•    Grecia: le Autorità greche, dal 14 marzo, hanno sospeso tutti i voli da e per l’Italia e, il 15 marzo, hanno sospeso anche i collegamenti navali.
•    Islanda: la compagnia aerea SAS ha sospeso i collegamenti aerei tra l’Islanda e gli aeroporti di Milano, Venezia, Bologna e Torino dal 4 al 16 marzo.
•    Kosovo: le Autorità locali hanno rafforzato il monitoraggio ai valichi d’ingresso (aeroportuale e terrestri). Al momento, personale specializzato verifica la sussistenza di sintomi quali febbre alta, tosse o problemi respiratori dei viaggiatori in arrivo e valuta se sottoporli ad ulteriori accertamenti sanitari. Le Autorità hanno altresì disposto la sospensione dei voli sulla tratta Pristina-Verona, nonché la sospensione di tutti i collegamenti aerei e terrestri con l’Italia.
•    Lettonia: i passeggeri in arrivo su voli provenienti da Milano, Bergamo, Venezia e Verona dovranno compilare in aeroporto un modulo in cui indicare la Regione di provenienza, luoghi visitati di recente nonché la durata e il luogo di soggiorno in Lettonia.
•    Lituania: tutte le persone provenienti dalle regioni italiane del Veneto, Lombardia, Piemonte ed Emilia Romagna saranno controllate a bordo dell’aereo, e verranno raccolti i loro recapiti affinché gli operatori possano in seguito contattarli per monitorare il loro stato di salute.
•    Macedonia del Nord: tutti i viaggiatori in ingresso verranno sottoposti a indagini verbali per individuare eventuali fattori di rischio. In caso una persona abbia sintomatologie sospette o abbia avuto contatti con persone ammalate verrà sottoposto a test sanitari. Le autorità locali si riservano la facoltà di applicare ulteriori misure, con scarso o nessun preavviso, nei confronti di viaggiatori provenienti dall’Italia.
•    Malta: le Autorità locali hanno interrotto tutto il traffico passeggeri, aereo e marittimo, da e per l’Italia. Di conseguenza, sono sospesi tutti i voli e i permessi di attracco per le navi da crociera provenienti dall’Italia.
•    Moldavia: tutti i voli da/per l’Italia sono stati cancellati fino al 31 marzo. E’ inoltre vietato l’ingresso a tutti i passeggeri provenienti dall’Italia anche se hanno fatto uno scalo in un aeroporto non italiano per poi raggiungere la Moldavia. Coloro che dovessero presentare sintomi al momento dell’ingresso nel Paese saranno sottoposti a test e ricoverati presso le istituzioni sanitarie specializzate.
•    Monaco: i lavoratori che ritornano dall’Italia sono invitati a una quarantena volontaria di due settimane presso il proprio domicilio.
•    Montenegro: divieto di ingresso temporaneo per tutti i viaggiatori provenienti dall’Italia.
•    Norvegia: le Autorità norvegesi hanno disposto la chiusura delle frontiere per tutti i viaggiatori in arrivo dall’Italia. A partire dalle ore 8.00am di lunedì 16 marzo 2020, verranno temporaneamente re-introdotti i controlli in entrata ed uscita delle frontiere interne ed esterne dell’area Schengen.
•    Polonia: le Autorità polacche hanno disposto una serie di misure restrittive, a partire da domenica 15 marzo. In particolare, è vietato l’ingresso nel Paese per tutti gli stranieri (salvo coloro i quali abbiano un titolo di soggiorno, lavoro o altro legame documentato con la Polonia, previa quarantena obbligatoria). Sono reintrodotti temporaneamente i controlli alla frontiera, sono sospesi i collegamenti aerei e ferroviari internazionali di passeggeri, mentre resta possibile lo spostamento via terra in auto.
•    Portogallo: sospensione del traffico aereo
•    Regno Unito: il governo inglese ha invitato le persone che hanno viaggiato nei comuni italiani attualmente sotto ordinanze restrittive a isolarsi in casa e chiamare l’NHS al numero 111 per informarli, anche in mancanza di sintomi. Per le persone che hanno viaggiato nel resto d’Italia, il governo ha invitato a informare l’NHS e a isolarsi solo nel caso si sviluppino sintomi attribuibili al virus.
•    Repubblica Ceca: dalle 23.59 del 13 marzo, le persone provenienti dall’Italia, non sono autorizzate ad entrare nella Repubblica Ceca, ad eccezione delle persone con residenza permanente o temporanea per più di 90 giorni. Fino all’entrata in vigore di tali provvedimenti, i viaggiatori provenienti dall’Italia continuano comunque ad essere indirizzati in aeroporto verso un’uscita dedicata, dove è effettuato il controllo visuale della temperatura corporea e solo in caso di rilevamento febbrile, controlli medici più accurati. Per i casi sospetti o accertati, il protocollo sanitario prevede la quarantena in loco.
•    Romania: a partire dal 9 marzo 2020, alle ore 12:00, sono in vigore le decisioni del Comitato Nazionale per le Situazioni Speciali di Emergenza relative all’imposizione di restrizioni al traffico da e verso gli Stati colpiti dall’infezione con il nuovo coronavirus. Pertanto, i voli da e per l’Italia sono sospesi. Gli operatori aerei hanno a l’obbligo di non consentire l’imbarco a persone con cittadinanza diversa da quella romena che arrivino in Romania, con scalo, dall’Italia, dalla Cina, dall’Iran e dalla Corea del Sud.
•    Russia: divieto di ingresso per i viaggiatori provenienti da Italia.
•    Serbia: divieto di ingresso per tutti i viaggiatori provenienti dall’Italia. Tale misura non si applica ai cittadini stranieri a cui è stata concessa la residenza temporanea o la residenza permanente nella Repubblica di Serbia, che sono membri del personale dei veicoli per il trasporto di merci, delle navi mercantili, del personale nei veicoli ferroviari, personale negli aerei, che svolgono il trasporto internazionale stradale, ferroviario, marittimo e aereo.
•    Slovacchia: le Autorità locali hanno disposto che, a partire dal 25 febbraio, presso l’aeroporto di Bratislava, sarà effettuato un controllo rafforzato su tutti i passeggeri in arrivo dall’Italia.
•    Slovenia: Il Ministero della Salute della Repubblica di Slovenia ha emanato un Decreto, entrato in vigore l’11.03.2020 alle ore 18.00, con cui si stabiliscono le condizioni di ingresso nella Repubblica di Slovenia dalla Repubblica Italiana per le persone. Sono stati istituiti sei punti di controllo nell’area di confine dei collegamenti stradali con la Repubblica Italiana, presso i seguenti valichi di frontiera: Fusine / Rateče, Stupizza / Robič, Sant’Andrea / Vrtojba, Fernetti / Fernetiči, Pese / Krvavi potok, Rabuiese / Škofije. Tutti gli altri collegamenti stradali tra la Repubblica di Slovenia e la Repubblica Italiana sono stati chiusi. Il trasporto ferroviario di persone tra la Repubblica di Slovenia e la Repubblica Italiana è stato soppresso. L’ingresso nella Repubblica di Slovenia di persone che non siano cittadini sloveni o non abbiano residenza anagrafica stabile o temporanea nella Repubblica di Slovenia è permesso a coloro che presentino un certificato medico, non più vecchio di tre giorni, che dichiari esito negativo al test SARS-CoV-2 (COVID-19). Se il viaggiatore non fornisce la prova di cui sopra, gli sarà permesso di entrare nella Repubblica di Slovenia nel caso in cui la temperatura corporea sia inferiore a 37,5 gradi Celsius e non mostri chiari segni di infezione del tratto respiratorio superiore (tosse, rinorrea, respiro corto). E’ stato altresì disposto il divieto di ingresso dei veicoli merci dall’Italia, ad eccezione dei carichi destinati in Slovenia e dei materiali medici e di prima necessità destinati a paesi terzi.
•    Spagna: in data 16 marzo, il Governo spagnolo ha annunciato la reintroduzione dei controlli alle frontiere terrestri spagnole. Pertanto, a partire dalla mezzanotte del 16 marzo è consentito l’ingresso in Spagna solo ai cittadini spagnoli, ai residenti in Spagna, ai lavoratori transfrontalieri e alle persone con documentate cause di forza maggiore. Ciò non impedisce ai cittadini italiani che avessero necessità urgenti di far rientro al proprio luogo di residenza in Italia. Sono esclusi dalla disposizione in parola il personale diplomatico e consolare accreditato in Spagna e i funzionari delle organizzazioni internazionali con sede in Spagna. La circolazione delle merci continuerà ad essere permessa senza restrizioni.
•    Svizzera: restrizioni nei collegamenti aerei e ferroviari con l’Italia.
•    Turchia: sospeso il traffico aereo con l’Italia fino a nuovo ordine. Le compagnie aeree turche o straniere che organizzeranno voli dall’estero verso la Turchia non dovranno accettare sui propri voli passeggeri che abbiano viaggiato negli ultimi 14 giorni in Italia. I passeggeri che hanno viaggiato in Italia nelle ultime due settimane potranno essere respinti alla frontiera.
•    Ungheria: divieto assoluto di entrare in Ungheria per chi viene dall’Italia.
AMERICHE
•    Anguilla: le Autorità di Anguilla hanno introdotto controlli sanitari nei confronti dei viaggiatori in arrivo dall’Italia. In presenza di sintomi compatibili con il COVID-19, i passeggeri saranno sottoposti ad una quarantena di 14 giorni presso centri di isolamento identificati.
•    Antigua e Barbuda: le Autorità hanno disposto la sospensione dei voli charter, operati dalla Compagnia Blue Panorama, che collegano settimanalmente Antigua e Barbuda con Milano Malpensa.
•    Argentina: le Autorità locali hanno stabilito l’interruzione dei collegamenti aerei per 30 giorni con l’Europa ed è disposto il divieto di ingresso e permanenza degli stranieri non residenti che non rispettino la normativa di autoisolamento obbligatorio e le misure sanitarie vigenti. Per quanto riguarda la normativa sull’autoisolamento, vige l’obbligo (con sanzioni penali in caso di violazione) di quarantena di 14 giorni per tutti coloro che siano arrivati da o che abbiano transitato negli ultimi 14 giorni nei paesi considerati a trasmissione sostenuta del virus. È disposto inoltre la obbligo di autoisolamento per 14 giorni per tutte le persone che rappresentino casi sospetti o confermati, o persone che siano state in contatto con casi confermati o sospetti, nonché l’obbligo per chi dovesse arrivare nel paese dopo aver transitato per paesi a trasmissione sostenuta di fornire tutte le informazioni sull’itinerario seguito e sul domicilio nel territorio nazionale.
•    Bahamas: le autorità locali hanno esteso a partire da giovedì 19 marzo il divieto di ingresso alle Bahamas per tutti i passeggeri, sia di linee aeree che di crociera, non residenti, che abbiano visitato negli ultimi 20 giorni oltre a Paesi ad alto rischio, tra cui l’Italia.
•    Barbados: tutti i passeggeri provenienti dall’Italia saranno sottoposti ad una quarantena di 14 gg obbligatoria e monitorata. Saranno sottoposti a tale misura tutti i passeggeri, anche quelli che non presentano nessun sintomo (es. febbre), e qualsiasi decisione sarà rimessa alla discrezione del personale sanitario locale presente in aeroporto.
•    Belize: le Autorità del Belize hanno disposto il divieto di ingresso per tutti i viaggiatori provenienti dall’Italia.
•    Bolivia: le Autorità boliviane hanno disposto una serie di misure restrittive per l’ingresso nel Paese tra cui controlli sanitari negli aeroporti e temporanea sospensione dei collegamenti aerei con l’Europa a partire dalle 23.59 di venerdì 13 marzo 2020.
•    Brasile: la Presidenza della Repubblica ha disposto la sospensione eccezionale, in via temporanea (per 30 giorni), dell’ingresso nel Paese di stranieri provenienti, per via aerea, da zone considerate a rischio tra cui l’Italia.
•    Canada: a partire da venerdì 20 marzo, è fatto divieto di ingresso in Canada ai cittadini stranieri, con l’eccezione di residenti permanenti, equipaggi aerei, diplomatici, nonché congiunti di cittadini canadesi, fanno eccezione anche i cittadini statunitensi.
•    Cile: a partire dal 18 marzo 2020, sono chiuse tutte le frontiere terrestri, marittime e aeree del Cile per il transito di stranieri. La misura non si applica alle merci Sarà consentito uscire dal Paese, ma non rientrare, ad eccezione dei cileni e degli stranieri residenti che dovranno sottoporsi all’arrivo alla quarantena obbligatoria di 14 giorni.
•    Colombia: il Presidente Dunque ha annunciato che dal 17 marzo sono chiuse tutte le frontiere marittime, terrestri e fluviali fino al 30 maggio. Da lunedì 16 marzo è vietato l’ingresso in Colombia a tutti i cittadini stranieri non residenti.
•    Costa Rica: il Presidente della Repubblica e il Ministro della Salute hanno dichiarato lo stato d’emergenza nazionale su tutto il territorio. Da mercoledì 18 marzo alle ore 23.59 fino al 12 aprile alle 23.59, ora locale, e’ garantito l’ingresso in Costa Rica ai soli cittadini e ai residenti che si trovino attualmente all’estero, ma è previsto per loro un periodo di quarantena precauzionale di due settimane. Potranno comunque partire, secondo quanto riferito dalle autorità locali, i turisti presenti nel Paese, non avendo il Governo sospeso alcun volo. Si possono tuttavia registrare difficoltà nel raggiungere l’Italia, a seguito della progressiva riduzione del traffico aereo da/per l’Europa.
•    Ecuador: il Ministero della Salute dell’Ecuador ha stabilito che a tutti viaggiatori provenienti dall’Italia sarà richiesta una quarantena obbligatoria domiciliare di 14 giorni. La stessa misura viene applicata anche ai viaggiatori diretti alle isole Galapagos.
•    El Salvador: vietato l’ingresso nel Paese a chiunque provenga dall’Italia.
•    Giamaica: a partire da lunedì 16 marzo tutti i viaggiatori provenienti da un paese dove si registra una trasmissione locale del Covid-19 dovranno porsi in auto quarantena per 14 giorni
•    Grenada: le Autorità di Grenada hanno disposto, dall’11 marzo e fino a nuova comunicazione, il divieto di ingresso per chiunque provenga da o abbia transitato in Italia.
•    Guatemala: le autorità locali hanno disposto la chiusura di tutte le frontiere aeree, marittime e terrestri, dal 17 marzo e per i successivi 15 giorni.
•    Haiti: divieto di ingresso a tutti i passeggeri che siano in Italia nei 14 giorni precedenti all’arrivo ad Haiti.
•    Honduras: le Autorità locali hanno disposto, a partire da 16 marzo, la chiusura delle frontiere aeree, terrestri e marittime per una settimana.
•    Isole Cayman: le autorità delle Isole Cayman hanno annunciato il diniego all’ingresso nel Paese per 60 giorni a partire dal 16 marzo 2020 per i viaggiatori provenienti dall’area Schengen
•    Nicaragua: i viaggiatori provenienti dall’Italia che presentano sintomi compatibili con il Covid-19 verranno trattati e posti in isolamento in attesa dei risultati del test. Anche in assenza di sintomi i viaggiatori verranno indirizzati verso unità predisposte con la raccomandazione di indicare i loro spostamenti fino al completamento di 14 giorni dalla data di uscita dall’Italia.
•    Panama: il Ministero della Salute ha introdotto di un periodo di vigilanza a domicilio di 14 giorni per tutti i viaggiatori provenienti dall’Italia, durante il quale le autorità sanitarie effettueranno controlli di persona e/o telefonici finalizzati a monitorare le condizioni di salute.
•    Repubblica Dominicana: le autorità locali hanno disposto la sospensione dei voli dall’Europa a partire dalle 6 del mattino ora locale del 16 marzo e fino al 15 aprile. Le autorità della Repubblica Dominicana hanno inoltre attuato la sospensione di voli diretti da Milano verso gli aeroporti della Repubblica Dominicana, per 30 giorni.
•    Saint Lucia: tutti i viaggiatori che sono stati in Italia nei 14 giorni precedenti all’arrivo saranno sottoposti ad un regime di quarantena di 14 giorni.
•    St. Maarten: le autorità hanno sospeso a partire da martedì 17 marzo 2020, per due settimane, l’arrivo sull’Isola di voli e navi provenienti dall’Unione Europea.
•    Saint Vincent e Grenadines: le Autorità locali hanno disposto che tutti i viaggiatori che abbiano soggiornato o provengano dall’Italia saranno sottoposti ad una quarantena di 14 giorni.
•    Stati Uniti: il Presidente degli Stati Uniti ha proclamato lo stato di emergenza nazionale e annunciato la sospensione temporanea, per un periodo iniziale di 30 giorni, dell’ingresso dei viaggiatori che, nei 14 giorni precedenti il tentativo di ingresso negli Stati Uniti, siano stati fisicamente presenti in uno dei Paesi dell’Area Schengen, inclusa l’Italia, e in Cina e Iran. La disposizione è entrata in vigore dal 13 marzo 2020 ora locale della costa est. Sono previste alcune eccezioni al divieto di ingresso (cittadini statunitensi e residenti permanenti o loro familiari, titolari di visto diplomatico e altri).
•    Turks and Caicos: divieto di ingresso per i viaggiatori provenienti dall’Italia.
•    Trinidad – Tobago: divieto di ingresso per chi abbia soggiornato in Italia nei 14 giorni precedenti la data di ingresso nel Paese.
•    Uruguay: quarantena obbligatoria di 14 giorni per i viaggiatori provenienti dall’Italia.
•    Venezuela: sospensione dei voli da e per il Venezuela provenienti dall’Europa.
MEDIO ORIENTE
•    Afghanistan: rafforzati i controlli sanitari negli aeroporti per tutti i viaggiatori provenienti dall’Italia. Qualora si ravvisino alcuni dei sintomi tipici dell’infezione da COVID-19, è prevista una quarantena precauzionale presso strutture sanitarie pubbliche.
•    Arabia Saudita: le autorità locali hanno disposto, in via precauzionale, la sospensione di tutti i voli internazionali da/per l’Arabia Saudita per un periodo di due settimane a partire dalle ore 11.00 del 15 marzo.
•    Bahrein: in assenza di sintomi compatibili con COVID-19, i viaggiatori italiani dovranno: completare un formulario sullo stato di salute, effettuare un tampone, aspettare il risultato del test negli appositi spazi indicati dalle autorità aeroportuali e, in caso di negatività, sottoporsi ad un autoisolamento per 14 giorni presso le loro abitazioni, con monitoraggio delle autorità sanitarie locali, a seguito di registrazione che può essere effettuata o on line o chiamando il numero 444. Se sintomatici: saranno immediatamente trasferiti nei centri preposti dalle autorità.
•    Emirati Arabi Uniti: le Autorità degli Emirati Arabi Uniti hanno adottato, a partire dal 19 marzo 2020, la temporanea sospensione dell’esenzione di visto per i cittadini italiani, insieme a tutti gli altri cittadini dei Paesi Schengen. Dal 17 marzo è inoltre sospeso il rilascio di tutte le altre tipologie di visto. Per quanto riguarda gli stranieri (e quindi anche i cittadini italiani) in possesso di un valido titolo di soggiorno negli EAU e temporaneamente all’estero, il loro reingresso negli EAU è sospeso dal 19 marzo per un periodo di due settimane, eventualmente prorogabile per ulteriori due settimane Ai fini del reingresso, gli stessi dovranno contattare le Ambasciate degli EAU nei Paesi nei quali si trovano. Le compagnie aeree degli EAU (Etihad, Emirates e Fly Dubai) hanno inoltre temporaneamente sospeso i collegamenti diretti con l’Italia e stanno progressivamente riducendo le altre tratte internazionali (incluse quelle in Europa). Anche alla luce di possibili repentini aggiornamenti delle disposizioni in vigore oltre che dei collegamenti aerei tra l’Italia e gli EAU, si raccomanda di consultare previamente la compagnia aerea e, nel caso di voli indiretti dall’Italia per gli Emirati Arabi Uniti, di verificare anche le disposizioni in vigore nei Paesi di transito. I passeggeri in arrivo negli aeroporti degli EAU vengono sottoposti al rilevamento della temperatura corporea e, limitatamente ai passeggeri in arrivo da paesi in cui sono stati registrati numerosi casi di contagio da COVID-19, viene anche effettuato il test con tamponi. Tale ultimo provvedimento non si applica ai passeggeri in transito, ai quali viene misurata solo la temperatura corporea. A tutti i passeggeri in arrivo negli EAU le Autorità emiratine raccomandano comunque di sottoporsi alla misura della quarantena domiciliare (in hotel o a casa) per un periodo di 14 giorni. Tale misura non si applica ai passeggeri in transito.
•    Giordania: vietato l’ingresso di tutti i viaggiatori provenienti dall’Italia, salvo i cittadini giordani e i cittadini italiani con residenza in Giordania. Questi ultimi saranno tuttavia al loro ritorno sottoposti ad un periodo di quarantena di 14 giorni.
•    Iran: tutti i passeggeri in arrivo e in partenza dall’Iran devono sottoporsi a controlli sanitari obbligatori alle frontiere. Recarsi in aeroporto almeno 5 ore prima dell’orario di partenza per svolgere la procedura dei controlli sanitari.
•    Iraq: le Autorità irachene hanno chiuso le frontiere con l’Iran e hanno vietato l’ingresso ai viaggiatori che siano stati o abbino anche solo transitato, nei 14 giorni precedenti il tentativo di ingresso in Iraq in Italia. Il Kurdistan iracheno ha stabilito che non potranno entrare in Kurdistan i viaggiatori che siano stati o abbiano transitato in tale Paese a partire dal 1 gennaio 2020.
•    Israele: le Autorità israeliane hanno disposto che è vietato l’ingresso in Israele a tutti coloro che provengono dall’Italia.
•    Kuwait: i Consolati del Kuwait in Italia a Roma e Milano hanno sospeso il rilascio dei visti per i cittadini italiani, ad eccezione di delegazioni o casi specifici autorizzati da parte kuwaitiana. Le autorità locali hanno disposto inoltre la sospensione dei voli passeggeri da/per il Kuwait. Alla luce della drastica riduzione del traffico aereo da/per l’Europa, l’Ambasciata d’Italia in Kuwait, in raccordo con altre Ambasciate UE nel Paese e con il Ministero degli Affari Esteri kuwaitiano, sta lavorando per organizzare un volo straordinario. Per informazioni in proposito e per segnalare la propria presenza nel Paese e l’intenzione di rientrare in Italia, è possibile contattare l’indirizzo: consolare.alkuwait@esteri.it.
•    Libano: il 15 marzo il Governo libanese, in risposta all’emergenza Covid-19, ha adottato nuove misure restrittive che prevedono, tra l’altro, la chiusura dell’aeroporto internazionale di Beirut e di tutti i porti e valichi di frontiera terrestri dal 18 al 29 marzo 2020
•    Oman (agg.22/03): a partire dal 18 marzo 2020 è sospeso l’ingresso in Oman da tutti i confini aerei, marittimi e terrestri a tutti gli stranieri, inclusi gli italiani, ed è stato disposto il divieto di espatrio per i cittadini omaniti. Si raccomanda quindi di evitare viaggi verso l’Oman. Per chi sia entrato nel Paese dopo il 2 marzo 2020 le autorità raccomandano una quarantena domestica. È ammesso il transito di passeggeri nell’aeroporto di Mascate. Dal 15 marzo è altresì vietato l’ingresso delle navi da crociera nei porti di Mascate, Salalah e Khasab.
•    Qatar: le Autorità locali hanno disposto che i passeggeri provenienti dall’Italia con destinazione finale DOHA e privi di un permesso di residenza in Qatar non saranno temporaneamente ammessi in Qatar. Chi in possesso di regolare permesso di soggiorno in Qatar, sarà sottoposto ad un obbligo di quarantena di 14 giorni presso strutture dedicate del Ministero della Sanità, anche se asintomatici. NB: Al riguardo, si stanno registrando respingimenti alla frontiera e imposizioni di obbligo di quarantena a passeggeri, anche italiani, con destinazione finale Doha, seppur in possesso di permesso di residenza in Qatar e provenienti da paesi non a rischio o che non abbiano viaggiato in Italia nei 14 giorni precedenti al loro arrivo. Si raccomanda pertanto di verificare con la propria compagnia aerea lo stato del volo e l’effettiva possibilità di imbarco.
•    Territori Palestinesi: i viaggiatori provenienti dall’Italia verranno sottoposti ad un periodo di quarantena di 14 giorni presso centri specializzati.
ASIA E OCEANIA
•    Australia: divieto di ingresso per tutti i viaggiatori che abbiano soggiornato o transitato in Italia.
•    Azerbaigian: le Autorità azere hanno decretato la sospensione, per 45 giorni, del portale per il visto elettronico ASAN VISA. I cittadini stranieri che intendano visitare l’Azerbaigian sono pertanto tenuti a richiedere un visto alle rappresentanze diplomatico-consolari dell’Azerbaigian. Inoltre, i viaggiatori provenienti dai Paesi con un’elevata presenza di contagio da COVID-19, ivi inclusa l’Italia, dovranno presentare un certificato medico che attesti la negatività al virus per poter ottenere il visto. Tale requisito è richiesto anche per coloro che abbiano visitato i Paesi a rischio nei 14 giorni precedenti il viaggio in Azerbaigian. Per i viaggiatori che giungono in Azerbaigian, le autorità locali potranno disporre la quarantena obbligatoria o l’isolamento domiciliare per 14 giorni, in base alle valutazioni condotte caso per caso. I viaggiatori potranno inoltre essere sottoposti ad accertamenti sanitari, incluso il test per COVID-19.
•    Bangladesh: divieto di ingresso per i viaggiatori provenienti dall’Italia dal 16 al 31 marzo 2020.
•    Bhutan: le Autorità del Bhutan hanno disposto, per le due settimane successive, il divieto di ingresso nel Paese a tutti i turisti stranieri.
•    Brunei: le Autorità sanitarie locali hanno introdotto misure restrittive sia per l’ingresso che per l’uscita dal Paese. E’ negato l’accesso ai viaggiatori che negli ultimi 14 giorni abbiano soggiornato in Italia
•    Cambogia: al fine di prevenire la diffusione del COVID-19, le Autorità del Regno di Cambogia hanno comunicato che, a partire dal 17 marzo e per i successivi 30 giorni, non sarà più consentito l’ingresso nel Paese a tutti gli stranieri provenienti da Italia
•    Cina: in molte città della Cina, a partire da Pechino, le autorità stanno introducendo misure limitative dei movimenti, tra cui l’obbligo di osservare 14 giorni di auto-quarantena presso la propria dimora per cittadini e viaggiatori in arrivo dall’estero.
•    Figi: divieto di accesso per tutti i cittadini stranieri che siano stati in Italia nei 14 giorni precedenti l’arrivo.
•    Filippine: per quanto riguarda i viaggiatori provenienti dall’Italia è autorizzato l’ingresso nelle Filippine solo ed esclusivamente alle seguenti categorie: cittadini italiani o di qualunque nazionalità solo se muniti di un certificato medico rilasciato nelle ultime 48 ore che attesti che è stato fatto il test per il Covid-19 ed esso è risultato negativo; cittadini filippini e loro familiari che rientrano in patria; cittadini italiani e stranieri solo se residenti permanentemente nelle Filippine e muniti di un valido permesso di soggiorno emesso dalle autorità filippine. Ai passeggeri che non rientrano in tali categorie verrà negato l’ingresso.
•    Georgia: il Governo georgiano ha comunicato che, a partire dal 21 marzo, verranno sospesi tutti i collegamenti aerei, con l’eccezione di quelli concordati con il Governo stesso dalla compagnia Georgian Airways.
•    Giappone: a tutti i cittadini non giapponesi (inclusi pertanto gli italiani) che provengano o siano transitati dalle Regioni Lombardia, Veneto, Emilia-Romagna, Piemonte e Marche nei 14 giorni precedenti all’arrivo sul territorio giapponese sarà vietato l’ingresso in Giappone, con effetto di immediato respingimento alla frontiera.
•    Hong Kong: quarantena obbligatoria di 14 giorni per i viaggiatori provenienti dall’Italia.
•    India: le Autorità indiane hanno disposto che, a partire dalle 05.30 del mattino, ora locale, del 22 marzo, per un periodo di una settimana, vige il divieto di atterraggio in India per tutti i voli commerciali internazionali. Di conseguenza, i voli commerciali dall’India per l’Italia e l’Europa non potranno essere operati dopo le 05.30 del 22 marzo.
•    Indonesia: al fine di evitare la diffusione del nuovo coronavirus (Covid-19) in Indonesia, le Autorità locali hanno disposto misure preventive e restrittive attuate in modo stringente. Tra queste la sospensione, per la durata di un mese, dell’esenzione dal visto e la sospensione del rilascio di visti all’arrivo per tutti i viaggiatori di qualsiasi nazionalità. È inoltre in vigore il divieto di ingresso e transito nel Paese per tutti coloro che, nei 14 giorni precedenti il viaggio, abbiano viaggiato/soggiornato in Italia, Città del Vaticano, Iran, Spagna, Francia, Germania, Svizzera, Regno Unito.
•    Kazakistan: è vietato l’ingresso ed è sospeso il rilascio dei visti per tutti i cittadini provenienti dall’Italia.
•    Kirghizistan: le Autorità del Kirghizistan hanno disposto, a partire dal 19 marzo 2020, la chiusura di tutte le frontiere terrestri ed aeree in entrata ed uscita
•    Malaysia: a seguito della diffusione del COVID-19 (nuovo coronavirus), le Autorità federali malesi hanno imposto un divieto d’ingresso e di transito nel Paese nei confronti dei viaggiatori italiani a decorrere da venerdì 13 marzo 2020.
•    Mongolia: divieto di ingresso per tutti i viaggiatori provenienti dall’Italia.
•    Myanmar: previste misure di quarantena presso struttura sanitarie birmane per i viaggiatori provenienti dall’Italia.
•    Nepal: le autorità nepalesi hanno disposto il blocco totale dei collegamenti aerei internazionali dal 23 marzo al 31 marzo. Le autorità locali hanno comunicato inoltre che, a partire dal 14 marzo e fino al 30 aprile 2020, è sospesa l’emissione di ‘visa-on-arrival’ (visti all’arrivo alla frontiera) a tutti i cittadini stranieri.
•    Nuova Caledonia: in risposta all’emergenza sanitaria COVID-19, le autorità locali hanno stabilito che tutti i passeggeri che arrivano all’aeroporto di Tontouta saranno messi in isolamento domiciliare per 14 giorni, se non sintomatici. I trasgressori saranno soggetti a una multa di 90.000 franchi.
•    Nuova Zelanda: nell’ambito delle misure adottate dalle autorità della Nuova Zelanda per la prevenzione della diffusione del nuovo coronavirus, per i viaggiatori in arrivo dall’Italia non sono previste restrizioni all’ingresso ma è richiesto di porsi in auto-isolamento, riducendo al minimo le occasioni di contatto con altri, dopo il loro arrivo in Nuova Zelanda, per un periodo di 14 giorni. Tale disposizione entra in vigore dal 13 marzo (ora locale). I viaggiatori provenienti dall’Italia devono inoltre registrarsi obbligatoriamente presso la linea telefonica verde (healthline) del Ministero della Salute (0800 358 5453 oppure +64 9 358 5453 per SIM straniere).
•    Polinesia francese: le Autorità locali hanno deciso di sospendere gli scali di navi da crociera nella Polinesia francese. Questa decisione ha effetto immediato e fino all’11 aprile 2020, con possibilità di estensione.
•    Samoa: il Ministero della Salute di Samoa ha stabilito che i viaggiatori provenienti (o in transito) dall’Italia saranno ammessi nel Paese solo se abbiano trascorso 14 giorni di quarantena in un Paese in cui non siano occorsi casi di coronavirus e posseggano certificazione medica che escluda il contagio.
•    Singapore (agg.22/03): a partire dalle ore 23.59 del 23 marzo 2020 tutti i visitatori a breve termine, senza distinzione di provenienza, non potranno entrare o transitare attraverso Singapore. L’unica eccezione è rappresentata dai detentori di pass di lavoro, compresi i familiari a carico, purchè siano impiegati in settori di interesse strategico come sanità e trasporti. Tutti i titolari di pass di lavoro e i loro familiari che intendono entrare o tornare a Singapore da qualsiasi paese devono ottenere l’approvazione del Ministero del Lavoro locale (Ministry of Manpower) prima di poter iniziare il viaggio.
•    Sri Lanka: dalle 23:59 del 18 marzo, è sospeso l’ingresso in Sri Lanka, fino al 31 marzo, a tutti i passeggeri a prescindere della nazionalità e della provenienza. Fa eccezione il personale diplomatico. A tutti i connazionali presenti a vario titolo nel Paese e che intendano rientrare in Italia, si raccomanda di contattare in tempi rapidi la compagnia aerea di riferimento, per verificare le rotte ancora disponibili. In particolare, risultano ancora operative le compagnie Qatar Airways (con scalo a Doha), Sri Lankan Airways (volo diretto Colombo-Londra), Edelweiss (Swiss Air). Tali indicazioni potrebbero cambiare con scarso o nessun preavviso.
•    Tagikistan: le Autorità del Tagikistan hanno disposto la temporanea sospensione di tutti i voli in arrivo nel Paese a partire dal 20 marzo.
•    Taiwan: divieto di ingresso per i viaggiatori provenienti dall’Italia.
•    Tailandia: le persone provenienti da Italia, Cina e Regioni Amministrative Speciali di Hong Kong e Macao, Iran, Corea del Sud, anche in assenza di sintomi, devono porsi in auto-quarantena presso il proprio domicilio (o albergo), per un periodo di 14 giorni. La violazione dell’auto-quarantena viene sanzionata con una multa di 20mila Thai Baht, pari a circa 620 euro. Dalle ore 23:59 del 22 marzo sarà richiesto anche per tutti i passeggeri di qualsiasi nazionalità, anche solo in transito aeroportuale dalla Tailandia, e per i voli interni al Paese, un certificato medico con allegato il risultato del test per il COVID-19 (o di assenza di rischio da contagio da COVID-19 nel passeggero), rilasciato da meno di 72 ore, e un’assicurazione medica con massimale di almeno 100.000 USD. Massima discrezionalità è lasciata alle compagnie aeree al momento dell’imbarco. di meno di 72 ore, e un’assicurazione medica con massimale di almeno 100.000 USD. Thai Airways ha sospeso la tratta aerea Fiumicino-Bangkok (voli TG944 e TG945) a partire dal 15 marzo e fino al 29 marzo compreso.
•    Timor Est: le Autorità timoresi hanno disposto il divieto all’ingresso nel Paese nei confronti dei viaggiatori che abbiano soggiornato o transitato nelle ultime quattro settimane in Italia
•    Turkmenistan: le Autorità turkmene hanno adottato misure precauzionali tra cui la sospensione del rilascio del visto di ingresso ai cittadini dei Paesi in cui sono stati accertati casi conclamati di infezione, inclusa l’Italia.
•    Uzbekistan: le autorità uzbeke hanno chiuso tutte le frontiere.
•    Vietnam (agg.22/03): il Governo vietnamita ha disposto che, dal 22 marzo, è temporaneamente sospeso l’ingresso in Vietnam di tutti gli stranieri, ad eccezione di diplomatici, delegazioni ufficiali e lavoratori altamente qualificati, che rimangono comunque sottoposti all’obbligo di quarantena
AFRICA
•    Algeria: le Autorità algerine hanno annunciato che, a partire da giovedì 19 marzo, saranno sospesi tutti i collegamenti aerei e marittimi con l’Europa.
•    Angola: le Autorità angolane hanno disposto il divieto di ingresso per tutti i cittadini non angolani provenienti dall’Italia.
•    Benin: le Autorità hanno disposto l’obbligo di quarantena di 14 giorni al momento dell’ingresso nel territorio del Benin per tutti i cittadini stranieri e beninesi provenienti da Paesi ad elevata diffusione di COVID-19, inclusa l’Italia (intero territorio nazionale). All’arrivo presso l’aeroporto internazionale di Cotonou gli ufficiali sanitari locali accompagneranno i viaggatori in provenienza dalle aree a rischio fino al luogo individuato per lo svolgimento della quarantena: è consentito svolgerla presso la propria abitazione o un hotel di propria scelta, se questi verranno valutati adeguati dalle competenti dalle Autorità. In alternativa il governo beninese ha individuato 10 strutture alberghiere che accettano persone in quarantena. Per isolare invece ed eventualmente curare le persone che presentano sintomi è stata approntata una struttura sanitaria a Cotonou mentre sono in corso di realizzazione ulteriori strutture a Calavi e Natitingou.
•    Burundi: i viaggiatori provenienti dall’Italia saranno sottoposti ad una quarantena di 14 giorni, presso una struttura appositamente indicata dalle Autorità locali e a carico di queste ultime.
•    Camerun: immediata chiusura delle frontiere terrestri, marittime e aeree, dal 18 marzo fino a nuovo ordine.
•    Capo Verde: le Autorità capoverdiane, a partire da domani, mercoledì 18 marzo, hanno proibito per un periodo di tre settimane tutti i voli in provenienza dai paesi europei
•    Ciad: le Autorità del Ciad hanno disposto la chiusura delle frontiere aeree a partire da giovedì 19 marzo, per un periodo di due settimane.
•    Congo-Brazzaville: tutti i viaggiatori provenienti dall’Italia devono essere sottoposti a quarantena in una struttura indicata dalle autorità locali.
•    Costa D’Avorio: controlli termici per i passeggeri in arrivo. In caso di sintomi compatibili con il Covid-19, le autorità potranno disporre l’isolamento a scopo precauzionale.
•    Egitto (agg.22/03): tutti i voli da e per l’Egitto sono sospesi fino almeno al 31 marzo 2020. L’Ambasciata d’Italia al Cairo sta raccogliendo le manifestazioni di interesse a rientrare in Italia da parte dei connazionali temporaneamente in Egitto, con un possibile volo in deroga alla sospensione del traffico aereo. Gli interessati sono invitati a visitare il sito web dell’Ambasciata e a scrivere all’indirizzo email: cairo.rimpatri@esteri.it.
•    Eritrea: i cittadini italiani che si recheranno in Eritrea saranno posti in stato di quarantena per una durata di 14 giorni presso un’apposita struttura ospedaliera.
•    Etiopia: ai viaggiatori in arrivo dall’Italia è richiesto l’isolamento domiciliare e di evitare contatti sociali per un periodo di 14 giorni. Durante il periodo di isolamento, le autorità sanitarie effettueranno un monitoraggio attivo con chiamate giornaliere per verificare le condizioni di salute del viaggiatore. L’unità di emergenza sul COVID-19 presso l’Istituto Etiopico di Salute Pubblica è contattabile 24 ore su 24, dall’Etiopia, al seguente numero: 8335. In caso di sospetto contagio, i cittadini stranieri potrebbero essere collocati in quarantena (la cui durata è stabilita caso per caso in base alla diagnosi) presso appositi centri di isolamento.
•    Gabon: le autorità potrebbero adottare senza preavviso misure restrittive (dalla quarantena obbligatoria al respingimento in frontiera) per i viaggiatori provenienti dall’Italia.
•    Ghana: il governo del Ghana ha imposto un divieto temporaneo ai viaggiatori che negli ultimi 14 giorni hanno viaggiato in paesi che hanno registrato 200 o più casi di coronavirus (inclusa l’Italia). Tali misure entrano in vigore martedì 17 marzo alle ore 13 locali. A partire dal 17 marzo, quindi, vige un divieto di ingresso in Ghana per i viaggiatori provenienti dall’Italia. Tale divieto non si applica ai cittadini del Ghana o agli stranieri con permessi di residenza del Ghana in corso di validità.
•    Gibuti: al fine di prevenire la diffusione del COVID-19 (nuovo coronavirus) nel Paese, le Autorità gibutine hanno deciso la chiusura dell’aeroporto internazionale di Gibuti, a partire da mercoledì 18 marzo 2020 (ultimi voli il 17 marzo). Tutto il traffico passeggeri sarà interrotto fino a nuovo ordine, mentre resterà attivo il traffico merci.
•    Guinea equatoriale: divieto di ingresso per tutti i viaggiatori provenienti dall’Italia.
•    Guinea: le Autorità della Guinea Conakry hanno disposto che, a partire dal 9 marzo, sarà imposto un periodo di quarantena obbligatoria a tutti i viaggiatori provenienti dall’Italia.
•    Kenya: divieto di ingresso per i viaggiatori provenienti dall’Italia,
•    Lesotho: per i viaggiatori provenienti dall’Italia è previsto un periodo di auto-isolamento della durata di 14 giorni.
•    Liberia: le Autorità della Liberia impongono a tutti i visitatori provenienti dall’Italia di osservare un periodo di isolamento obbligatorio di 14 giorni.
•    Madagascar: con un comunicato del 16 marzo, le autorità di Antananarivo hanno disposto, a partire da giovedì 19 marzo alle ore 23.59, la sospensione di tutti i voli da/per l’Europa per i prossimi 30 giorni. Verranno inoltre interrotti i collegamenti con le isole di Reunion e Mayotte. Tutti i passeggeri in provenienza dall’Europa prima di giovedì 19 marzo saranno posti sistematicamente in quarantena.
•    Mali: le autorità del Mali hanno disposto da giovedì 19 marzo la sospensione di tutti i voli dall’Europa
•    Marocco: le Autorità locali, nella notte tra il 9 e il 10 marzo, hanno annunciato la sospensione immediata del traffico aereo e marittimo da/per l’Italia. Tutti i porti marocchini sono stati chiusi alle navi passeggeri. Tutti passeggeri in arrivo in Marocco con voli indiretti dovranno comunque compilare la “fiche sanitaire du passager”, un modulo in cui riportare le proprie generalità ed alcune informazioni utili al fine del monitoraggio sanitario. Inoltre, negli aeroporti di Casablanca, Marrakech, Agadir, Fes, Rabat e Tangeri e nei porti di Casablanca e Tangeri sono stati introdotti controlli termici sistematici per i passeggeri provenienti a qualunque titolo dall’Italia. Per i casi sospetti è previsto l’isolamento ed il trasferimento in strutture ospedaliere dotate di reparto idoneo.
•    Mauritania: i viaggiatori provenienti dall’Italia, anche con voli indiretti, saranno sottoposti a una quarantena obbligatoria di 14 giorni. In alternativa, potranno fare rientro immediato nel Paese di provenienza.
•    Mauritius: le Autorità delle Mauritius hanno interdetto l’accesso ai viaggiatori provenienti dall’Italia.
•    Mozambico: le Autorità locali hanno disposto una quarantena domiciliare obbligatoria (con controlli periodici da parte delle Autorità sanitarie), per un periodo di 14 giorni, per tutti i passeggeri in arrivo da Paesi di trasmissione attiva del Coronavirus.
•    Namibia: divieto di ingresso per tutti i viaggiatori provenienti dall’area Schengen.
•    Niger: il Ministro della Salute del Niger ha stabilito in data 10 marzo che tutti coloro che provengono da Paesi dove è presente un focolaio attivo di COVID-19 (inclusa l’Italia) saranno sistematicamente messi in quarantena presso il loro domicilio, con due visite di controllo giornaliere da parte di medici locali.
•    Nigeria: il governo nigeriano ha disposto controlli su tutti i passeggeri in arrivo negli aeroporti internazionali e nei porti. Le autorità locali, dal 29 febbraio, hanno inserito l’Italia in una lista di osservazione e potrebbero determinare ulteriori misure restrittive nei confronti dei passeggeri italiani anche con scarso preavviso.
•    Repubblica Democratica del Congo: tutti i passeggeri in arrivo, non importa la provenienza, verranno sottoposti a controlli preventivi. Chiunque presenti segni febbrili verrà posto in quarantena presso ospedali pubblici locali.
•    Ruanda: i viaggiatori provenienti dall’Italia saranno registrati e sottoposti ad un monitoraggio giornaliero per 14 giorni, con spese a carico del viaggiatore.
•    Sao Tomé e Principe: divieto di ingresso per i viaggiatori provenienti dall’Italia.
•    Senegal: sospensione dei collegamenti aerei con l’Italia.
•    Seychelles: ad eccezione dei cittadini e residenti, le autorità hanno vietato alle compagnie aeree di imbarcare passeggeri che siano stati in Italia negli ultimi 14 giorni. Misura analoga per gli sbarchi via mare.
•    Sierra Leone: i viaggiatori stranieri che abbiano soggiornato in Italia nei 14 giorni precedenti l’arrivo nel Paese saranno sottoposti ad un regime di quarantena di 14 giorni.
•    Somalia: le autorità locali hanno vietato l’ingresso sul territorio somalo a tutti i passeggeri provenienti dall’Italia o che vi abbiano transitato negli ultimi 14 giorni.
•    Sudafrica: divieto di ingresso per tutti i viaggiatori provenienti dall’Italia.
•    Sudan: le Autorità locali hanno vietato, fino al 30 luglio prossimo, l’ingresso in Sudan ai cittadini dei Paesi in cui maggiore è l’incidenza accertata del virus, tra cui l’Italia, anche se già in possesso di visto o permesso di soggiorno e indipendentemente dalla loro provenienza.
•    Swaziland: divieto di ingresso per i viaggiatori provenienti dall’Italia.
•    Tanzania: il governo della Tanzania e quello semiautonomo di Zanzibar hanno rafforzato le misure di contenimento. Tutti i passeggeri in arrivo negli aeroporti internazionali e nel porto di Zanzibar sono controllati. Le persone con sintomi sospetti vengono isolate, testate per il coronavirus e, se positive, vengono messe in quarantena in strutture pubbliche. Le autorità locali hanno annunciato il 9 marzo, con effetto immediato, la cessazione di tutti i voli charter dall’Italia diretti a Zanzibar. Poiché si registra anche una progressiva riduzione del numero e della frequenza dei collegamenti aerei tra la Tanzania e l’Italia, in caso di viaggio, si consiglia di verificare con attenzione lo stato del volo, di controllare che negli aeroporti di transito non vi siano divieti per i passeggeri provenienti dall’Italia e di comunicare all’Ambasciata la propria presenza nel Paese.
•    Tunisia: al fine di prevenire la diffusione dei contagi da COVID 19, le autorità tunisine hanno stabilito che dal 15 marzo tutti i passeggeri provenienti da Cina, Corea del Sud, Iran e Italia, o che hanno viaggiato nei suddetti Paesi nel corso degli ultimi 14 giorni, non sono autorizzati a entrare o a transitare negli aeroporti tunisini. A partire dal 18 marzo 2020 è disposta la chiusura delle frontiere aeree e terrestri, ad eccezione dei voli di rimpatrio e di trasporto merci. Le autorità tunisine hanno disposto inoltre la chiusura delle frontiere marittime (passeggeri), la sospensione dei collegamenti aerei con l’Italia, e adottato misure restrittive all’interno del Paese (annullamento eventi pubblici, eventi sportivi a porte chiuse, chiusura scuole, bar, ristoranti, divieto di assembramenti come mercati, bagni pubblici e feste).
•    Uganda: i viaggiatori provenienti dall’Italia saranno sottoposti ad una quarantena di 14 giorni, a spese del viaggiatore, presso una struttura sanitaria definita dalle autorità locali.
•    Zambia: per i viaggiatori provenienti da regioni interessate dal contagio, sono previste due casistiche: ai passeggeri che non dimostrano sintomi viene imposta una quarantena di 14 giorni presso il proprio domicilio; i passeggeri che invece dimostrano sintomi verranno trasportati a un centro di isolamento fino ad accertamento di avvenuta guarigione.

 



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