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21 rmo maggio 2020 Anche perché il nostro è un settore fortemente orien- t a to a ll’export, con oltre il 60% dell a produzione de- stin a t a oltreconfine. Molti dei nostri competitor esteri invece sono rim a sti a perti, e h a nno potuto d a re rispo- ste a lle richieste di commesse. Si a vr à a nche un effetto sull a liquidit à perché se non si produce non si inc a ss a . Ci s a r à a nche un problem a di occup a zione nelle nostre a ziende perché rischi a mo di perdere fette import a nti di commesse: se il cliente ci trov a chiusi v a d a un’ a ltr a a ziend a a ordin a re”. Pre s idente, come s i s ono riorganizzate le aziende per la ripartenza? “Inn a nzitutto dobbi a mo dire che noi metti a mo a l primo posto l a sicurezz a e l a s a lute dei nostri coll a bo- r a tori. Ricordi a moci che le nostre f a bbriche sono gi à d a tempo a ll’ a v a ngu a rdi a in questo senso. Punteremo a nche sullo Sm a rt Working per gli uffici, sulle videocon- ferenze per org a nizz a re riunioni d a remoto si a pur con tutte le problem a tiche correl a te a l ‘digit a l divide’ delle connessioni Internet nelle loc a lit à it a li a ne. Per i coll a udi, a d esempio, nell a mi a a ziend a sti a mo inizi a ndo a f a rli d a remoto ponendo i nostri tecnici di fronte a gli im- pi a nti e st a bilendo un a connessione video con il cliente per consentirgli di a ssistere a lle v a rie f a si ed a vere tutte le delucid a zioni del c a so, oltre che richiedere prove p a r- ticol a ri o qu a nt’ a ltro necess a rio dur a nte il primo st a rt- up dell a m a cchin a . In Omer a ne a bbi a mo f a tto uno per un a m a cchin a destin a t a a gli St a ti Uniti: il coll a udo d a remoto è dur a to tre ore ed è a nd a to benissimo. Sono tutte delle oper a tivit à che er a no gi à in a tto gr a zie a ll a digit a lizz a zione e a ll’interconnessione: questo dr a mm a ne h a a cceler a to le din a miche”. Ci s ono ancora però da ri s olvere molti protocolli legati all’export? “Penso che a nche questi problemi si dovr a nno risolvere in tempi brevi s a pendo che fino a qu a ndo non ci s a r à un v a ccino occorrer à convivere con quest a situ a zione e quindi individu a re tutti gli strumenti necess a ri per per- mettere un a produzione in sicurezz a . S a ppi a mo che non solo noi, m a tutti non possi a mo prescindere d a un merc a to estero. Bisogner à a d esempio norm a re i nostri uomini che v a nno a ll’estero a l a vor a re sugli impi a nti, che debbono vi a ggi a re in sicurezz a e trov a re a mbienti sicuri nelle a ziende che dovr a nno a nd a re a visit a re”. Potrebbe e ss erci in futuro un ri s chio di acqui s izioni s e il mercato non dove ss e ripartire? “Non vedo questo rischio a desso. Io ho l a convinzione che, nonost a nte il d a nno che a bbi a mo a vuto, ci ripren- deremo. Ci si a mo ripresi in p a ss a to d a ll a boll a fin a nzi a - ri a , è chi a ro però che a nche lo St a to deve f a re l a propri a p a rte. Non può pens a re che le a ziende risolv a no i loro problemi m a non contribuire a nche lui. Ad esempio, il Decreto Liquidit à pone delle tempistiche e un a bu- rocr a zi a troppo pes a nti. Il problem a è a desso non tr a pochi mesi. Sper a v a mo in contributi a fondo perduto perché oggi lo St a to si f a solo d a g a r a nte m a le b a nche erog a no mutui a t a ssi di merc a to e secondo i r a nking delle a ziende. E, inoltre, è a nche interesse dello St a to che gioielli it a li a ni, come a nche quelli del settore delle m a cchine utensili, rim a ng a no in m a no a imprenditori it a li a ni. Noi ci tireremo a ncor a di più su le m a niche m a lo St a to deve a ffi a nc a re gli imprenditori”. Dal 14 al 17 ottobre è in programma la BiMu. Come vi s tate muovendo? “Nel nostro consiglio direttivo del prossimo 16 giugno l a Fier a Mil a no ci spiegher à , e condivideremo insieme, come org a nizz a re l a fier a in sicurezz a . Noi speri a mo che l a Fier a di Mil a no poss a divent a re un hub, un modello nell’org a nizz a zione di fiere in pien a sicurezz a a l tempo del Coron a virius, Noi vorremmo che l a BiMu fosse l a prim a fier a it a li a n a in tem a di tecnologi a , che veng a org a nizz a t a secondo protocolli di tutel a dell a s a lute e dell a sicurezz a . Anche questo t a ssello deve essere un a chi a ve vincente per l a nostr a economi a ”. lurossi_71

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