La grande compagnia aerea low-cost mette in campo svariate nuove tecnologie per ridurre i costi di manutenzione senza compromettere i livelli di sicurezza. La manutenzione del veivolo inizia durante il volo, monitorandone le componenti essenziali o, e continua a terra dove viene ispezionato per controllare che non ci siano danni strutturali che potrebbero pregiudicarne l’integrità. Particolarmente delicata è la gestione dei danni subiti dalle pale delle turbine dei motori
Manutenzione predittiva
Il sistema è attualmente in prova su un piccolo numero di velivoli, in attesa di essere generalizzato. Secondo FlightWatching, una volta a regime consentirà di evitare almeno il 10% dei ritardi dovuti a cause tecniche (che costano alle compagnie aeree 1,5 milioni di euro l’anno).
Manutenzione a terra
La manutenzione non termina però con la sostituzione dei componenti difettosi. Una volta a terra, l’aereo dovrà essere ispezionato per controllare che non ci siano danni strutturali che potrebbero pregiudicarne l’integrità. A questo scopo è necessario conoscere ogni piccola imperfezione della superficie dell’aereo, per poter distinguere quelle già presenti da quelle generate da nuovi urti con oggetti (uccelli, cenere vulcanica, grandine ecc.) e che potrebbero richiedere un intervento. Questo tipo di contabilità veniva tenuto mediante enormi tabelle cartacee, ma ora un nuovo software permette di visualizzare l’aereo in 3D, segnando la posizione di ogni minimo difetto. Appropriatamente denominato Dent & Buckle (letteralmente ‘bugne e ammaccature’), il programma è stato realizzato dalla software house Output 42, azienda di origine polacca con sedi nel Regno Unito, Islanda, Svizzera e Danimarca, in collaborazione con le islandesi Kpal e Duo. Permette di fare totalmente a meno della carta (ma è in grado di assemblare rapidamente rapporti stampabili in formato Excel e PDF). La rappresentazione tridimensionale dell’aereo può essere ingrandita e ruotata a piacere, e su di essa si può collocare qualunque difetto superficiale, visualizzando se necessario anche la struttura portante e gli altri sistemi per capire se possono essere stati interessati da un danno. Il tutto può essere consultato in tempo reale anche con app installate su tablet o con occhiali da realtà aumentata (vedi riquadro), consentendo un forte risparmio di tempo e di costi.
Le pale della turbina
Particolarmente delicata è la gestione dei danni subiti dalle pale delle turbine dei motori turbo fan. Queste vengono ispezionate prima e dopo il volo poiché, data l’alta velocità di rotazione (5.200 giri/min per un Airbus A320 alla massima potenza), anche una piccola ammaccatura può generare vibrazioni tali da accelerare l’usura di altre parti del motore, aumentare i consumi e, nei casi più gravi, compromettere la sicurezza, obbligando la compagnia a bloccare l’aereo a terra e a sostituire la pala difettosa. Il problema è complicato dal fatto che le pale, data la loro forma molto complessa, non si possono produrre in modo tale che risultino tutte uguali. Ci sono piccole differenze nel peso e soprattutto nel momento che generano, misurate al momento della produzione e di cui bisogna tenere conto per evitare vibrazioni, per rendere la turbina il più possibile equilibrata nel suo complesso. Un compito niente affatto facile, dato che una turbina comprende 36 pale, e calcolare tutte le possibili combinazioni diventa un compito difficile anche per un computer. Il calcolo viene di solito semplificato preparando in anticipo coppie di pale il più possibile simili, da posizionare una opposta all’altra. Le compagnie aeree hanno tecnici specializzati nella scelta delle coppie di pale da sostituire, tenendo conto anche dei fattori logistici per minimizzare il tempo in cui l’aereo deve restare fermo. Qui entra in gioco un altro dei software innovativi utilizzati da EasyJet: BladeFix, anch’esso prodotto da Output 42, e già in uso da parte della compagnia aerea. Anche BladeFix ha un’interfaccia basata sul web, e permette di visualizzare in modo chiaro e intuitivo la situazione della turbina e gli effetti ottenibili sostituendo una singola pala e scambiando coppie di pale preesistenti per migliorare l’equilibrio complessivo. BladeFix non prende decisioni autonome, e si limita a fornire agli ingegneri tutti i dati disponibili e a visualizzarli, ma consente comunque un considerevole risparmio. In primo luogo perché riduce a pochi minuti il tempo necessario per la selezione, che in precedenza poteva superare le tre ore. Ma soprattutto perché consente di dimezzare gli stock di pezzi di ricambio, utilizzando pale singole invece che coppie di pale. Dato che il costo di una pala è di 50.000 dollari, e che una compagnia come EasyJet ne deve avere scorte a sufficienza per un centinaio di sostituzioni, si evita di tenere bloccati materiali per 5 milioni di dollari.
Ispezioni con i droni
Per facilitare il lavoro del personale che sta effettivamente a contatto con gli aerei, EasyJet sta approntando tecnologie ancora più stupefacenti. Quella che ha destato maggior scalpore è l’utilizzo di droni per effettuare l’ispezione dell’esterno dei velivoli. Si tratta di piccoli esacotteri robotici, che possono volare con sicurezza intorno a