Il numero di novembre di Uomini&Imprese si focalizza sulle più importanti tematiche che stanno caratterizzando l’attualità di questo ultimo periodo: l’insediamento della nuova Commissione europea, la riforma del mercato del lavoro e il contesto geopolitico internazionale con le ripercussioni sulla produzione economica italiana.
Abbiamo intervistato il nuovo presidente della Commissione europea, Jean-Claude Juncker, che ci ha indicato le linee guida che caratterizzeranno il suo prossimo quinquennio, con una particolare attenzione al tema del manifatturiero, della sostenibilità e dell’innovazione. Attraverso un’inchiesta abbiamo scandagliato quali sono i motivi alla base dei contrasti che accendono il rapporto tra Russia e Ucraina, e soprattutto quali le conseguenze che le sanzioni comminate dall’Europa e dagli Usa possono avere sull’export italiano.
In un colloquio il ministro del Lavoro, Giuliano Poletti, ci ha indicato i capisaldi del Jobs Act, le differenze tra le dinamiche che regolano il mercato del lavoro nel nostro Paese e ad esempio la Germania, e ha individuato alcune prospettive che la riforma potrebbe innescare.
E infine, abbiamo incontrato un uomo che ha fatto la storia dell’economia del nostro Paese: Cesare Romiti. Nella sua veste di presidente della Fondazione Italia Cina ci ha disegnato uno spaccato di quel Paese, delle prospettive di penetrazione per le aziende italiane.
Riforma del lavoro,guardare avanti
Sul tema del lavoro è andato in scena in Italia in questo ultimo periodo uno scontro. È chiaro che non basta da solo il Jobs Act a innestare magicamente la marcia della ripartenza dell’economia del nostro Paese. Lo sguardo strategico deve volgere ora a un taglio drastico, e coraggioso, del cuneo fiscale su lavoro e imprese. La detassazione è l’unica vera terapia d’urto, insieme a una moderna riforma del mercato del lavoro, per creare occupazione attraverso una nuova stagione di investimenti.
Dal Welfare riparte il Paese
Il tema della riforma del mercato del lavoro è al centro del dibattito politico, sindacale e imprenditoriale. È il vero e fondamentale grimaldello che può davvero scardinare la cronica debolezza e la mastodontica farraginosità delle dinamiche che regolano l’economia nel nostro Paese, che lo rendono poco competitivo sul palcoscenico globale e poco ricettivo agli slanci delle nuove generazioni. Ne abbiamo parlato con Giuliano Poletti, ministro del Lavoro e delle Politiche Sociali
Un’opportunità chiamata Cina
Cesare Romiti è tra gli uomini che hanno fatto la storia dell’economia italiana. Risoluto e lungimirante, la sua figura è legata alla guida di Fiat, traghettandola dagli anni della crisi e delle lotte sindacali fino agli anni della ripresa e della diversificazione del business. Oggi è presidente della Fondazione Italia Cina, che annovera tra i soci le più importanti istituzioni italiane. Con Romiti abbiamo cercato di capire le peculiarità di un Paese dalla cultura millenaria e le prospettive di un mercato dalle potenzialità esplosive
A volte ritornano…
Le imprese che hanno delocalizzato starebbero pensando di tornare a produrre in Italia. Perché si ritorna? Perché all’estero vi è un minore controllo della qualità di produzione e per essere più vicine ai centri di ricerca e sviluppo italiani. Ne parliamo con Claudio Andrea Gemme, presidente di Anie Confindustria
L’Europa che verrà
Il Parlamento europeo ha eletto Jean-Claude Juncker presidente della nuova Commissione europea. Il suo mandato ha avuto inizio il 1° novembre e avrà durata quinquennale. Secondo quanto si apprende dal suo discorso davanti al Parlamento europeo, stimolare la crescita, l’occupazione e la competitività, attraverso gli investimenti, sono alcune delle priorità che il presidente vuole affrontare
La tecnologia abbraccia il design
Un prestigioso premio, conferito alla Ferrari, è l’occasione per incontrare Flavio Manzoni, senior vice president del Design Ferrari, uno dei più noti e affermati designer automobilistici italiani, che ci racconta come nasce una Ferrari, il simbolo del Made in Italy, in grado di coniugare tecnologia, stile e tradizione
Russia: venti di guerra… fredda
La crisi Ucraina e l’intensificazione delle violenze hanno spinto l’Unione europea ad adottare un regime sanzionatorio nei confronti della Russia sempre più restrittivo con l’aggravarsi della crisi stessa, al quale la Russia ha risposto con altrettante ritorsioni. La situazione appare complessa sia per gli operatori sia per gli sviluppi economico-politici del prossimo futuro
Uno scenario a doppia faccia
L’andamento del prodotto interno lordo ha davanti a sé ancora un segno meno. È quanto emerge dalla pubblicazione redatta dal Centro Studi Confindustria che sottolinea come lo scenario economico autunnale si presenti con una doppia faccia: quella rassicurante delle prospettive extra-europee e quella preoccupante del quadro dell’Eurozona e dell’Italia
Verso una tecnologia che si indossa
La miniaturizzazione dei dispositivi tecnologici ci ha portato alle soglie di una rivoluzione: l’elettronica del futuro sarà indossabile, e nascono le tecnologie utili per portarla addosso senza ingombri e senza rimanere a corto di energia
Viaggio nell’Italia a due velocità
L’obiettivo di portare entro il 2020 al 20% l’incidenza del PIL manifatturiero su quello globale sembra complicato da raggiungere. A oggi solo 8 Paesi su 28 in Europa hanno superato la soglia. Da qui a sei anni, servono azioni mirate, ma soprattutto uno snellimento burocratico e fiscale. Anche se nel suo complesso l’Italia non è arrivata ancora al traguardo, ci sono alcune Province che hanno già superato l’agognata soglia. Andiamo a scoprire quali sono e i perché
La spesa pubblica si ottimizza così
Certet Bocconi stila un quadro dettagliato della spesa pubblica lombarda, analizzando voci di spesa, progetti e quantificandone gli interventi. L’analisi, e l’imponenza dei dati raccolti, è lo spunto per ipotizzare su quali binari potrebbe svilupparsi una riforma dei servizi e della spesa dello Stato in una chiara ottica di rilancio della competitività