La questione dei vaccini non riconosciuti, come Sputnik o Sinovac, sta generando un problema per i viaggiatori stranieri che entrano in Italia per viaggi di lavoro o per turismo. I presidenti Giuseppe Lesce, per Federmacchine, e Marina Lalli, per Federturismo Confindustria, rivolgono quindi un appello al Governo, affinché intervenga al più presto per riconoscere la validità dei vaccini non approvati dall’Agenzia europea.
Sono infatti migliaia i clienti e uomini d’affari provenienti da più parti del mondo che, pur vaccinati, non possono entrare in Italia per utilizzare i servizi che oggi richiedono un Green pass rafforzato, come hotel, ristoranti e mezzi di trasporto. Si tratta di un bacino molto esteso che riguarda molte e importanti nazioni extraeuropee, come Cina, Russia e Paesi del Sud-est asiatico, mercato imprescindibile per la nostra economia.
“L’attuale situazione costituisce per alcune aziende un ostacolo operativo che va superato“, afferma Lesce, sottolineando come per il bene strumentale il rapporto con buyer e operatori di ogni livello, russi o provenienti da altri importanti mercato di sbocco extra-UE, sia fondamentale in particolare in questa fase di ripresa.
“La questione è politica, e occorre intervenire al più presto per incentivare la ripresa del turismo – dichiara quindi la presidente Lalli – che anche quest’anno ha registrato un -38,4% di presenze negli esercizi ricettivi rispetto al 2019, del business travel ma anche di altri settori che negli ultimi periodi hanno sofferto molto per l’assenza di questa clientela”.